Jimmy P. ⋅ Un film di Arnaud Desplechin

Benché sembri alquanto diverso rispetto ai precedenti lavori di Arnaud Desplechin, non è difficile trovare una coerenza tra Jimmy P e il resto di un percorso cinematografico che ha spesso indagato la relazione tra vita, psiche e memoria. Questa volta, l’autore francese attraversa l’oceano per raccontare come la memoria del passato possa incidere profondamente sul modo di vivere il presente attraverso la trasposizione sullo schermo di una pagina di storia della psicoanalisi. Si tratta dell’incontro tra l’etno-psichiatra Georges Devreux, e il suo paziente nativo americano Jimmy Picard ovvero Jimmy P.

Raccontata in forma di saggio dallo stesso Devereux in un libro del 1951 intitolato Reality and dream. Psychotherapy of a plains Indian, la storia è messa in scena in modo registicamente convenzionale, con protagoniste star internazionali del calibro di Mathieu Amalric e Benicio Del Toro. Si tratta però di un film ben scritto, in cui emergono con gradualità le varie tappe di un percorso che oltre a essere di indagine psicoanalitica è anche di amicizia e mutuo apprendimento.

Desplechin mostra molto bene la dinamica di transfert e contro-transfert tra un analista francese di origine ungherese poi trapiantato negli Stati Uniti dove si interessa ai Blackfoot e il suo paziente Blackfoot reduce da una Seconda Guerra mondiale in parte combattuta in Francia, dove ha riportato ferite alla testa. Quello che funziona nel film è proprio l’evolversi, attraverso il dipanarsi della vicenda, dell’equilibrio tra esperienze rimosse, omissioni e presa di coscienza.

Inoltre, è apprezzabile in Jimmy P. l’aver saputo mostrare come dall’esperienza clinica che vi si racconta emerga dal punto di vista del paziente un importante sapere individuale relativo al suo percorso singolo mentre da parte di Devereux si costruisce una più ampia riflessione teorica ed epistemologica che lo porterà a iscriversi tra i pensatori importanti del Novecento.

© CultFrame 03/2014

TRAMA
All’inizio degli anni Cinquanta, presso il Winter General Hospital di Topeka in Kansas, si presenta un paziente appartenente alla tribù dei piedi neri di nome Jimmy Picard che lamenta fortissimi mal di testa forse legati a delle lesioni cerebrali riportate in combattimento durante la Seconda Guerra Mondiale. Gli accertamenti medici però non riscontrano alcuna lesione e si fa così avanti l’ipotesi che i dolori abbiano origine psicosomatica. A indagare sul caso viene convocato lo psicoanalista e antropologo Georges Devereux con cui l’uomo intraprende un percorso di analisi e di amicizia.


CREDITI

Titolo: Jimmy P. / Titolo originale: Jimmy P. Psychotherapy of a plains Indian / Regia: Arnaud Desplechin / Sceneggiatura: Arnaud Desplechin, Kent Jones, Julie Peyr / Fotografia: Stéphane Fontaine / Montaggio: Laurence Briaud / Scenografia: Dina Goldman / Musica: Howard Shore / Interpreti: Benicio Del Toro, Mathieu Amalric, Gina McKee, Larry Pine / Produzione: Pascal Caucheteux, Jennifer Roth / Paese: Stati Uniti, 2013 / Distribuzione: BIM / Durata: 117 minuti

SUL WEB
Sito italiano del film Jimmy P. di Arnaud Desplechin

Filmografia di Arnaud Desplechin
BIM

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