Il grande capo. Un film di Lars von Trier

lars_von_trier-grande_capo1Non c’era certo bisogno di Lars von Trier per sapere che i luoghi di lavoro, in special modo gli uffici delle aziende dei nostri frenetici anni, sono posti in cui la follia regna sovrana. Il grande capo è dunque una parabola sull’ossessione delle responsabilità e sulle nevrosi dell’uomo contemporaneo, spesso costretto a convivere gran parte della giornata con estranei con i quali deve condividere stanza, difficoltà professionali, tensioni, umiliazioni, finanche la pausa pranzo e il bagno.

Tutto ciò è innaturale, ovviamente, e determina delle angosce spesso non perfettamente riconoscibili ma che minano dall’interno l’equilibrio psichico delle persone, anche le più equilibrate. Von Trier ha semplicemente illuminato cinematograficamente questo processo di deriva umana, deriva che purtroppo molti di noi sono costretti ad affrontare quotidianamente, per decenni.

A differenza dello strepitoso serial tv inglese The Office, in cui gli autori (Ricky Gervais e Stephen Merchant) tendono ad evidenziare il lato penosamente ridicolo delle dinamiche tra colleghi e a descrivere le continue umiliazioni a cui è soggetto la figura dell’impiegato, il regista danese punta tutto sulla vena di follia che regola i rapporti tra le persone e sulla rappresentazione delle problematiche psicologiche di ogni individuo in relazione al proprio ruolo professionale. Ecco così, il Presidente (vero) che non ha il coraggio di apparire come tale, la segretaria che scoppia a piangere per un nonnulla, il funzionario che soffre di una grave forma di depressione “rurale” e ogni tanto picchia chi gli capita a tiro, il creativo che si comporta come un bambinone immaturo, l’impiegata che si eccita all’idea di essere posseduta da una capo “bastardo” e scostante.


lars_von_trier-grande_capo2Il gioco di Lars von Trier è chiaro. Le carte, infatti, sono tutte scoperte, al punto che l’autore ha deciso di rivelare il meccanismo del racconto filmico facendo vedere la macchina da presa riflessa nei vetri splendenti dell’ufficio. Tale escamotage libera il film dalla tensione del ritmo e del meccanismo narrativo e situa il racconto nella dimensione della parabola amara e straniante. Lo stile adottato da von Trier è assolutamente gelido e, proprio per questo motivo, perturbante. Si ha l’impressione, più volte, di trovarsi di fronte a un “cinema dell’assurdo”, in cui tutto è basato sullo slittamento del senso, sull’equivoco macroscopico che però non trova mai una sua risoluzione possibile. Gli interpreti riesco a reggere il gioco, e forniscono alla vicenda un tono raggelante e cinico, per certi versi quasi delirante. La comicità di certe situazioni è palese, ma tutto è filtrato attraverso uno stile che raffredda ogni risata e che volutamente “avvelena” il divertimento. Ciò non permette allo spettatore di avere sensazioni liberatorie, anzi ad ogni nuova scena, in teoria divertente, l’angoscia cresce vertiginosamente.

Il grande capo non è certo un capolavoro, anzi soffre moltissimo di una cadenza narrativa volutamente anomala e enormemente dilatata, ma Von Trier è regista acuto e abile, in grado di dare forza anche a sequenze totalmente liquefatte sotto il profilo del ritmo. E alla fine, non rimane che un tragico straniamento che genera un forte dolore interiore, senza speranza.


©CultFrame 01/2007

 

 

TRAMA

Il proprietario di un’azienda informatica danese non ha mai avuto il coraggio di assumere il ruolo ufficiale di Presidente della società, per non dover affrontare direttamente i suoi dipendenti. Così, da anni, si finge a sua volta un impiegato, seppur di alto grado. Proprio lui ha il compito di riportare gli ordini di un fantomatico grande capo che vive negli Usa ma che ovviamente non esiste. Un giorno però decide di vendere la sua azienda e il mega presidente dovrà per forza palesarsi… e allora i nodi verranno al pettine

CREDITI

Titolo: Il grande capo / Titolo originale: Direktøren for det hele / Regia: Lars von Trier / Sceneggiatura: Lars von Trier / Fotografia: Automavision® / Montaggio: Molly Marlene Stensgård / Interpreti: Jens Albinus, Jean-Marc Barr, Fridrik Thor Fridriksson, Benedikt Erlingsson, Iben Hjejle, Casper Christensen, Peter Gantzler, Henrik Prip / Produzione: Lars Von Trier per Zentropa Productions / Distribuzione: Lucky Red / Paese: Danimarca, Svezia, 2007 / Durata: 99 minuti

 

LINK

CULTFRAME. Antichrist. Un film di Lars von Trier

CULTFRAME. Dogville. Un film di Lars von Trier

Sito italiano del film Il grande capo di Lars von Trier

Filmografia di Lars von Trier

Lucky Red

 

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