La mia parte intollerante ⋅ Videoclip di Caparezza

Frame del video clip "La mia parte intollerante" di Caparezza

“Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sà che mi troverò sempre a mio agio e d’accordo con una minoranza… e quindi…”. Così recitava nel 1993, Nanni Moretti nel suo film Caro Diario, indicando con precisione la condizione di quegli individui che non intendono conformarsi all’abbrutimento conformistico delle masse, condizionate dal bombardamento della tv (deficiente), dalla pubblicità e dal marketing, bombardamento che produce un’evidente ripercussione poi al momento dell’espressione dell’azione politico/democratica dei cittadini (il voto, n.d.r.).

Ebbene, Caparezza si spinge ancora più in avanti e radicalizza lo scontro con il conformismo reazionario “catto-fascio” imperante in Italia ed arriva a sostenere: “tanto il mio destino è stare solo con chiunque”. Caparezza è un autore intelligente, acuto, fuori dagli schemi, un musicista che ha creato un linguaggio musicale nuovo in cui il rap si fonde ad una pratica surrealistica che stravolge catalogazioni e spiazza i benpensanti.

Questa sua capacità di essere “altro” rispetto al sistema, di percorrere strade dove l’anarchia si connette alla satira feroce della realtà è ampiamente documentata anche nei suoi videoclip. Questo è il caso anche di La mia parte intollerante, da qualche tempo visibile (non troppo, ovviamente) nella circuitazione dei videoclip.

Il lavoro in questione è stato prodotto da GANGA e ha visto dietro la macchina da presa Francesco Cabras e Alberto Molinari. Già autori di videoclip per Sergio Cammariere, Max Gazzè e Giorgia, i due registi hanno interpretato visivamente a perfezione l’universo poetico di Caparezza, realizzando un video ricco di svolte stilistiche e in sintonia sia a livello visuale che di montaggio con il senso e il ritmo del brano.

Cabras e Molinari hanno un’impostazione fotografica solida e sensibile alle tendenze contemporanee; sanno coniugare modernità del linguaggio audiovisivo a uno spiccato senso della composizione delle inquadrature, abbandonandosi qua e là, con misura, a varianti espressive kitsch e visionarie che si collocano perfettamente nella struttura del videoclip. Tra l’altro riescono a rappresentare una Roma conformistica e consumistica (Via del Corso) come una sorta di “tunnel” delirante dove la solitudine del protagonista si manifesta con una sorta di sofferenza fisica vicina alla follia (sensazione che condividiamo intimamente).
Caparezza che gira per i quartieri borghesi di Roma dentro una gabbia rimarrà, inoltre, un’immagine scolpita nello sguardo di chi avverte tutti i giorni la stessa identica sofferenza esistenziale del cantante pugliese, alle prese con la cupezza di una società senza respiro umano e intellettuale. Ma come sostiene il musicista di Molfetta: “…meglio depressi che stronzi”.© CultFrame 05/2006 

CREDITI
Videoclip: La mia parte intollerante / Regia: Francesco Cabras, Alberto Molinari / Fotografia: Francesco Cabras, Alberto Molinari / Montaggio: Alberto Molinari / Visual efx: Francesco Struffi, Guglielmo “kurdo” Guarnera / Interprete: Caparezza / Album: Habemus Capa / Etichetta: Virgin-EMI, 2006 / Produzione: Ganga

SUL WEB
Il videoclip La mia parte intollerante di Caparezza
Il sito di Caparezza
GangaFilm

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