Milla ⋅ Un film di Valérie Massadian ⋅ Doclisboa 2017 ⋅ Concorso Internazionale ⋅ Miglior Film

Fotografa e regista inconsueta che al suo esordio con Nana nel 2011 conquistò a Locarno un premio per la migliore opera prima, Valérie Massadian si è aggiudicata quest’anno, con il suo secondo lavoro Milla, sia il premio della Giuria Cineasti del presente a Locarno sia il riconoscimento per il Miglior Film nel concorso internazionale al Festival Doclisboa. Innamorata della radicalità, di Jean Rouch, Sokurov e Pedro Costa, di Majakovskij e Artaud, di Brecht e Patty Smith, Massadian compie con Milla un nuovo passo avanti in quel territorio di ricerca cinematografica che ha ormai buttato definitivamente alle ortiche il distinguo finzione/documentario per poter scandagliare più liberamente i rapporti tra vita vissuta e vita immaginata, raccontata, rappresentata, sognata, temuta.

Esploratrice di lande desolate ai margini delle città, oltre le zone industriali e gli autoporti fino in fondo alle foreste dove si nascondono i nostri incubi sociali più profondi di fallimento e miseria, la regista affronta in Milla la tragedia dalla perdita e della precarietà attraverso la storia simbolica di una coppia di giovanissimi. Disoccupati, soli e senza tetto, Milla e Léo trovano rifugio in una casa forse abbandonata (ma ugualmente piena di libri) che riattano alla bell’e meglio per ripararsi dal gelo. Riparano le finestre coi cartoni, illuminano le stanze con smozzichi di candela, scaldano l’acqua per il té su un fornellino da campeggio, si nutrono di pane e prosciutto del discount, rubacchiano qualche oggetto dagli ipermercati di periferia. Le difficoltà appaiono mitigate ma non annullate dall’affetto che lega i due.

Il loro rapporto è filmato come fosse in bilico, teso sul filo della finitudine che minaccia ogni esistenza. Quanto può durare un amore nelle stanze gelide della povertà estrema? Senza formazione professionale, i due non hanno lavoro finché Léo non trova posto su un peschereccio che offre al film splendide sequenze che fanno riflettere sull’impatto mortifero del consumo di massa sul pianeta. Qualche soldo offre alla coppia il sollievo di un bicchiere di vino per innaffiare il solito panino a cena e mentre con linguaggio ellittico il film ci pone di fronte al fatto che la ragazza aspetta un bambino, ci si domanda se invece che di stenti questo amore punk, che ricorda un po’ Gli amanti del Pont Neuf, perirà di normalità. Ma quando la quotidianità sembra condurre ad un’impasse, allora la vita di Milla viene sconvolta dalle onde del destino.

La ragazza si trova costretta a diventare adulta tutto d’un colpo ma si dimostra all’altezza della situazione. Trova un lavoro, uno qualsiasi, fa le pulizie in un hotel, sotto la protezione di una collega più grande (la stessa regista). Non è certo il paradiso ma il film ha grande rispetto per chi fa le pulizie e quindi non ci mostra quell’attività come fosse una tragedia da evitare a tutti i costi, come uno spauracchio da cui fuggire bensì come una possibilità di rinascita e di conquista dell’autonomia. Anche grazie a quell’impiego umile Milla può prendersi cura di sé e poi del proprio figlio nonché di un gatto di nome Banana a cui piace intrufolarsi nel frigo.

Il film è dunque leggibile al primo grado ma, proprio in virtù della commistione di realtà e finzione, di mito e documentario, anche come una più profonda riflessione sul divenire dell’esistenza. Cercatrice di perle tra le macerie dell’Europa, Valérie Massadian ha incontrato la protagonista Séverine Jonckeere in un centro d’accoglienza per persone in difficoltà mentre Léo è interpretato dal giovane critico cinematografico del quotidiano “Libération” Luc Chessel: strana coppia in cui alla tenerezza eroica di lei, si oppone una l’algidità un po’ à la page di lui.

© CultFrame 10/2017

TRAMA
Milla e Léo sono giovanissimi, innamorati e senza un soldo. Vivono in una casa senza luce né gas e campano come possono. Un giorno Léo trova lavoro a bordo di un peschereccio e mentre Milla è incinta la vita sembra procedere verso un futuro di normalità.

CREDITI
Titolo: Milla / Titolo originale: Milla / Regia: Valérie Massadian / Sceneggiatura: Valérie Massadian / Interpreti: Séverine Jonckeere, Luc Chessel, Valérie Massadian / Fotografia: Mel Massadian, Robin Fresson / Montaggio: Valérie Massadian / Musica: Ghost Dance / Produzione: Gaijin, Terratreme Filmes, Cinéma Defacto / Francia-Portogallo, 2017 / Durata: 128 minuti.

SUL WEB
15° Doclisboa. Programma. di Claudio Panella e Silvia Nugara
Filmografia di Valérie Massadian
Doclisboa – Il sito

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