Incompresa ⋅ Un film di Asia Argento

Ecco, leggendo i nomi di regista e sceneggiatrici, Asia Argento e Barbara Alberti, i fan accaniti si saranno entusiasmati, mentre i detrattori della bad-girl e dell’esponente della sociologia da salotto buono si saranno trincerati dietro un muro di pregiudizi, pregustando la catastrofe.

Ebbene, Incompresa delude gli uni e gli altri, perché è terribilmente banale e noioso. Dalla Argento ci si poteva legittimamente aspettare una mirabolante “prova” a base di kitsch e citazioni bislacche, presunzione e trovate spiazzanti, magari pure brutta, ma personale, intima. Niente di tutto questo e l’innegabile verve dell’autrice si diluisce in una partitura da soap opera educata e ripetitiva.
Graziato dalla bravura della piccola protagonista Giulia Salerno, il film soffre di dialoghi improbabili e interpretazioni imbarazzanti, mentre l’autrice afferma di essersi ispirata a Bergman e Truffaut (!!!). Sarà forse per eccessiva ispirazione che non le riesce di trovare un tono uniforme nella narrazione, che svaria dal (melo)drammatico al comico (forse involontario), con efficaci momenti di ciné-vérité: “Tu sei il cane dei cani!” gridato dalla Gainsbourg ad un mesciatissimo Garko.

Chi si fosse aspettato eccessi e guizzi rimarrà parecchio deluso da un filmetto buono per un passaggio televisivo in due puntate, soffocato comunque dal consueto egocentrismo di Asia che fa del proprio alter-ego infantile l’unico personaggio maturo, profondo, coraggioso, sensibile, buono e leale in un mondo di macchiette grottesche e crudeli, egoiste e totalmente decerebrate. E, dulcis in fundo, per lo spettatore distratto, cambia una sola consonante per il nome dell’ineffabile protagonista: Aria. Ma se la presunzione biografica (“mica gli piacerò solo perché c’ho il papà famoso?”) spinge l’autrice ad immedesimarsi nell’angelica bimbetta, lo spettatore invece subisce un bizzarro effetto “transfert” che lo porta a identificare la regista/sceneggiatrice/musicista con il personaggio dell’ectoplasmica Gainsbourg, madre odiosa, supponente e stonata. Chissà mai perché.

© CultFrame 06/2014

TRAMA
Aria vive in una “famiglia allargata” e a soli 9 anni si ritrova suo malgrado a vivere la violenta separazione dei suoi genitori e l’allontanamento dalle sue sorelle acquisite. La bambina sente che i suoi genitori non la amano quanto lei vorrebbe: sballottata tra padre e madre, respinta e allontanata, Aria attraversa la città con una sacca a strisce e un gatto nero, sfiorando l’abisso e la tragedia e cercando solo di salvaguardare la propria innocenza.


CREDITI

Regìa: Asia Argento / Sceneggiatura: Asia Argento, Barbara Alberti / Fotografia: Nicola Pecorini / Montaggio: Filippo Barbieri / Scenografia: Eugenia F. di Napoli/ Musica: Brian Molko, Asia Argento, James Marlon Magas / Interpreti principali: Giulia Salerno, Charlotte Gainsbourg, Gabriel Garko, Carolina Poccioni, Anna Lou Castoldi / Produzione: Wildside, Paradis Film, Orange Studio, RAI Cinema / Distribuzione: Good Films / Paese: Italia, Francia, 2014 / Durata: 103 minuti

SUL WEB
Sito ufficiale del film Incompresa di Asia Argento

Filmografia di Asia Argento
Good Films

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