Fish&Chips Film Festival – Festival internazionale del cinema erotico di Torino ⋅ 2a edizione

La scommessa lanciata lo scorso anno da un gruppo di giovani torinesi, con il sostegno del Museo Nazionale del Cinema, trova conferma nel 2017 con la seconda edizione del Festival del Cinema erotico “Fish&Chips” che si svolgerà nelle sale del cinema Massimo dal 19 al 22 gennaio 2017. In una città come Torino a cui è venuto a mancare oramai da diversi anni il Festival del Cinema delle Donne, e in cui il Festival GLBT non è al riparo dagli atteggiamenti ambigui e ondivaghi di molta politica locale, il Fish&Chips Film Festival può evidentemente intercettare l’attenzione di un pubblico vario e curioso ma anche quella di un pubblico cinefilo che non si accontenta delle serie televisive consumate sul divano di casa e dell’offerta cinematografica corrente.

La serata di apertura vedrà l’anteprima italiana del restauro in 4k di Belladonna of Sadness (1973) di Eiichi Yamamoto, film erotico-psichedelico culto dell’animazione giapponese, ispirato liberamente a La Sorcière (Satanismo e stregoneria) di Jules Michelet e già uscito nelle sale francesi. Ambientata proprio in Francia in un Medioevo fantastico, la pellicola si ispira visivamente a un universo grafico che omaggia artisti quali Klimt e Beardsley. Celebre è anche la sua colonna sonora realizzata da Masahiko Satoh, che alterna jazz, rock e progressive. Tra il 1969 e il 1973, con Le mille e una notte (di cui era protagonista Sherazade), Cleopatra e questo film, Yamamoto firmò una vera e propria trilogia dedicata a figure femminili leggendarie e rivoluzionarie.

In tal senso vanno anche gli omaggi a due nomi importanti della storia del cinema erotico nostrano e americano: la regista pesarese Giuliana Gamba, che diresse il suo primo film Pornovideo (1981) con lo pseudonimo Therese Dunn e La lingua di Erika (1982) firmandosi John Costa, di cui a Torino verrà proiettata una pellicola meno esplicitamente pornografica quale La cintura (1989) tratto da un testo di Alberto Moravia e interpretato da Eleonora Brigliadori; e l’attrice statunitense Marilyn Chambers, scomparsa nel 2009, che si potrà rivedere in Behind the Green Door (1972), il film che la rese celebre e che venne mostrato anche al Festival di Cannes 1973, oltre che in Rabid. Sete di Sangue (1977) di David Cronenberg, il quale la volle come protagonista di un film non hardcore ma decisamente perturbante.

Il festival ha poi al centro le sue sezioni competitive, tutte da scoprire per gli spettatori interessati a vedere come il porno e le istanze politiche di liberazione a esso associate vengano oggi declinate in molteplici varianti che mescolano i generi classici, fiction e non fiction: il Concorso Lungometraggi con undici titoli in anteprima italiana provenienti da tutto il mondo a contendersi il primo premio da 1000 euro; quello dei Cortometraggio con ben trentadue opere, una sottosezione più hard (ma pur sempre autoriale) e un doppio premio 300 da euro.

Prima della serata di premiazione e di chiusura del festival, il 22 gennaio, che conterrà un focus sulla giovane realtà produttiva inglese Fourchambers animata dalla performer Vex Ashley, ai film si accompagnano nel programma del festival due mostre e quattro incontri. Le esposizioni saranno entrambe inaugurate il 19, la prima, ospitata dalla Toni Gallery (Via San Tommaso 6), è intitolata A Humble Bow (Un umile inchino) e consiste nelle fotografie realizzate nel mondo del BDSM da Tomaso Clavarino. La seconda, sita al Palazzo Graneri della Roccia (Via Bogino 9), si intitola Il Punto Q. Sollecitazioni e provocazioni dell’artista spagnolo Luis Quiles ed è curata da 001 Edizioni.

Quanto agli incontri segnaliamo l’appuntamento del 20 pomeriggio dedicato all’industria degli audiovisivi erotici e ai generi pornografici nell’epoca dei Porn Tubes organizzato in Università in collaborazione con il Dottorato di Ricerca in Spettacolo e Musica dell’Università degli Studi di Torino (Laboratorio Quazza, via Verdi 18), seguito nei giorni successivi dalla tavola rotonda Tantra e dintorni e dalla “Cake performance” più dibattito a cura di Irene Pittatore che mira a far conoscere una realtà poco nota come quella degli asessuali, coloro i quali non provano interesse per il sesso, né attrazione sessuale verso altre persone. Nella comunicazione dell’evento si domanda al pubblico: “Is Cake better than Sex?”; e al pubblico verrà offerta una fetta di torta… Dunque “cake” in ambito erotico non sta sempre per “pussy” (come ci ricorda lo storico festival di cinema lesbico bolognese Some Prefer Cake)? A ciascuno la sua “cake”, evidentemente, potrebbe essere una regola valida per il mondo dell’erotismo…

© CultFrame – Punto di Svista 01/2017

INFORMAZIONI
Fish&Chips Film Festival. Festival internazionale del cinema erotico2a edizione
Dal 19 al 22 gennaio 2017
Proiezioni: Multisala Cinema Massimo / Via Verdi 18, Torino / Telefono: 011.8138574 / Ingresso vietato ai minori di 18 anni.
Biglietti:
– Cinema Massimo Sala 1 (serata inaugurale): Intero € 7,50; Ridotto Aiace, studenti universitari e Over 60 € 5,00; Ridotto € 4,00.
– Cinema Massimo Sala 3: Intero € 6,00; Ridotto Aiace, studenti universitari e Over 60 € 4,00; Ridotto € 4,00.
– Abbonamento: Intero € 33,00; Ridotto Studenti universitari e Over 60: € 22,00.
Gli incontri e le mostre sono a ingresso gratuito.

SUL WEB
Fish&Chips Film Festival di Torino – Il sito

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