Devil. Un film di John Erick Dowdle

john_erick_dowdle-devilIl diavolo è nei particolari, ma pure negli ascensori. Devil, come denuncia programmaticamente il titolo, dovrebbe essere un film sul Maligno, ma si riduce ad una sorta di “Cluedo” (gioco da tavolo che riproduce le ambitazioni dei gialli; n.d.r.) da laboratorio, uno sterile esperimento comportamentale che sostituisce uomini a topi, costrizione inossidabile a labirinto, salvezza dell’anima a formaggio. Dopo l’efficace Buried, il thriller continua a rintanarsi in luoghi angusti, soffocanti, utilizzando la claustrofobia come incentivo alla paura: una fossa ed un ascensore sono archetipi di ancestrali terrori, dove all’oscurità della prima si somma la paura di precipitare del secondo. Il problema è che, a differenza dell’astuto Rodrigo Cortés, il regista John Erick Dowdle, finora autore di Quarantena (2008), inutile remake americano dell’ottimo Rec (Balaguerò, 2007), sceglie di guardare fuori dall’occasionale carcere, tenta di coniugare due piani narrativi, interno ed esterno, ma smarrisce l’orientamento, manca i raccordi, non riesce a coniugare i racconti.
Così l’incipit con voce narrante e suicidio scatenante si perdono nel facile giochino del “chi è stato?”, questioni aperte rimangono tali e ogni digressione al di fuori dell’ascensore invece di aumentare la tensione non fa che provocare irritazione per l’inspiegabile dabbenaggine dei soccoritori, per l’ottusità degli investigatori, per la conclamata inutilità di ogni intervento umano.

Più Agatha Christie che Eli Roth, Dowdle concentra la tensione sulla sola scoperta del colpevole e, come nella parodia di Invito a Cena con Delitto, anche qui personaggi stereotipati, ma neppure abbastanza da risultare definiti, finiscono per guardarsi con paranoico sospetto, a loro volta osservati (ma senza sonoro) dal superfluo detective di turno, sotto gli occhi di spettatori progressivamente annoiati. Ma proprio questo voyeurismo di terza mano/occhio viene tradito nei momenti clou, gli ammazzamenti, che il regista/autore (?) sceglie perfidamente di non mostrare, barando con black-out improvvisi ed allneandosi all’odiosa moda di affidare gli spaventi ad esplosioni sonore assordanti. Neppure la normale dose personale di gore ci viene concessa ed alla fine la personalizzazione del Maligno non solo non sorprende, ma rasenta la comicità involontaria: il diavolo, probabilmente.

© CultFrame 11/2010


TRAMA

Durante un’ordinaria giornata di lavoro, un gruppo di persone rimane intrappolato in un ascensore situato fra gli uffici di un palazzo. Ma quello che sembrava essere solo un incidente tecnico si scopre in realtà avere una ragione ben più agghiacciante: il diavolo si è introdotto fra loro. Sospettando l’uno dell’altro, ognuno di essi cercherà di uscire indenne dall’ascensore.


CREDITI

Titolo originale: Devil / Regìa: John Erick Dowdle / Sceneggiatura: Brian Nelson da un soggetto di M. Night Shyamalan / Fotografia: Tak Fujimoto / Montaggio: Elliot Geenberg / Scenografia: Jody Lynn Clement / Musica: Fernando Vélasquez / Interpreti principali: Chris Messina, Logan Marshall-Green, Geoffrey Arend, Bojana Novakovic, Jenny O’Hara, Bokeem Woodbine / Produzione: M. Night Shyamalan per Night Chronicles, Media Rights Capital / Distribuzione: Universal Pictures International Italy / Paese: U.S.A., 2010 / Durata: 80 minuti

LINK
Sito ufficiale del film Devil di John Erick Dowdle
Sito italiano del film Devil di John Erick Dowdle
Filmografia di John Erick Dowdle
Universal Pictures

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