35° Torino Film Festival. Il programma

Torino Film FestivalSta per partire (24 novembre 2017) e si chiuderà il 2 dicembre (con repliche dei premiati il 3) la nuova edizione del festival torinese diretto da Emanuela Martini, con una Guest Director, figura ricorrente negli ultimi anni, di gran richiamo quale Asia Argento. All’attrice e regista figlia d’arte attualmente al centro delle cronache per le note vicende legate alle molestie nel mondo del cinema è affidata la presentazione di una selezione intitolata Amerikana e dedicata all’America profonda in cui si vedranno opere poco ricordate quali Payday (1973) di Daryl Duke e Snack Bar Blues (1980) di Dennis Hopper ma anche classici sempreverdi come Paris, Texas (1985) di Wenders e La ballata di Stroszek (1977) di Herzog. Inoltre, Asia sarà protagonista di una performance con Bertrand Bonello, Emma De Caunes e Joana Preiss dal titolo di Trabalho de concentraçao.

L’altra icona femminile che caratterizza idealmente la rassegna torinese di quest’anno è Kim Novak, protagonista del manifesto ufficiale, insieme al gatto Cagliostro, suo partner in Una strega in paradiso (1958) di Richard Quine, a celebrare alcuni dei protagonisti di una sezione speciale concepita in coincidenza con la mostra “Bestiale! Animal Film Stars”, ospitata fino al prossimo 8 gennaio al Museo Nazionale del Cinema: i gatti. Tale programma non passerà alla storia come le imponenti retrospettive realizzate a partire dagli anni Ottanta e Novanta dall’ex Cinemagiovani, ma almeno non mancano capolavori tra i film del passato in calendario, come l’Alice nel Paese delle meraviglie (1951) della Disney, la commedia Il gatto milionario (1951) di Arthur Lubin con protagonista il felino interprete di Colazione da Tiffany, l’horror inglese L’ombra del gatto (1961) di John Gilling e Black Cat (1981) di Lucio Fulci tratto da Poe, per finire con Chat écoutant la musique (1990) del gattofilo militante Chris Marker.

La retrospettiva principale del 35° TFF sarà però quella dedicata a Brian De Palma, e con lui alla New Hollywood, curata personalmente da Emanuela Martini. Del regista italoamericano si vedranno tutte le regie, a partire dalle opere giovanili degli anni Sessanta, cortometraggi, documentari e videoclip, fino ai capolavori che hanno reso il suo stile celebre e riconoscibile per gli spettatori di almeno tre generazioni. Non casualmente, il Gran Premio Torino 2017 che ogni anno omaggia la carriera di una personalità di rilievo del cinema internazionale, è stato assegnato al musicista Pino Donaggio, amatissimo proprio da De Palma. L’Associazione Museo Nazionale del Cinema premierà invece David Griecco con il Maria Adriana Prolo.

A inaugurare ufficialmente la manifestazione, dopo la cerimonia prevista dentro l’Aula del Tempio della Mole Antonelliana, sarà la proiezione di Ricomincio da me di Richard Loncraine, commedia quasi musicale con Imelda Staunton e Timothy Spall, rispettivamente nella parte di una donna che ha lasciato il marito dopo un matrimonio quarantennale e del suo nuovo compagno…di ballo. L’uscita in sala del film è prevista a inizio 2018, qualche settimana prima dell’ultima opera presentata fuori concorso a chiusura del festival, The Florida Project di Sean Baker (selezionato dalla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes), con Willem Dafoe che interpreta il gestore del Magic Castle Motel, sito non lontano da Disneyworld, dove abita la bambina protagonista del film insieme ad altre famiglie povere e disfunzionali.

Nella sezione competitiva riservata ai lungometraggi, sono previsti 15 titoli, tra cui la nuova regia del montatore Jacopo Quadri, Lorello e Brunello, con protagonisti due gemelli in una fattoria toscana; Blue kids di Andrea Tagliaferri (già assistente di Matteo Garrone, che lo produce) sul rapporto quasi morboso tra un fratello e una sorella; The White Girl, co-diretto con Jenny Suen dal direttore della fotografia Christopher Doyle da tempo stabilitosi ad Hong Kong; l’atteso The Death of Stalin con Steve Buscemi, Jason Isaacs e Jeffrey Tambor alle prese con il corpo del dittatore appena spirato; Barrage di Laura Schroeder con Isabelle Huppert e la sua vera figlia Lolita Chammah (già insieme nel 2010 nel più leggero Copacabana di Marc Fitoussi) che interpretano una difficile relazione madre/figlia; A fábrica de nada di Pedro Pinho, musical sulla crisi economica in Portogallo. A giudicare le opere migliori saranno il cileno Pablo Larraín (presidente), Isabella Ragonese, il regista Santiago Mitre (di cui si vedrà in Festa Mobile La cordillera), Petros Markaris e Gillies MacKinnon.

La sezione TFFdoc curata da Davide Oberto è dedicata in quest’edizione al tema del viaggio e proporrà in anteprima italiana anche due opere molto attese quali Napalm di Claude Lanzmann (presentato a Cannes) e 9 Doigts di F.J. Ossang (Pardo d’argento per la miglior regia al 70° Festival di Locarno), con entrambi gli autori invitati a Torino. Non mancheranno poi anche qui film sul mondo animale come il corto Animal Cinema di Emilio Vavarella e il lungo Animal Pensivité di Christine Baudillon, nei quali si interroga il punto di vista non antopocentrico registrando lo ‘sguardo’ di alcune creature non umane. Nel concorso, si segnala almeno un titolo particolarmente interessante in un anno di anniversari e riflessioni sull’ex Unione sovietica: Chronicles of the time of troubles di Vladimir Eysner Tre diversi repertori sugli anni 1989-1991 e l’implosione dell’URSS.

Decine e decine le anteprime nelle altre sezioni, con una corposa rappresentanza di documentari musicali ormai presenti in tutti i grandi festival internazionali, tra cui Faithfull di Sandrine Bonnaire, My Life Story di Julien Temple, Grace Jones: Bloodlight and Bami di Sophie Fiennes (sorella di Ralph e Joseph) e il musical Riccardo va all’inferno di Roberta Torre con Massimo Ranieri; non mancano poi i biopic L’ora più buia, di Joe Wright con Gary Oldman nella parte di Churchill; Mary Shelley, intepretata da Elle Fanning; Final Portrait di Stanley Tucci, con Geoffrey Rush che si trasforma in Alberto Giacometti; e gli horror di After Hours con anche un’intera miniserie prodotta da Amazon, Tokyo Vampire Hotel, diretta dal visionario Sion Sono; per non dire delle sempre sorprendenti scoperte proposte dalla sezione Onde curata da Massimo Causo.

In Festa Mobile vedremo anche Un beau soleil interieur di Claire Denis con Juliette Binoche, ispirato a Frammenti di un discorso amoroso di Barthes; Kings con Halle Berry e Daniel Craig, sullo sfondo delle tensioni razziali scatenatesi a Los Angeles nel 1992 dopo il pestaggio di Rodney King; Monday, distopia con Willem Dafoe e Naomi Rapace nei panni di sette diverse gemelle; The Reagan Show, documentario di repertorio sull’appeal mediatico del presidente Reagan: ciascun spettatore potrà trovare la sua strada tra i quasi 200 film in programma.

© CultFrame 11/2017

INFORMAZIONI
35. Torino Film Festival / Direttore: Emanuela Martini
Dal 24 novembre al 2 dicembre 2017
Proiezioni: Multisale Massimo, Reposi, Cinema Classico
Telefono: 011.8138811 / fax 011.8138890 / e-mail: info@torinofilmfest.org
Biglietto: vedi sito

SUL WEB
Torino Film Fest – Il sito (per tutte le informazioni pratiche e il programma dettagliato)

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