Metropolis – Il capolavoro ritrovato ⋅ Una mostra al Museo Nazionale del Cinema di Torino

Robot Maria da “Metropolis” di Fritz Lang

Nata da un progetto della Deutsche Kinemathek – Museum für Film und Fernsehen di Berlino, a cura di Peter Mänz e Kristina Jaspers, la mostra intitolata Metropolis – Il capolavoro ritrovato si presenta nella Mole Antonelliana di Torino in un allestimento ampiamente originale rispetto alle precedenti tappe di Parigi e Tolosa. E non potrebbe essere diversamente in uno spazio particolare come la grande aula del tempio della Mole, dominata dal Moloch di Cabiria e piena di altri cimeli quanto mai in tema con quelli del film di Lang.

Fin dall’ingresso del museo, i visitatori sono accolti da una grande riproduzione del quadrante della herz-maschine, la macchina-cuore della città di Metropolis, mentre nell’area accoglienza viene proiettato a ciclo continuo il documentario Die Reise nach Metropolis di Artem Demenok, utile per ricapitolare le ragioni dell’unicità di un’opera che non ha mai smesso di nutrire il nostro immaginario, come dimostrato dalla versione con musiche di Giorgio Moroder (e Queen) che uscì anche in sala negli anni Ottanta e dall’influenza che il film ha avuto sulle più importanti pellicole di fantascienza della storia del cinema.

Erich Kettelhut. “Metropolis”. Bozzetto

All’interno della Mole, tra immagini d’epoca e proiettori originali, si trovano un’imponente ricostruzione della scenografia del film, costituita di trentatre grattacieli e realizzata ispirandosi a uno dei bozzetti originali, una proiezione olografica della trasformazione del robot Maria e gli otto modelli in gesso delle teste raffiguranti la morte e i sette vizi capitali, diventate poi altrettante maschere per gli attori.

Sulla rampa elicoidale sono esposte numerosissime foto di scena, bellissimi bozzetti delle scenografie e dei costumi (di Erich Kettelhut, Aenne Willkomm, Walter Schulze-Mittendorff), alcune pagine della sceneggiatura e altri cimeli intervallati da sette monitor che proiettano alcune delle sequenze recentemente ritrovate e ricostruite di un capolavoro la cui versione integrale sembrava fino a pochi anni fa perduta: dopo le primissime proiezioni del 1927, la produzione del film aveva infatti preteso che la pellicola venisse tagliata in più punti e solo nel 2008 si è riscoperta negli archivi del Museo del Cine di Buenos Aires una copia con 25 minuti in più di tutte le altre conosciute. Il giorno dell’inaugurazione della mostra, 4 ottobre 2012, il film restaurato come il regista austriaco lo aveva voluto (148 minuti rispetto ai 153 della première) è stato presentato a Torino nella versione sonorizzata con la partitura composta nel 1927 da Gottfried Huppertz.

I documenti in mostra a Torino, e gli spezzoni ritrovati, consentono di ripercorrere lo straordinario e certosino lavoro di Lang giustificando senz’altro la tutela dell’Unesco che ha inserito il film nel suo speciale registro di patrimoni dell’umanità intitolato “Memory of the World”. Metropolis infatti documenta un’intera stagione di brillante creatività e di ricerca dell’opera d’arte totale oltreché sulla “città del futuro”: esperienze purtroppo soffocate dai totalitarismi e dalla seconda guerra mondiale.

Frame del film “Metropolis” di Fritz Lang

In occasione dell’esposizione è stato anche pubblicato un catalogo edito dal Museo Nazionale del Cinema con tutte le immagini delle opere in mostra e con un saggio introduttivo di Paolo Bertetto che ripercorre la genesi del film e traccia anche un profilo del carattere “dittatoriale” con cui Lang dirigeva i lavori sul set, interpretando egli stesso ogni scena e pretendendo dagli interpreti una totale adesione al suo progetto.

La collaborazione tra il Museo Nazionale del Cinema e la Deutsche Kinemathek continuerà nei prossimi mesi con due grandi coproduzioni: l’attesissima esposizione dedicata a Martin Scorsese e realizzata insieme allo stesso regista che dovrebbe venire inaugurata a Berlino a gennaio e poi arriverà a Torino in primavera, e una mostra fotografica sulle più grandi dive della storia del cinema premiate con l’Oscar che sarà allestita il prossimo anno.

© CultFrame 10/2012

INFORMAZIONI
Metropolis – Il capolavoro ritrovato / A cura di Peter Mänz e Kristina Jaspers
Dall’8 ottobre 2011 al 6 gennaio 2013
Museo nazionale del cinema / Mole Antonelliana / Via Montebello 20, Torino / Tel. 011.8138560/1
Orario: martedì – venerdì e domenica 9.00 – 20.00 / sabato 9.00 – 23.00 / chiuso lunedì
Biglietto: intero € 9,00 / ridotto € 7,00

SUL WEB
Filmografia di Fritz Lang
Museo Nazionale del Cinema, Torino

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