Jimmy Bobo – Bullet to the Head. Un film di Walter Hill

A distanza di dieci anni dal suo ultimo lungometraggio per il grande schermo (Undisputed – 2002) e dopo l’esperienza della miniserie televisiva western Broken Tail – Un viaggio pericoloso (2006) ritorna con un’opera tipica del suo repertorio il cineasta americano Walter Hill. Il lungometraggio in questione si intitola Bullet to the Head ed ha come protagonista Sylvester Stallone.

Siamo dalle parti del “gangster-action movie”, il tutto condito con una gran dose di ironia (un po’ grossolana). Stallone appare iper-palestrato, tiratissimo, abbronzatissimo, tatuatissimo e con una fissità facciale inquietante senza precedenti, ma nonostante ciò riesce incarnare con efficacia la figura del criminale capace (inaspettatamente) di imprevedibili sentimenti affettivi e di comportamenti leali. Hill, insomma, usa la star americana in declino (protagonista di Rambo e Rocky) per trasformarla in una sorta di personaggio fumettistico, privo di espressione ma capace di divenire una sorta di icona della sintesi suprema tra bene e male.
Le scene in cui ci sono scontri fisici o sparatorie oltrepassano spesso la linea del grottesco e dell’inverosimile, ma in fin dei conti tutta l’operazione ideata da Hill è basata sull’eccesso e sul prevedibile. Così, è possibile vedere individui appena colpiti da colpi di pistola correre (senza percepire alcun dolore) e combinarne di tutti i colori, i cattivi (inevitabilmente) morire e Stallone cavarsela sempre solo con qualche graffio e uno sbuffo di fatica in più, pur subendo colpi che atterrebbero un rinoceronte.
L’aspetto più significativo (ma non innovativo) di Bullet to the Head riguarda le molte battute (fulminanti) collocate nei dialoghi. Questi ultimi sempre secchi, incisivi e con qualche divertente invenzione. A tal proposito, dobbiamo evidenziare come l’autore della sceneggiatura sia Alessandro Camon, produttore e scrittore italiano che aveva già colto nel segno in occasione della stesura dello script di Oltre le regole – The Messenger, film dell’israeliano Oren Moverman che si aggiudicò l’Orso d’argento per la migliore sceneggiatura in occasione del 59° Festival del Cinema di Berlino.

Poco altro da dire su questa pellicola, se non che in novantadue minuti in Bullet to the Head sono condensate soluzioni espressive e questioni contenutistiche già ampiamente usate/trattate dalla cinematografia d’azione americana, in particolar modo ci riferiamo all’ambigua (ma non troppo) relazione tra bene e male, fattori esistenziali che spesso possono albergare contemporaneamente sia nell’animo di un poliziotto apparentemente integerrimo che in quello di un criminale incallito.

© CultFrame 11/2012 – 04/2013

 

TRAMA
Jimmy Bono è uno spietato killer italo-americano di New Orleans. Un giorno il suo “socio” viene fatto fuori da un energumeno inviato da uno sconosciuto. Poco dopo, Jimmy scopre che era stato organizzato un piano per far fuori anche lui, da un suo ex “datore di lavoro”. Cercherà così di vendicarsi spalleggiato, in modo imprevedibile, da un poliziotto di origine coreana. I problemi arriveranno quando la bella figlia di Jimmy sarà rapita dai soggetti che vorrebbero farlo fuori.


CREDITI

Titolo: Jimmy Bobo – Bullet to the Head / Titolo: Bullet to the Head / Regia: Walter Hill / Sceneggiatura: Alessandro Camon / Fotografia: Lloyd Haem II / Montaggio: Timothy Alverson / Scenografia: alice baker / Musica: Steve Mazzaro /  Intepreti: Sylvester Stallone, Jason Momoa, Sarah Shahi / Produzione: Alfred Gough, Alexandra Milchan, Miles Millar, Joel Silver, Kevin King Templeton / Distribuzione: Buena Vista International / Paese: USA, 2012 / Durata: 92’

LINK
Filmografia di Walter Hill
Festival Internazionale del Film di Roma – Il sito

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