Louise Michel. Un film di Benoît Delépine e Gustave Kervern

delepine_kervern-louise_michelLouise Michel era una insegnante francese anarchica che l’omonimo film di Benoît Delépine e Gustave Kervern omaggia in una maniera esemplare. E’ già un cult in patria ed è stato acclamato in molti festival nell’ambito dei quali è passato nei mesi scorsi, come San Sebastian e il Sundance. Alla Festa di Roma, invece, non gliene è fregato niente a nessuno. Il film ora sbarca anche nelle sale italiane, distribuito dalla Fandango, e si trova a raccontare una storia che con tutta la sua straordinaria vitalità sviluppa paradossi e alienazioni sociali, psicologiche e morali. E non sarebbe stato abbastanza se tutto questo non fosse sorretto anche da una regia lineare, con punte di pulp estremo, e dalla strepitosa prova dei due interpreti belgi: Yolande Moreau e Bouli Lanners. In altre parole, Louise Michel ha tutte le carte in regola perché diventi un grande successo di critica ma anche di pubblico, in tutto il mondo.


La pellicola è un’analisi feroce della situazione economica e lavorativa della classe operaia moderna, “soprattutto in questo momento storico in cui le lotte politiche di classe hanno lasciato il posto a un individualismo selvaggio e a un disfacimento umano senza precedenti”, come sta avvenendo in Italia. E per ottenere questo, i registi e sceneggiatori ha sviluppato una storia adrenalinica e toccante, calibrandola su una comicità farsesca e dai forti toni filo-rivoluzionari e anarchici. E per lo più, quello che colpisce in Louise Michel è l’alto livello di ambiguità da cui è caratterizzato: i cattivi diventano buoni e viceversa, i maschi erano (forse) donne e le donne sono maschi; le vittime diventano carnefici e i veri colpevoli vittime sacrificali. E tutto questo senza perdere un colpo, senza rallentare il ritmo, senza sprecare uno sguardo, senza immolare nemmeno un millimetro di pellicola a qualche “dio commerciale”.
Se Buñuel fosse vivo sarebbe stato molto orgoglioso di questo fratello minore (anzi due, per essere più precisi) di un Jodorowsky fatto di ecstasy, mescolato a un certo “borghese piccolo piccolo” di monicelliana memoria.


©CultFrame 04/2009

 

TRAMA

Una fabbrica nella regione francese della Picardia. Pochi mesi dopo una riduzione del personale, le operaie sono in allarme. Quel giorno, il direttore le convoca per una piccola sorpresa, un regalino con ricamato sopra il nome di ciascuna. Un dono che tranquillizza gli animi. Torna la speranza. La mattina seguente, la costernazione: macchinari, uffici, tutto è stato sgombrato durante la notte. La direzione è scomparsa, con la complicità di una repentina nuova gestione. Disillusione totale. Le operaie sono radunate nello stesso caffè del giorno prima: la rappresentante sindacale annuncia la cifra che spetta a ciascuna, 2000 euro contro i quarant’anni passati a lavorare nella fabbrica. Scandalizzate ma realiste, decidono di mettere insieme tutto il denaro per finanziare un progetto di reimpiego: assumere un sicario per uccidere il capo! Sceglieranno l’assassino più patetico della sua generazione: Michel.

CREDITI

Titolo: Louise Michel / Regia: Benoît Delépine, Gustave Kervern / Sceneggiatura: Benoît Delépine, Gustave Kervern / Fotografia: Hugues Poulain / Montaggio: Stephane Elmadjian / Scenografia: Laurent Weber / Musiche: Gaetan Rousell / Interpreti: Mathieu Kassovitz & Benoît Jaubert, MNP Entreprise / Produzione: Mathieu Kassovitz & Benoît Jaubert, MNP Entreprise / Distribuzione: Fandango / Paese: Francia, 2008 / Durata: 94 minuti

 

LINK

Sito ufficiale del film Louise Michel

Filmografia di Benoît Delépine

Filmografia di Gustave Kervern

Fandango

 

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