Survival of the Dead. Un film di George A. Romero. 66a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Concorso

george_romero-survival_of_the_deadGeorge A. Romero è un grande regista di horror, un autentico maestro del genere, e Night of the Living Dead (La notte dei morti viventi) , del 1969, è senza dubbio il suo capolavoro.

La sua carriera, ormai lunga quasi cinque decenni, è stata caratterizzata da altri e bassi. Ricordiamo come altra prova importante Monkey Shines del 1988. Ma la sua ossessione principale sono stati “i morti viventi”, appunto, gli zombies, ovvero quei soggetti-metafora che hanno attraversato in lungo e in largo la sua filmografia e che hanno finito per approdare nella storia filmica di altri cineasti, e anche per divenire veri e propri stereotipi.

Alcuni studiosi sostengano come in fin dei conti ogni regista faccia sempre lo stesso film, cioè come una poetica si consolidi negli anni e possa divenire fonte di ispirazione per operazioni cinematografiche concepite e costruite nello stesso modo. Sarà forse così, ma Romero sembra sempre concentrarsi sui morti viventi quando la sua vena creativa appare appannata, come nel caso dell’ultimo lavoro intitolato Survival of the Dead.

Qualche novità rispetto al concept ultra sperimentato dei morti viventi? Poco o nulla. Ma cerchiamo di identificare alcuni possibili, quanto debolissimi, elementi di cambiamento.

I vivi, quelli veri, tengono incatenati i morti che camminano, cercando in questo modo di scimmiottare un’esistenza normale. E poi: su un’isola, nel bel mezzo della catastrofe provocata dal fenomeno degli zombies, due “capetti” della comunità non trovano altro di meglio da fare se una guerra personale senza limiti; il tutto accompagnati dai loro scagnozzi. E infine: diversi sopravvissuti si trovano in mezzo a questo futile conflitto e cercano disperatamente di farla franca.

 

Survival of the Dead è un film poverissimo di idee, girato con la mano sinistra, scritto in maniera approssimativa e neanche tanto splatter. Sì, ci sono squartamenti e morsi in faccia, ma il lungometraggio è talmente fragile e così poco incisivo che anche gli effetti speciali sanguinolenti finiscono per essere sopportabili, banali.

Certi passaggi, inoltre, appaiono come improvvise sterzate verso la parodia del genere americano per eccellenza: il western. Anche i luoghi comuni dei “film di guerra” fanno capolino qua e là. Ma ciò è decisamente poco per giustificare questa operazione registico/produttiva.

Alla fine della proiezione, il nostro pensiero non può che tornare indietro a Night of the Living Dead, a quel capolavoro che è stato, a quel senso di inquietudine e mistero che veniva fuori da un bianco e nero cupo e angoscioso. Survival of the Dead è solo un simulacro senza sostanza di un film che è entrato nella storia del cinema mondiale e nell’evoluzione dell’opera di un regista che ciclicamente smarrisce l’ispirazione.

 

©CultFrame 09/2009

 

 

TRAMA

In un’isola nord-americana vivono insieme una comunità di vivi e molti morti viventi. Questo ultimi sono incatenati nel tentativo di mettere in scena una normalità ormai impossibile. I vivi, oltretutto, si combattono tra di loro e sono divisi in due fazioni capeggiate da due individui che si odiano di dall’infanzia. A sconvolgere questo equilibrio arriveranno dalla terra ferma altri vivi che però finiranno per far crescere sull’isola il numero degli zombies. 

 

CREDITI

Titolo: Survival of the Dead / Regia: George A. Romero / Sceneggiatura: George A. Romero / Fotografia: Adam Swica / Montaggio: Michael Doherty / Scenografia: Arv Greywal / Interpreti: Katlheen Munroe, Kenneth Walsh, Alan Van Sprang, Devon Bostick / Produzione: Blank of the Dead Production / Canada, 2009 / Durata: 90 minuti

 

LINK

Filmografia di George A. Romero

 

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