La Faida ⋅ Un film di Joshua Marston

Frame del film La faida di Joshua Marston

In molte regioni del mondo, la legge della terra impone ancora oggi le sue norme antiche, che ciascun clan deve rispettare per conservare l’onore e proteggere la propria famiglia. Così è nell’Albania del Nord, dove il regista californiano Joshua Marston ha passato diverse settimane conducendo ricerche sul fenomeno delle faide, incontrando persone direttamente coinvolte, e realizzando poi il suo film con uno sceneggiatore e una troupe quasi interamente albanesi.
La Faida (The Forgiveness of Blood) mostra come queste leggi, parallele e del tutto autonome da quelle della giustizia ordinaria, siano contenute nel Kanun, un codice del quindicesimo secolo la cui applicazione è tornata in voga dopo la caduta del comunismo, e che viene interpretato da una serie di “mediatori” che si offrono alle famiglie coinvolte in qualche diatriba.

Nel film si racconta soprattutto come anche le giovani generazioni debbano fare i conti con questo arcaico sistema: i principali protagonisti del film sono infatti dei ragazzi costretti dallo scontro tra clan a interrompere la propria vita, la scuola, le amicizie. In attesa che le famiglie trovino una mediazione, una qualche conciliazione o che sia almeno concessa loro una “besa”, una sorta di sospensione della pena che devono scontare a causa delle colpe del padre e dello zio.
Come trascorrere intere giornate chiusi in casa? Come accettare, da un giorno all’altro, che venga minacciata la propria stessa incolumità senza che nessuno possa difenderla? In modo simile a quel che accade a chi deve subire un codice mafioso, e anche a quanto raccontato dall’americano Un gelido inverno (Winter’s Bone) (2010), ambientato nel Midwest statunitense, il film di Marston racconta come in certi contesti neanche per un giovane sia possibile travalicare le leggi non scritte, sfuggire al loro destino.

La Faida, presentato in Concorso alla Berlinale 2011, è il risultato di una coproduzione internazionale che vede anche la partecipazione della Fandango. Dopo Maria full of grace (2004), storia di una ragazzina colombiana che cerca di entrare negli Stati Uniti, Marston ha trovato un altro modo di riflettere sulle difficoltà di vivere ai margini del mondo globalizzato. Mettendo in scena per la seconda volta una vicenda per certi versi estrema ma rappresentativa, l’ex reporter e ormai regista si conferma un “cacciatore di storie” piuttosto abile, che, finora, è riuscito a non scadere troppo nella maniera.

© CultFrame 02/2011 – 09/2012

Film presentato alla 61° Berlinale

TRAMA
Nik e Rudina sono due adolescenti la cui famiglia è da sempre in conflitto con un altro clan per antiche questioni di terra. A Nik interesserebbe solo conquistare la coetanea Bardha e aprire un cyber-caffè nella loro cittadina. Rudina vorrebbe studiare, ma la faida in cui si trovano coinvolti non permette loro di condurre una vita libera.

CREDITI
Titolo: La faida / Titolo originale: The Forgiveness of Blood / Regia: Joshua Marston / Sceneggiatura: Joshua Marston, Andamon Murataj / Interpreti: Tristan Halilaj, Sindi Lacej, Refet Abazi, Ilire Vinca Celaj / Montaggio: Malcolm Jamieson / Scenografia: Tommaso Ortino / Costumi: Emir Turkeshi / Musica: Jacobo Lieberman, Leonardo Heiblum / Produzione: Journeyman Pictures, Artists Public Domain, Cinereach and Lissus Media / Distribuzione: Fandango Portobello / USA, Albania, Denmark, Italy 2010 / Durata: 108 minuti

SUL WEB
Filmografia di Josuha Marston
Berlinale – Il sito
Fandango 

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