The Housemaid ⋅ Un film di Im Sang-soo

The Housemaid, l’ultima pellicola del regista sudcoreano Im Sang-soo, esce nelle sale. Remake del capolavoro del suo compatriota Kim Ki-young, questa nuova versione è un film che va oltre ogni aspettativa.  Im Sang-soo è un cineasta elegante che ogni tanto riesce addirittura a fare scandalo. In un momento come questo, nel quale il cinema si muove sempre di più all’ombra del “politicamente corretto” e del “perbenismo” più radicale, una carriera come quella del regista sudcoreano non può che essere apprezzata per la sua volontà di uscire, sia per contenuti che per estetica, da certi angusti confini. Ma più che girare un remake de La Domestica, il regista de La moglie del’avvocato trae spunto dal plot per riscrivere (letteralmente) la sceneggiatura e riadattare la trama al contesto sociale e ai tempi cambiati, essendo trascorsi ormai più di 50 anni dalla pellicola di Kim Ki-young. Così, la cameriera/dark-lady che con la sua prorompente sensualità nel primo film creava putiferio in una famiglia alto-borghese diventa nella nuova versione la vittima di un’infernale logica classista. Dalla questione della femminilità si passa, di fatto, alla tematica dell’ingiustizia sociale. E poi cambia completamente il punto di vista. Mentre nel lavoro originale era predominante quello della domestica in The Housemaid è al centro della narrazione quello del padrone di casa.

The Housemaid contiene una dura critica alla struttura delle caste della Corea del Sud, sistema sociale dominato da una borghesia che per soddisfare la sua voglia fagocitante (il tutto per scopi economici) applica una propria legge e una discutibile morale, senza preoccuparsi delle ingiustizie e delle prevaricazioni causate alle “classi inferiori”, private di qualunque dignità; anche se poi non tutto si risolve in una ovvia lotta tra il bene e il male, tra poveri e ricchi,  poiché l’ambiguità che il regista attribuisce alla sua protagonista femminile è notevole.

The Housemaid si inserisce all’interno di quel preciso filone cinematografico incentrato sulla dialettica fra padrone e servo, del quale fanno parte illustri lungometraggi quali Il servo di Joseph Losey , Il buio nella mente di Claude Chabrol e, perché no, Scene di lotta di classe a Beverly Hills di Paul Bartel. Anzi, grazie a una scrittura molto vicina a quella del maestro francese (Chabrol), Im Sang-soo, firma un “quasi thriller” psicologico glaciale e teso come una gomena, in cui i protagonisti sono consapevoli pupazzi di una società pasoliniamente e sessualmente antropofaga che divora i suoi figli solo per il gusto di farlo.
Un cast superlativo capeggiato da una splendida Jeon Do-yeon in un gioco di una crudeltà unica, dunque prezioso.

© CultFrame 05/2011


TRAMA

Euny viene ingaggiata come governante e bambinaia nella casa di una ricchissima famiglia. La padrona di casa, moglie di un uomo d’affari, aspetta il frutto della seconda gravidanza, due gemelli.  Bambina a sua volta, per lo spirito ingenuo e generoso che la contraddistingue, Euny conquista tutti, dalla piccola Nami, alla collega anziana che ha speso la sua vita a servizio nella villa, al padrone di casa, che presto passa a chiederle ben più di quello che è stata chiamata a fare. Quando la ragazza si ritrova incinta il peggio sta per arrivare.

CREDITI
Titolo: The Housemaid / Titolo originale: Hanyo / Regia: Im Sang-soo / Soggetto e sceneggiatura: Im Sang soo, Gina Kim / Fotografia: Hyung-deok Lee / Costumi: Se-yeon Choi / Montaggio: Lee Eun-soo Interpreti: Jeon-Do-yeon, Lee Jung-Jae, Youn Yuh-jung, Seo Woo, Park Ji-young / Produzione: Mirovision / Distribuzione: Fandango / Corea del sud, 2011 / Durata: 106 minuti

SUL WEB
Sito italiano del film The Housemaid di Im Sang-soo
Filmografia di Im Sang-soo
Fandango

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