Le vite degli altri ⋅ Un film di Florian Henckel von Donnersmarck

Frame del film "Le vite degli altri" di Florian Henckel von Donnersmarck

È difficile oggi fare un film veramente commerciale come si facevano una volta. Ossia un film che abbia una trama importante ed immediatamente riconoscibile, trattata in una maniera assolutamente classica con attori a dir poco straordinari e un gran senso dello spettacolo. Insomma un film come Casablanca, tanto per fare un titolo! Le vite degli altri, opera prima di Florian Henckel von Donnersmarck, vincitore, una volta tanto meritatissimo, del Premio Oscar come miglior film straniero, lo è. E se gli attori non sono più Ingrid Bergman e Humphrey Bogart poco importa. Interpreti come Martina Gedeck, Ulrich Mühe, Sebastian Koch vanno benissimo e riescono a svolgere il loro compito in una maniera sorprendente.

La Germania è forse uno di quei paesi europei che meglio ha saputo fare i conti con il suo passato. Siamo a Berlino Est nel 1984, quando la Germania era divisa in due da un muro lungo 46 km che attraversava le strade e il cuore dei tedeschi e la storia d’amore tra un drammaturgo impegnato politicamente e un’attrice totalmente presa da se stessa e il suo mestiere. Una relazione messa a dura prova sotto il regime comunista dalla Stasi, la polizia di stato che spia e controlla attraverso le vite dei personaggi, come quelle di ogni cittadino della DDR. Ed è proprio lì che il regista crea una fitta ragnatela di inganni, pubblici e privati, in cui cadono non solo i personaggi più vulnerabili, ma anche quelli che sembrerebbero più intoccabili, depositari della verità assoluta.

Ma Le vite degli altri non è semplicemente una riflessione politica, in sé assolutamente indispensabile. La pellicola di Henckel von Donnersmarck propone anche, e soprattutto, una rilettura del cinema stesso: la spia si eleva a regista, manipolatore supremo dei rapporti tra i personaggi; Berlino diventa il palcoscenico di un gioco al massacro tra le tragiche marionette che sono i suoi protagonisti. Girato con i colori spenti, come spento ci appare oggi quel mondo, e con un ritmo da thriller (vi ricordate Il sipario strappato di Alfred Hitchcock?), Le vite degli altri ricostruisce un periodo storico già “lontano” con gusto filologico, attento alla dimensione storico-politica, ma soprattutto ai rapporti psico-analitici che rendono universali i caratteri speculari del voyeur-spiato e della vittima- carnefice.

Le vite degli altri è una tragedia greca dai mezzi toni in cui il destino degli uomini è equiparato a quello dello Stato, posizione inconcepibile oggi, ma all’epoca molto in voga e molto comunista, senza molta comprensione per le conseguenze. Florian Henckel von Donnersmarck gira come un piccolo maestro dello schermo; lo confermano i premi che ha vinto, riuscendo in questa versione di Vogliamo vivere di Ernst Lubitsch in chiave non-comica (anche se lui la trova particolarmente divertente) a dire una parola definitiva su un periodo storico abbastanza recente per essere fotografato, ma anche abbastanza lontano per non essere criticato. E tutto ciò senza dimenticare il grande pubblico che di quella dittatura ricorda il poco indispensabile per riconoscerla nei programmi televisivi, ma non abbastanza per scoprire quello che si nasconde dietro. Una lacuna assolutamente da colmare e questa pellicola aggiunge alcuni tasselli importanti a un puzzle storico lungo 40 anni.

© CultFrame 04/2007

TRAMA
Anni 80′. Georg Dreyman, drammaturgo, e Christa-Maria Sieland, sua compagna ed attrice famosissima, vivono a Berlino Est. I due sono considerati fra i più importanti intellettuali dal regime comunista anche se non sempre sono in sintonia con le azioni intraprese dal partito. Quando il ministro della cultura, vede uno spettacolo di Christa-Maria, se ne innamora e darà l’incarico ad un suo fidato agente di seguire la coppia ed osservare le loro vite.

CREDITI
Titolo: Le vite degli altri / Titolo originale: Das Leben der Anderen / Regia: Florian Henckel von Donnersmarck / Sceneggiatura: Florian Henckel von Donnersmarck / Fotografia: Hagen Bogdanski / Montaggio: Patricia Rommel / Musiche: Gabriel Yared, Stephane Moucha / Interpreti: Martina Gedeck, Ulrich Mühe, Sebastian Koch, Ulrich Tukur, Thomas Thieme, Hans-Uwe Bauer, Volkmar Kleinert, Matthias Brenner / Produzione: Wiedemann & Berg Productions, Bayerischer Rundfunk, Creado Film / Distribuzione: 01 / Paese: Germania, 2006 / Durata: 138 minuti

SUL WEB
Sito ufficiale del film Le vite degli altri di Florian Henckel von Donnersmarck
Filmografia di Florian Henckel von Donnersmarck
01 Distribution

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