Cruising. Un film di William Friedkin

William Friedkin‘Cruising’ significa “navigare, andare a spasso” e, anche, liberamente, “pattugliare” e “rimorchiare”. Sono, queste ultime, due attività che il poliziotto Steve Burns, nell’omonimo film di William Friedkin del 1980, fa senza battere ciglio. Ovviamente, la prima riguarda il suo lavoro e la seconda, invece, sceglie di farla come infiltrato negli ambienti omosessuali di New York, soprattutto quelli sadomaso, per fermare un serial killer di gay che si aggira nella Grande Mela. E ciò avrà delle conseguenze nefaste (sia per il protagonista che inizia una vera catarsi verso un inferno personale che per il prodotto filmico).

William Friendkin, il regista dell’acclamato horror del 1974 L’esorcista, è noto per la sua ambiguità, ma in fondo tutti i grandi registi lo sono un po’ ambigui, basti pensare ad Hitchock e a Eastwood. Friedkin sapeva che con Cruising avrebbe avuto problemi. Problemi con la comunità gay, problemi con la censura per i dettagli hard subliminali inseriti qua e là nella pellicola, problemi con i benpensanti (che non supportavano che il cinema mainstream). L’autore, in sostanza, raccontava un ambiente che fino ad allora era rimasto chiuso in se stesso, mentre da lì a poco sarebbe stato colpito dal “castigo divino” dell’AIDS come Sodoma e Gomorra.

Ma il regista di un altro capolavoro, oggi dimenticato, come Vivere e morire a Los Angeles del 1985 non è stato l’unico a presentare New York come un girone infernale: lo avevano già fatto Martin Scorsese con Taxi Driver e Paul Schrader con Hardcore. Solo che Scorsese è cattolico e Schrader propone una visione gesuita, mentre l’impostazione nichilista di Friedkin sembra che non sia piaciuta proprio a nessuno. Eppure, Cruising dà la sensazione di un film fantasy uscito da una dimensione parallela in cui la linea che divide il bene dal male non esiste, dimensione in cui viene comunque risucchiato il protagonista: un uomo che finisce in un “fumetto” estremamente dark e in cui perde la sua identità. Infatti, non sapremo mai se Steve Burns, interpretato con grande dedizione da Al Pacino (anche se il regista all’inizio voleva Richard Gere), farà l’amore con uomini durante il suo periodo di copertura e non sapremo mai se lui alla fine tornerà dalla sua fidanzata. Come non sapremo se tutto ciò appartiene alla realtà oggettiva oppure alla sfera di una fantasia puramente psicotica.

William FriedkinPer il resto Cruising è un classico di Friedkin. Oltre all’ambiguità di cui godono i suoi personaggi quello che conta è la costruzione degli ambienti: esattamente come ne L’esorcista sono presenti spazi claustrofobici, il tutto grazie all’azione della macchina da presa che imprigiona i corpi e soffoca i protagonisti. E persino quando questi si trovano en plein air, alla ricerca dei partner occasionali, vengono oppressi dalle piante dei parchi, dai muri dei sottopassaggi e dai primi piani dei volti dei voyeur che sbucano dietro gli alberi.

La pellicola è uscita nel 1980 notevolmente mutilata (quasi di 40 minuti, dice il regista) anche in Italia. Il suo successo è stato quasi nullo, grazie alla campagna denigratoria che ha subito. In seguito, lo troviamo, solo per pochissimo tempo in Vhs, nello stesso formato. Negli anni ’90, invece, viene rivalutato e nel 2007 esce una versione restaurata. In dvd è stato pubblicato da poco negli Usa, e in seguito in Francia e in Germania. Ma in Italia no. Molte sono le parti reintegrate, ma non l’inizio con il muro pieno dei graffiti in cui campeggia la scritta “we are everywhere”, ossia “siamo ovunque”. In questa versione “director’s cut” ci sono anche i dettagli subliminali di sesso non simulato. Importanti le due “featurette” e l’intervista con il regista che spiega che cosa è stato inserito e che cosa no.

Il cast è veramente grandioso. Oltre ad Al Pacino, al limite dell’autolesionismo, ci sono una dolente Nancy Allen, un cinico Paul Sorvino, Don Scardino, il vicino di casa gay e innamorato di Pacino e Richard Cox.

Da recuperare nella sua forma integrale assolutamente.

© CultFrame 11/2018

TRAMA
A New York un assassino colpisce omosessuali. L’agente Steve Burns viene incaricato di infiltrarsi negli ambienti gay per scoprire l’assassino. Inizia così una vera discesa agli inferi del sadomasochismo, alla fine della quale scoprirà l’assassino ma anche, drammaticamente, la propria ambigua natura.


CREDITI

Titolo: Cruising / Regia: William Friedkin / Soggeto: dal romanzo di Gerald Walker / Sceneggiatura: William Friedkin / Montaggio: Bud Smith / Fotografia: James Cotner / Musica: Jack Nitzsche / lnterpreti: Al Pacino, Paul Sorvino, Nancy Allen, Don Scardino, James Remar, Richard Cox, Joe Spinell / Produzione: Jerry Weintraub / Paese: Usa 1980 / Durata: 106 minuti

SUL WEB
Filmografia di William Friedkin

 

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