Mistress America ⋅ Un film di Noah Baumbach

La diciottenne Tracy e la trentenne Brooke sono in procinto di diventare “sorelle”, in attesa dal matrimonio tra la madre della prima e il padre della seconda. Entrambe andate a vivere a New York, pur se per motivi diversi, faticano ad entrare nel mood della città: la schiva Tracy non riesce ad integrarsi nell’ambiente del college mentre Brooke, vulcanica e iperattiva, sente che la sua sfrenata creatività non è compresa dalla Grande Mela.

Noah Baumbach torna a lavorare con l’attrice e sceneggiatrice Greta Gerwig che aveva già diretto, nel 2012, nel bel Frances Ha, scritto con lei a quattro mani, realizzando una sorta di ideale prosieguo di quest’ultimo. I sogni e le nevrosi di due generazioni sono qui non soltanto messi a confronto, quanto intelligentemente mescolati in un percorso di (auto)realizzazione segnato dall’euforia di un obiettivo raggiunto e dalla frustrazione di un desiderio mai realizzato.

Nella frenesia della metropoli, fin troppo spesso distante e distratta, le due giovani donne cercano di farsi strada tra le loro stesse ambizioni, nel contempo determinate e confuse, talvolta sovrastate dai loro sentimenti ondivaghi ma decise, nonostante le difficoltà, a scriversi la propria storia. Non a caso, infatti, Tracy ambisce ad entrare nel circolo letterario del college, a far parte di quella categoria di “eletti” scrittori ed uscire fuori, finalmente, da un grigio anonimato al quale si sente condannata fin dall’adolescenza.

La parola è, in questo film, centrale ed è attraverso di essa che Baumbach costruisce, con un lavoro di cesello, i due personaggi, definendoli nei dialoghi, tracciandone la fisionomia e il carattere, riuscendo a ritrarli, autenticamente, nelle debolezze e nel talento che posseggono ma, soprattutto, nel loro – straordinario – egoismo. Entrambe le protagoniste sono, infatti, un piccolo, grande mondo a sé. Si incontrano, sì, ma per la maggior parte del tempo non fanno che viversi accanto, l’una assorbendo l’altra. La più giovane è stordita dall’energia della maggiore che, a sua volta, coinvolge la “sorellastra” nella girandola ossessiva della sua esistenza, gratificando il proprio ego che ha costantemente bisogno di un pubblico o, almeno, di un partner solidale. Finisce così per diventare il suo “modello”, anche se non nel senso da lei auspicato, ma rivelandosi, attraverso la penna sagace di Tracy, in tutta la sua fragilità e la sua sconclusionata insicurezza.

La sceneggiatura brillante, sostenuta dal ritmo di dialoghi in cui acutezza ed ironia producono effetti davvero irresistibili, è uno dei punti di forza del film, insieme alla interpretazione di Greta Gerwig che fa della fin troppo vivace Brooke il perfetto controcanto alla voce, più sommessa ma non meno incisiva, di Lola Kirke. Un duetto/duello nel quale le due attrici gareggiano in bravura e che si incastona compiutamente nell’universo più ampio in cui il regista di Brooklyn le colloca – tra amici, nemici, corteggiatori ed ex ,interpretati da ottimi comprimari – orchestrando una commedia, che si fa, via via, sempre più corale, di grande e godibilissimo ritmo.

In una New York fagocitante sarà possibile per due solitudini incontrarsi? Forse sì, malgrado le divergenze e le differenze, a riprova che in molti casi la famiglia, intesa come zona emotiva alla quale ci sentiamo affini, non è quella che abbiamo ma quella che ci scegliamo.

© CultFrame 10/2015 – 04/2016

Film presentato alla 10ª Festa del Cinema di Roma

TRAMA
Tracy studia a New York ma la vita scolastica non è facile. Non riesce a farsi degli amici, a parte un ragazzo che, come lei, ha la passione della scrittura e ambisce ad entrare nel circolo letterario del college. La madre di Tracy sta per risposarsi e chiede alla ragazza di contattare la figlia del futuro marito, che vive in città, per prepararsi a formare una nuova famiglia. Tracy conosce così Brooke, una vivacissima trentenne piena di idee che la trascina nel vortice scombinato della propria esistenza.


CREDITI

Titolo: Mistress America / Titolo originale: Id. / Regia: Noah Baumbach / Sceneggiatura: Noah Baumbach, Greta Gerwig / Fotografia: Sam Levy / Montaggio: Jennifer Lame / Interpreti: Greta Gerwig, Lola Kirke, Michael Chernus, Cindy Cheung, Joel Garland, Shana Dowdeswell / Produzione: RT Features / Paese: Usa, 2015 / Distribuzione: 20th Century Fox / Durata: 86 minuti

SUL WEB
Filmografia di Noah Baumbach
Festa del Cinema di Roma – Il sito
20th Century Fox

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