Photo London 2017

Photo London. © Juergen Teller. Frogs and Plates no. 8, 2016
Photo London. © Juergen Teller. Frogs and Plates no. 8, 2016
Photo London. © Juergen Teller. Frogs and Plates no. 8, 2016

La terza edizione della fiera Londinese di fotografia si è aperta con un folto numero di espositori (89 gallerie, provenienti da diversi paesi) e un nutrito programma di mostre, conferenze e laboratori. L’obiettivo è fare di questo appuntamento un evento di respiro internazionale, che possa competere con Parigi e New York, offrendo al pubblico e agli addetti ai lavori una panoramica di opere che possa spaziare dalla fotografia antiquaria all’immagine in movimento, dalla stampa analogica alla realtà virtuale.

La novità di quest’anno è la sezione Discovery, interamente curata da Tristan Lund. In essa, un gruppo di gallerie emergenti (non più vecchie di cinque anni) si sono focalizzate su un paio di artisti. Tra gli espositori in questa sezione, si segnalano due gallerie italiane: la torinese Raffaella De Chirico, una galleria attiva dal 2011, che mette in mostra opere di attualità tra fotografia sociale e fotogiornalismo; e la romana Matèria, che presenta opere nuove e mai esposte prima, di Giuseppe De Mattia, Alix Marie, Giulia Marchi e Fabio Barile. Photo London collabora quest’anno anche con istituzioni culturali londinesi, dove si svolgono mostre ed eventi in concomitanza con la fiera.

Nel cortile di Somerset House, il padiglione degli espositori è stato decorato con dei murales monocromi. Il primo, di 18 metri, presenta un continuum di scatti ad opera di William Klein. Le altre due installazioni, di 25 metri, sono state realizzate dagli artisti sud Coreani Bae Bien-U e Noh Suntag. Tra gli artisti in mostra nell’edizione 2017 si segnala la mostra per celebrare i 70 anni della Magnum, curata da Martin Parr e David Hurn, la personale di Juergen Teller, esclusiva per Photo London, e “Image Atlas”, un nuovo lavoro interattivo di Taryn Simon, realizzato in collaborazione con il programmatore Aaron Swartz, che esplora differenze e similitudini culturali per immagini, seguendo i termini estrapolati da motori di ricerca di tutto il mondo.

A Isaac Julien è dedicato uno spazio che resterà aperto fino al 29 maggio, con immagini e l’installazione video del suo film Looking for Langston (1989), una rivisitazione in chiave poetica della figura del del romanziere, giornalista e attivista sociale Langston Hughes (1902 – 1967) protagonista dell’Harlem Renaissance degli anni ’20. Questa mostra è completata dall’esposizione alla Victoria Miro Gallery, con stampe alla gelatina d’argento, di grande formato, recentemente concepite dall’artista, e materiali d’archivio su quest’opera seminale.

Photo London. Thresholds. Mostra di Mat Collishaw
Photo London. Thresholds. Mostra di Mat Collishaw

Un’esperienza immersiva e totalmente diversa è offerta ai visitatori della mostra di Mat Collishaw dal titolo Thresholds. Grazie alle ultimissime tecnologie di Realtà Virtuale, l’artista ha concepito uno spazio fisicamente navigabile, che ricrea la mostra di fotografia allestita dallo scienziato William Henry Fox Talbot nel 1839 alla King Edward’s school di Birmingham. Qui non si tratta solo di navigare indietro nel tempo, ma di riassaporare uno spazio e dei lavori che non esistono più. L’edificio disegnato da Charles Barry fu demolito per far spazio a un nuovo istituto, le immagini messe in mostra da Talbot sono sbiadite e di difficile accesso, per motivi di conservazione. Ma ora, grazie alla realtà virtuale, ci si può immergere a 360 gradi in un’opera d’arte e in uno spazio costruito digitalmente, completo di vetrine, caminetto acceso, lampade a gas, finestre da cui si può guardare fuori e l’occasionale topolino che attraversa la sala in tutta fretta. I visitatori sono ridotti ad avatar fantasmatici, mentre un’apertura permette, a chi è in fila, di osservare la fredda e nuda realtà di cui oggettivamente si fa parte. Una riflessione sulla fotografia, ma anche sulle nuove tecnologie, che tanto invadono le nostre vite e che, spesso, alienano da ciò che davvero ci circonda.

La mostra resterà aperta fino all’11 giugno e bisognerà prenotare un biglietto del costo di 3 sterline e 50. Aspettatevi lunghe file (solo 6 visitatori sono ammessi ogni volta, per un massimo di 5 minuti) ma l’esperienza è così intensa, che ne vale la pena.

© CultFrame 05/2017

INFORMAZIONI
Photo London
Dal 18 al 21 maggio 2017
Somerset House/ Strand, Londra
Orario: Tutti i giorni dalle 12.00 / Chiusura: giovedì 20.30 – venerdì 19.30 – sabato 19.30 – domenica 18.30
Biglietto:  29 sterline giornaliero – 43 sterline formula weekend – 13 sterline solo per le conferenze

SUL WEB
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