Equals. Un film di Drake Doremus. 72° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Concorso

Drake DoremusAlzarsi la mattina e fare una doccia. Subito dopo fare colazione da soli. Quindi, vestirsi completamente di bianco e andare al lavoro. Salutare freddamente i propri colleghi e rimanere concentrati fino alla fine del proprio turno. Poi, far ritorno a casa, sempre da soli. Cenare e comporre un puzzle in 3D prima di andare a dormire. Un giorno dopo l’altro, una notte dopo l’altra. Tutto sempre uguale.

Le emozioni, le passioni, l’amore sono effetti che danneggiano l’umanità e, dunque, sono stati “aboliti”. Il tutto per evitare una nuova “Grande Guerra” che possa tornare a devastare il mondo.

Equals potrebbe essere definito un film di fantascienza ma ambisce con molta chiarezza a essere qualcosa di più. Drake Doremus, il regista, costruisce, infatti, un impianto visivo e formale che allude, non solo a una “mutazione genetica” degli individui ma anche a un cambiamento radicale nella storia dell’umanità. Non più guerre, non più conflitti, non più violenza. Ma per ottenere ciò si è dovuto privare l’essere umano del suo bene primario: la capacità di provare sentimenti. Il risultato è l’edificazione di una società gestita da un regime dittatoriale che ha generato una nuova tipologia umana, praticamente e tragicamente “ariana” (sono quasi tutti biondi e con gli occhi chiari, a parte pochi).

Ogni inquadratura di questo lungometraggio è studiata fin nei minimi dettagli, così come la scelta della luce e gli equilibri della composizione. Spazi vuoti, linee perfette e dritte, geometrie algide; tutto è avvolto in un bianco latteo che deve servire a non stimolare passioni. Le case sono cubi trasparenti dove, praticamente, non c’è nulla. Questo minimalismo ambientale sostiene anche il minimalismo dei comportamenti umani, ridotti a scambi distaccati fatti solo di “buongiorno e buonasera”.

Dal punto di vista tematico, tenendo conto ovviamente delle enormi differenze e fatte le debite proporzioni, Equals ricorda Fahreneit 451, ma dietro il film di Drake Doremus non c’è François Truffaut e nemmeno Ray Bradbury.

Gli aspetti visivo-formali, invece, così nettamente delineati fin dalla prima inquadratura man mano che procede lo sviluppo della storia divengono sempre più stucchevoli e non sono pochi i passaggi in cui lo spettatore fatica a comprendere se si trova davanti a un’opera cinematografica, concepita per il grande schermo, oppure a uno dei tanti spot pubblicitari realizzati per un profumo o una nota casa di moda.

La conclusione densa di speranza non è che la ciliegina sulla torta, l’ultimo tassello di un lungometraggio così perfetto da risultare fin troppo prevedibile.

© CultFrame 09/2015

 

TRAMA
Silas e Nia vivono in una società che per debellare il virus della guerra ha abolito i sentimenti, le passioni e l’amore. È supervietato innamorarsi e avere rapporti fisici. Chi commette questi errori è considerato malato e costretto a terapie molto dure. Chi si “ammala” viene chiamato “difettoso” ed emarginato. Così, esistono i cosiddetti “nascosti”, quelli che provano sentimenti ma fanno finta di essere privi di questa caratteristica per non essere ricoverati i quelle cliniche da cui non si esce più vivi. Silas e Nia si innamorano e niente potrà fermare la loro profonda relazione.

CREDITI
Titolo: Equals / Regia: Drake Doremus / Sceneggiatura: Nathan Parker / Scenografia: Tino Schaedler, Katie Byron /Interpreti: Kristen Stewart, Nicholas Hoult, Guy Pearce, Jacki Weaver / Produzioe: Adler Entertainment, Leone Film Group, Mister Smith, Scott Free, ROE / Distribuzione: Lucky Red / Paese: USA, 2015 / Durata: 101 minuti

SUL WEB
Filmografia di Drake Doremus
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – Il sito

 

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