World War Z. ⋅ Un film di Marc Forster

Tutto inizia dal romanzo post apocalittico di Max Brooks (figlio di Mel) World War Z. La Guerra mondiale degli Zombi, strutturato come un insieme di interviste, raccolte in giro per il mondo, da un cronista in trincea nel conflitto globale dei non morti. Brad Pitt lo legge e ne resta folgorato, tanto da decidere di farne un film, prodotto dalla sua Plan B. Realizzazione non poco difficoltosa, passata attraverso una serie di traversie che ne hanno visto variegati rimaneggiamenti, la cui regia viene affidata a Marc Forster (che si è poliedricamente cimentato da Monster’s Ball a Quantum of Solace, passando per Neveland e Il cacciatore di aquiloni) per giungere, al netto dei tagli, a questi 116 minuti in cui l’umanità è in preda al famelico attacco degli zombi.

Non vi aspettate, però, efferatezze, sangue e frattaglie perché qui i morti viventi sono più una spaventosa massa pullulante che invade ogni parte del globo che un nemico divoratore di carni. Scordatevi, dunque, le creature di George A. Romero o le atmosfere di 28 giorni dopo di Danny Boyle e anche i mostri televisivi della serie The Walking Dead perché con World War Z non siamo nemmeno in una vera e propria zona horror quanto in un blockbuster per famiglie che non disdegnano un’incursione nella (seppur edulcorata) tensione. La pandemia, che genera il moltiplicarsi degli zombi, crea il tragico effetto-domino del contagio incontrollato e dei conseguenti caos e terrore che ne derivano, in cui coloro che non sono infettati cercano di trovare riparo e salvezza dall’epidemia dilagante che sembra impossibile da arginare e, tra efficaci effetti speciali e scene rocambolesche, il film tiene la suspence per lo spettatore che decide di abbandonarsi alla spettacolarità delle immagini senza andar troppo per il sottile.

Anche se Forster ha dichiarato che gli zombi tornano ora in auge perché sono una “grande metafora di ciò che sta accadendo nel mondo”, il film, in realtà, sembra ben lontano dal suscitare interrogativi sociologici e/o antropologici quanto piuttosto pare un tentativo (che non riesce a nascondere i grumi nell’amalgama dei differenti ritocchi) di sfornare un action in cui l’eroe d’ordinanza – Brad Pitt, chi altri? – non soltanto fronteggia i non morti ma combatte, salva, si butta (letteralmente) a capofitto nel pericolo e prova sulla sua pelle il modo per sconfiggere gli zombi. Ad aiutarlo nell’impresa anche il nostro Pier Francesco Favino (che recita in un ottimo inglese) e una serie di comprimari, da David Morse a Matthew Fox, la cui esiguità di scene nelle quali compaiono (la sfida è: individuate il momento in cui appare il Dott. Shephard di Lost) fa sospettare un’ecatombe al montaggio.

Insomma più che un’allegoria, il film di Forster appare come un racconto eterogeneo in cui al disarmonico approccio narrativo si vuol sopperire con l’azione e ciò che ne deriva è un prodotto non esaltante ma accettabile, soprattutto se degli zombi volete vedere solo la versione più “light” e vi accontentate (si fa per dire) di un Pitt in versione “one man band” ai limiti dell’immortalità. Nell’estate cinematografa dai tempi (non) morti poteva anche andarci peggio…

© CultFrame 06/2013

TRAMA
In un giorno come tanti Gerry, ex impiegato delle Nazioni Unite, e la sua famiglia si trovano bloccati nel traffico della città quando, improvvisamente, si scatena il caos. Una folla di persone invade le strade, avventandosi su ogni essere umano che incontra, mordendolo e contagiandolo con un virus letale che trasforma gli uomini in creature feroci. Le origini dell’epidemia sono sconosciute ma il suo dilagare, velocissimo, in tutto il mondo rende necessario un intervento estremo. Gerry deve così tornare sul campo a combattere per fermare il contagio che sta per distruggere l’umanità.

CREDITI
Titolo: World War Z / Titolo originale: Id. / Regia: Marc Forster / Sceneggiatura Damon Lindelof, Matthew Michael Carnahandal romanzo di Max Brooks World War Z. La Guerra mondiale degli Zombi / Interpreti: Brad Pitt, Mireille Enos, Pierfrancesco Favino, James Badge Dale, David Morse, Matthew Fox / Montaggio: Roger Barton / Scenografia: Nigel Phelps / Musica: Marco Beltrami / Fotografia: Ben Seresin / Produzione: Plan B Apparatus / Usa, 2013 / Distribuzione: Universal Pictures / Durata:116 minuti

SUL WEB
Sito ufficiale del film World War Z di Marc Forster
Sito italiano del film World War Z di Marc Forster
Filmografia di Marc Forster
Universal Pictures

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