The Traveller. Un film di Ahmed Maher. 66a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Concorso

ahmed_maher-the_travellerQuella del cinema è un’arte molto difficile. Non basta essere un appassionato, non basta averla studiata a fondo, non basta avere delle idee. I concetti che si intendono trasferire in inquadrature e sequenze devono essere collocati una struttura narrativo/visuale che abbia un senso, una direzione, una base drammaturgica ed espressiva. Non è neanche sufficiente essere persone intelligenti ed avere una predisposizione per la poesia. Insomma, non tutti possono girare film e solo pochissimi riescono a diventare dei veri artisti del grande schermo.

Questo preambolo ci serve per introdurre le nostre riflessioni sul film del regista egiziano Ahmed Maher: El Mosafer (The Traveler).

Si tratta di un lungometraggio estremamente ambizioso, che avrebbe tutte le intenzioni di essere proposto dal suo autore come un testo poetico/visuale di alto livello. I riferimenti espressivi sui quali Maher basa la sua operazione sono giganteschi, a cominciare da Federico Fellini (che il regista egiziano sostiene di aver studiato a fondo). Ci permettiamo di sottolineare come una cosa sia studiare cinema (e amare Fellini), un’altra è farcire un propria pellicola di “fellinismi” privi di senso e gratuiti (ed anche mal riusciti). Se si pensa di fare della poesia cinematografica saccheggiando un grande autore, si è completamente fuori strada.

 

El Mosafer è basato su tre diversi episodi che si svolgono a molti anni di distanza uno dall’altro. L’idea è quella di far vedere tre istanti della vita di un uomo collegandoli attraverso due ellissi molto dilatate (di venticinque e ventotto anni). Il personaggio principale è Hassan, il quale prima si innamora di Nura, una ragazza armena, poi incontra quella che dovrebbe essere sua figlia ( Nadia) e infine il ragazzo che dovrebbe essere suo nipote.

Le tre vicende sono organizzate narrativamente in modo decisamente scomposto, se non addirittura vacuo. Comprendere i meccanismi che legano i personaggi è abbastanza semplice ma identificare il senso di certe situazioni e di certi dialoghi molto meno.

Si ha l’impressione di assistere per due ore a un film senza capo né coda, alla proiezione di una pellicola che vorrebbe essere molto più di ciò che, purtroppo, è realmente.

Ma c’è qualcosa da salvare in questo film? Certamente la fotografia di Marco Onorato e null’altro. Da notare come il terzo episodio sia interpretato da Omar Sharif, ma la partecipazione del famoso attore egiziano non cambia la sostanza dell’operazione.

 

©CultFrame 09/2009

 

 

TRAMA

Tre giorni nella vita dell’egiziano Hassan. Il primo: Hassan incontra Nura, una ragazza armena bellissima di cui si innamora. Con uno stratagemma riesce a d aevere un rapporto sessuale con lei, ma poi Nura si sposerà con un altro. Il secondo: dopo venticinque anni Hassan incontra Nadia la figlia di Nura. Dopo la conoscenza della ragazza, Hassan caoisce che potrebbe essere sua figlia. Il terzo: Hassan ormai vecchio incontra per la prima volta nella sua vita, un giovane che potrebbe essere suo nipote.

 

CREDITI

Titolo: The Traveller / Titolo originale: El Mosafer / Regia: Ahmed Maher / Sceneggiatura: Ahmed Maher / Fotografia: Marco Onorato / Montaggio: Tamer Ezzat, Roberto Perpignani, Scenografia: Onsy Abusif /Musica: Fathy Salama / Interpreti: Omar Sharif, Cyrine Abdel Nour, Khaled El Nabawy / Produzione: Ministero della Cultura Egiziano Fondo per lo Sviluppo Culturale / Egitto, 2009 / Durata: 125 minuti

 

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