Marzia Migliora e Sylla Tykkä in mostra all’Ex3 di Firenze

Tiziana Migliora, “Rada”, 2011, veduta dell’installazione presso l’Ex3

L’ultima proposta del centro d’arte contemporanea Ex3 di Firenze è una doppia personale di cui sono protagoniste l’artista finlandese Salla Tykkä con la presentazione al pubblico italiano di due video e Marzia Migliora, che realizza una vera e propria opera site-specific per la sala principale dello spazio espositivo.

L’opera ambientale di Marzia Migliora, dal titolo evocativo Rada, è pensata a partire da un processo di ricerca complesso, le cui fasi preparatorie sono raccontate attraverso 21 disegni presentati nella saletta attigua allo spazio principale. L’elaborazione del progetto, animato da riferimenti e suggestioni multiple, vede dunque la messa in campo di medium differenti: disegno, installazione, fotografia. L’invito alla pausa, alla riflessione che precede l’interrogarsi, è il vero soggetto di questo progetto pensato per coinvolgere lo spettatore nella fruizione di un vasto spazio immaginario ordinato dalla messa in scena di un paesaggio percorribile in varie direzione attraverso un pontile a croce. “Sospendete quello che state facendo” nel codice marittimo è infatti il significato della bandiera dei marinai, X-Ray, a cui si ispirano gli elementi e le forme di questo paesaggio: alla croce blu della bandiera rimanda il pontile blu, mentre le quattro porzioni bianche sono richiamate da una cumulo di frammenti di marmo di Carrara, materiale usato dall’artista in omaggio alla tradizione toscana. L’immagine viene a costituirsi mediante uno slittamento di codice, che pone in causa una modalità stratificata di fruizione. Il secondo livello di lettura dell’opera è infatti definito attraverso il riferimento a un ulteriore sistema composto da quattro elementi geometrici disposti sulle pareti, che alludono alla traduzione in codice morse dello stesso messaggio della bandiera X-Ray. Lo spazio fruito dallo spettatore rimanda a un doppio livello di comunicazione non verbale, ma a un unico significato, il cui senso risulta comunque svuotato a causa della decontestualizzazione. Il percorso prosegue poi in un’altra stanza dove l’allusione all’impossibilità del salvataggio viene simboleggiata dalla presenza di tre finti salvagenti realizzati ironicamente in sapone.

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Salla Tykka, “Airs above the ground”, 2008, still da video

White Depths è invece il titolo dell’interessante proposta della video artista finlandese Salla Tykka. I due video in mostra pongono in causa la complessità culturale ed estetica del concetto di bellezza nella storia della società occidentale. La riflessione dell’artista si articola a partire dalla contrapposizione tra l’idealismo romantico dello storico dell’arte John Ruskin, per il quale non poteva esistere bellezza etica se non in una società etica, e lo spirito dell’epoca postmoderna, per il quale è fondamentale il controllo su uomo e natura. In particolare, le conseguenze negative originate dal mito culturale di una bellezza ideale, di cui il colore bianco è il simbolo estetico, sono indagate in Victoria e in Airs above the ground attraverso un immaginario essenzialmente intimista e malinconico. In Victoria il bianco è il colore di una ninfea di origine tropicale, prodotto artificiale, che sboccia nella notte in un’atmosfera decadente e innaturale. Appare notevole l’attenzione dimostrata dall’artista nella composizione dell’inquadratura e nello studio puntuale della luce, che si traduce in trame visive eleganti e ricercate.

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Salla Tykka, “Victoria”, 2008, still da video

In Airs above the ground il bianco è invece il colore che assumono i cavalli lipizziani, quando, dopo essere nati di color nero, diventano adulti. L’aspetto repressivo della ricerca della bellezza viene evidenziato dall’educazione secondo una rigida disciplina a cui gli animali vengono sottoposti per il raggiungimento della perfezione nei movimenti. Proprio sul contrasto tra i movimenti dei cavalli liberi nella campagna e i movimenti obbligati del dressage si gioca l’equilibrio visivo e concettuale dell’opera. La valenza simbolica assunta dal bianco, filo conduttore in entrambi i video dell’identificazione tra bellezza e purezza nella nostra società, affonda in realtà le sue radici in quella cultura neoclassica di fine Settecento, che assunse proprio questo non colore a emblema di una ricerca estetica del bello ideale inteso come purificazione delle forme di natura.

© CultFrame 07/2011

INFORMAZIONI
Tiziana Migliora e Sylla Tykkä / A cura di Arabella Natalini e Marinella Paderni
Dall’8 giugno all’11 settembre 2011
Ex3 / Viale Giannotti 81/83/85, Firenze / Telefono: 055.6288966
Orario: Mercoledì – Domenica 11.00 – 19.00, Venerdì 11.00 – 22.00; chiuso Lunedì e Martedì.
Ingresso libero

SUL WEB
Il sito di Marzia Migliora

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