Da Sodoma a Hollywood. 27° Torino GLBT Film Festival

Frame dal film Alle tijd di Job Gosschalk
Frame dal film Alle tijd di Job Gosschalk
Frame dal film Alle tijd di Job Gosschalk

Sarà una commedia frizzante ad aprire il 27° GLBT Film Festival Da Sodoma a Hollywood di Torino la sera del 19 aprile 2012, dopo la performance musicale della cantante Arisa: la coproduzione belga-olandese Alle tijd di Job Gosschalk racconta le rocambolesche avventure di Molly e Maarten, due fratelli che nonostante i vent’anni di età che li separano sembrano ugualmente scombinati sul piano sentimentale.
Anche quest’anno, oltre alle tre sezioni competitive (lunghi, corti e docs), il Festival diretto da Giovanni Minerba presenta numerosi percorsi tematici: Lesbian romance, mai senza di te propone storie d’amore e sesso al femminile come Bye Bye Blondie, film che segna il ritorno della scrittrice e regista Virginie Despentes (Scopami) dietro la macchina da presa e di Béatrice Dalle sullo schermo; il focus Sport: l’ultimo tabù, le “nostre” Olimpiadi indaga su un ambito sociale che, al di là delle discipline (si parlerà di boxe, canottaggio, tennis, rugby, calcio maschile e femminile) e dei contesti geografici sembra ancora avere molta strada da percorrere sul terreno dell’inclusione, senza parlare dell’interessantissima sfida rappresentata da quegli atleti che, come la tennista trans Renée Richard a cui è dedicato il documentario canadese Renée, rimettono in discussione la rigida distinzione delle competizioni in maschili e femminili; il focus Gay in pantofole presenterà corti e testimonianze documentarie da Europa, Canada, Uruguay, Stati Uniti sulla realtà a volte trascurata di senior omosessuali e trans, mentre alle vicende dei più giovani è riservata la sezione Forever young, gli amori immaginari che raccoglie storie in cui i protagonisti si trovano a fare i conti con le difficoltà e le urgenze di desideri reconditi, talvolta irrealizzati o inespressi. Un gruppo di lavori fuori concorso sarà poi incentrato sul coming out, tema da sempre importante nel cinema arcobaleno mentre la serata speciale del 20 aprile sarà occasione per riflettere sulla piaga del bullismo giovanile grazie alle proiezioni del cortometraggio Man in the mirror di Joel Schumacher e del lungometraggio Private Romeo sulle violenze antigay nell’esercito USA.

Frame dal film Maya Deren’s Sink di Barbara Hammer
Frame dal film Maya Deren’s Sink di Barbara Hammer

Tra le curiosità segnaliamo Maya Deren’s Sink della videoartista Barbara Hammer che si confronta con l’eredità di una sperimentatrice delle arti visive e l’anteprima europea di Matthew Bourne’s Swan Lake 3D di Ross MacGibbon, film-evento che porta sullo schermo e per di più in 3D la messa in scena de il Lago dei Cigni ad opera del coreografo che ha osato ripensare questo classico della danza per una compagnia esclusivamente maschile.
Sul fronte dei documentari, nelle diverse sezioni competitive e non, si ritrova quest’anno una certa attenzione alle identità di confine: transgenderismo, transessualismo, intersessualità, travestitismo. L’Italia sarà in concorso con un lavoro a tema firmato da Emanuela Pirelli intitolato Le coccinelle – Sceneggiata Transessuale. Vi si racconta di un gruppo di quattro attempati femminielli che si esibiscono durante battesimi, comunioni e matrimoni con il loro repertorio neomelodico in cui i motivi della tradizione narrativa e musicale partenopea si mescolano con storie sulla vita da trans. Inoltre, come omaggio al poliedrico Giò Stajano, testimone della dolce vita trasteverina scomparso lo scorso anno, si potrà (ri)vedere Il “Fico” del regime (1991) firmato da Giovanni Minerba e Ottavio Mai, i fondatori del festival.
Sempre tra i documentari, si vedranno Call me Kuchu, che quest’anno a Berlino ha conquistato il Teddy Award, e un’ampia serie di ritratti di personalità che hanno segnato la storia dei movimenti sociali e artistici queer: dalla scrittrice afroamericana Audre Lorde all’attivista tedesco Detlef Stoffel, dal fumettista Ralf König raccontato da Rosa von Praunheim allo stilista austro-italiano Emilio Federico Schuberth, dal Vito Russo autore del libro cult Lo schermo velato fino al compianto Werner Schroeter a cui Elfi Mikesch ha dedicato un commosso omaggio intitolato Mondo lux.

Per finire, anche quest’anno la sezione “Vintage” riproporrà film dimenticati, riscoperti o emblematici della cinematografia GLBT quali Le amicizie particolari (1964) di Jean Delannoy, Come mi vuoi (1997) di Carmine Amoroso, Amici, complici, amanti (1988) di Paul Bogart o Costretta al silenzio (1995) di Jeff Bleckner.

© CultFrame – Punto di Svista 04/2012

INFORMAZIONI
Da Sodoma a Hollywood. 27° Torino GLBT Film Festival
Dal 19 al 25 aprile 2012
Proiezioni: Multisala Cinema Massimo / Via Verdi 18, Torino / Telefono: 011.8138 574
Serata apertura: Uci Cinemas Lingotto (sala 6) / Via Nizza 262, Torino / Telefono: 892.960
Biglietto: Biglietto giornaliero: € 7,00 / Ridotto: € 6,00 / Il biglietto giornaliero è valido
per le proiezioni fino alle ore 19:30
Proiezioni serali: € 7,00 / Ridotto: € 6,00 / Per le proiezioni dalle 19:30 in poi sono necessari biglietti distinti
Abbonamenti per tutta la manifestazione: Intero € 80,00 / Ridotto € 60,00

SUL WEB
CULTFRAME. 26 Torino GLBT Film Fstival. Da Sodoma a Hollywood. Incontro con Lindsay Kemp. Di Silvia Nugara e Claudio Panella
Torino GLBT Film Festival

 

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