Fuori tema (Off Topic). Mostra di Andrea Sala a Roma

Andrea Sala. Primitivo, 2014. 11 sculptures made of briar-root, pipe mouthpieces in bone bamboo, brass and methacrylate. Photo by Andrea Rossetti. Courtesy Federica Schiavo Gallery, Roma
Andrea Sala. Installation View - Restaurant and Untitled, 2014. Travertine, plaster colored with oxides, denim, sand; Glass, bondo colored with oxides, glazed ceramic. Photo by Andrea Rossetti. Courtesy Federica Schiavo Gallery, Roma
Andrea Sala. Installation View – Restaurant and Untitled, 2014. Travertine, plaster colored with oxides, denim, sand; Glass, bondo colored with oxides, glazed ceramic. Photo by Andrea Rossetti. Courtesy Federica Schiavo Gallery, Roma

La sede della Federica Schiavo Gallery (Roma) è un ambiente luminoso e contemporaneo, non vi sono contrasti con l’architettura storica della parte della città in cui è situata, anzi si accede all’interno con gradevole armonia. In mostra, una serie di opere di Andrea Sala dal titolo Fuori tema (Off Topic). È la terza personale dell’autore in questa galleria, fattore che denota certamente una coerenza con gli intenti progettuali ed espositivi della stessa. Lo spazio, progettato con cura ed attenzione, mette in risalto un allestimento minimale che attiva una visione e una riflessione sulle opere di tipo meditativo.

Una scultura in marmo di travertino al centro della prima sala, adagiata su dei cuscini di stoffa, offre un senso di leggerezza e lascia trasparire da subito come l’utilizzo dei materiali per Sala sia un’indagine non scontata, continuamente pronta a deviazioni e variazioni di percorso. Sempre in questa opera posta a terra, come nelle altre sculture in pietra presenti in mostra, è evidente quanto le scavature tracciate da un utensile tecnologico di precisione, una fresa meccanica, vengano rese imprevedibili dall’anima porosa di questo particolare tipo di marmo. Porosità e non prevedibile consistenza del travertino sembrano essere elementi che con la loro bizzarra autonomia impongono delle problematiche all’idea originaria dell’autore, delineandone così la cifra stilistica.

Andrea Sala. Installation View – House, Opera House and Untitled, 2014. Travertine, plaster colored with oxides; Glass, bondo colored with oxides, glazed ceramic. Photo by Andrea Rossetti. Courtesy Federica Schiavo Gallery, Roma
Andrea Sala. Installation View – House, Opera House and Untitled, 2014. Travertine, plaster colored with oxides; Glass, bondo colored with oxides, glazed ceramic. Photo by Andrea Rossetti. Courtesy Federica Schiavo Gallery, Roma

Sono esposte in questo primo ambiente altre sculture composte da basi in ceramica smaltata su cui poggiano, intersecandosi con le forme ceramiche, dei vetri. Alcune porzioni delle superfici di questi ultimi sono abrase e riempite con un comune stucco in poliestere colorato, questo elemento è usato non tanto come effetto decorativo, ma come materia grezza, povera, che aspira, in un’apparente contraddizione, a creare delle relazioni tra fattori contrastanti. Sala utilizza questo stucco anche sul travertino; ne troviamo un uso minimale, sembrano delle piccole stuccature, il cui scopo non è tanto quello di chiudere gli interstizi, quanto quello di far convivere materiali creati e usati per scopi diversi.

Andrea Sala. Primitivo, 2014. 11 sculptures made of briar-root, pipe mouthpieces in bone bamboo, brass and methacrylate. Photo by Andrea Rossetti. Courtesy Federica Schiavo Gallery, Roma
Andrea Sala. Primitivo, 2014. 11 sculptures made of briar-root, pipe mouthpieces in bone bamboo, brass and methacrylate. Photo by Andrea Rossetti. Courtesy Federica Schiavo Gallery, Roma

Un percorso originale consente di accedere alle altre due sale espositive. A destra, dopo pochi passi, si entra in uno spazio in cui sono esposti tre disegni colorati, dei particolari modelli di bocchini per pipe, che poi ritroviamo realizzati in diversi materiali e infissi in delle sculture in legno di erica, dalle forme tondeggianti, poste al centro dell’ambiente. Anche qui ricorre l’uso dello stucco a coprire piccole crepe sul materiale ligneo. A sinistra, percorrendo un breve corridoio, sono posizionate a parete due sculture in travertino e altrettante in ceramica e vetro, simili per conformazione e analogia del segno come quella della prima sala. Dalle forme scavate nel travertino emergono forme che possono ricordare delle arcaiche divinità mediterranee o possibili percorsi, a volte lineari a volte geometrici, che affiorano da chissà quale depositato della memoria.

L’attraversamento polimaterico come esperienza avverte l’osservatore della diversità intenzionale con cui Andrea Sala vuole coinvolgerci: lo strato sensibile dei suoi lavori va intuito nella contaminazione dei materiali che, a loro volta, investono e contagiano l’idea iniziale posta a regola del loro utilizzo; presagi di percorsi visionari, surreali.

Andrea Sala nasce a Como nel 1976, la sua formazione di studio è avvenuta all’Accademia di Belle Arti di Milano. È attivo e vive tra Milano e Montréal, in Canada. Vince nel 2011 il Premio Giovani Collezionisti, il suo lavoro entra a far parte della Collezione del MAXXI di Roma.

© CultFrame – Punto di Svista 03/2014


INFORMAZIONI

Andrea Sala – Fuori tema (Off Topic)
Dal 20 marzo al 3 maggio 2014
Federica Schiavo Gallery / Piazza Montevecchio 16, Roma / Tel. 06.45432028 / info@federicaschiavo.com
Orario: martedì sabato 12.00 – 19.00 / lunedì su appuntamento / ingresso libero

SUL WEB
Federica Schiavo Gallery

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