Il sacrificio del cervo sacro. Un film di Yorgos Lanthimos

Yorgos LanthimosPer quanto uno spettatore possa essere abituato al cinema grottesco e disturbante di Lanthimos, sarà difficile che non rimanga sorpreso, financo sconvolto di fronte alla prima sequenza di questa nuova opera del celebre regista greco, in cui vediamo un cuore battere durante un’operazione chirurgica.

Si tratta, però, di uno shock tutt’altro che fine a se stesso, capace di mettere in evidenza il talento visionario del cineasta: l’incipit, infatti, è accompagnato dalla toccante maestosità dello Stabat Mater di Schubert, che conferisce una solennità ipnotica, quasi sacrale a un’immagine così cruda ed estrema.

La storia del film ruota proprio attorno a un chirurgo, Steven Murphy (sono sue, forse, le mani intente ad operare nelle prime inquadrature), la cui vita, in apparenza, scorre tranquillamente insieme alla moglie Anna e ai figli, Kim e Bob. L’uomo, però, frequenta segretamente uno strano ragazzo, Martin, con il quale dà l’impressione di trovarsi a disagio, come se fosse costretto a incontrarlo. Chi è questa enigmatica presenza? Che cosa vuole da Steven?

Ancora prima che ci venga rivelata la verità, intuiamo che dietro il rapporto fra i due si nasconde una realtà pericolosa: impossibile, infatti, non percepire da subito un’atmosfera inequivocabilmente sinistra. Lanthimos riesce a creare magistralmente una tensione sempre più insostenibile, soprattutto attraverso specifiche soluzioni visive come  grandangoli deformanti, rapide carrellate, riprese dall’alto che sembrano incarnare il punto di vista di un occhio vigile e severo, pronto a piombare sui personaggi, che quasi scompaiono tra le geometrie di spazi, a ben vedere, tutt’altro che accoglienti, a partire dall’ospedale in cui lavora il protagonista. Fondamentale anche il contributo della colonna sonora, che, oltre a Schubert, comprende, ad esempio, Bach e inquietanti pezzi sperimentali dell’accordionista finlandese Janne Rättyä.

Yorgos LanthimosAlla luce di un simile materiale, si ha dunque l’impressione che alcuni personaggi  possano venire improvvisamente travolti da un’irreversibile tragedia, una parola, questa, che, per Lanthimos, riveste una notevole importanza: il film, infatti, si ispira all’Ifigenia in Aulide di Euripide, i cui temi principali sono la colpa, la vendetta e il sacrificio, gli stessi, del resto, della pellicola.

Tuttavia, nelle mani del cineasta greco, questi temi finiscono ben presto per fungere da “semplici” strumenti con cui dare vita a una storia così angosciosamente inclassificabile da far venire in mente autori quali Lynch, Kubrick (Eyes Wide Shut in particolare) e persino Buñuel. A contribuire a tale risultato è anche la sconcertante freddezza dello sguardo di Lanthimos – simile, per certi aspetti, a quello di Haneke –, che impedisce ai personaggi di mettere esplicitamente in campo il loro dolore; in questo modo, la recitazione risulta essere a tratti quasi straniata, come se, in alcune scene, ci trovassimo davanti a dei burattini umani manovrati da una forza invisibile.

Quella del regista di Dogtooth e The Lobster è dunque un’opera splendidamente spiazzante, che concede poche certezze allo spettatore, il quale non può fare altro che porsi domande nel tentativo di districarsi in una situazione così drammaticamente singolare, al limite del kafkiano.

Ma Il sacrificio del cervo sacro, che lo scorso anno è riuscito ad aggiudicarsi il premio per la migliore sceneggiatura al Festival di Cannes, rappresenta soprattutto un’ulteriore conferma del grande talento di questo autore dallo stile, ormai, assolutamente riconoscibile, e dell’importanza che la sua figura riveste nell’attuale panorama cinematografico.

© CultFrame 06/2018

TRAMA
Steven Murphy è un chirurgo la cui vita sembra scorrere tranquillamente insieme alla moglie Anna e ai due giovanissimi figli, Kim e Bob. L’uomo, però, incontra segretamente uno strano, inquietante ragazzo, Martin, al quale capita di fare dei costosi regali. Chi è in realtà questa enigmatica figura? In che modo i due si sono conosciuti? E quali sono le sue intenzioni nei confronti di Steven?


CREDITI

Titolo: Il sacrificio del cervo sacro / Titolo originale: The Killing of a Sacred Deer / Regia: Yorgos Lanthimos  / Sceneggiatura: Yorgos Lanthimos, Efthimis Filippou / Interpreti: Colin Farrell, Nicole Kidman, Barry Keoghan, Raffey Cassidy, Sunny Suljic, Alicia Silverstone, Bill Camp / Fotografia:  Thimios Bakatakis / Montaggio: Yorgos Mavropsaridis / Scenografia: Jade Healy / Produzione: Ed Guiney, Yorgos Lanthimos / Paese: USA, 2017 / Distribuzione: Lucky Red / Durata: 121 minuti

SUL WEB
Filmografia di Yorgos Lanthimos
Lucky Red

 

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