A Tumour (In English). Mostra di Ed Atkins

La Tate Britain di Londra ha da poco inaugurato una serie di sale con acquisizioni recenti, tutte incentrate sulle modalità di rappresentazione e costruzione della narrativa. Come parte di un programma di progetti contemporanei, uno degli spazi è occupato, fino agli inizi di gennaio, dal nuovo lavoro di Ed Atkins, giovane artista londinese, e, senza dubbio, uno dei più interessanti esponenti del panorama britannico contemporaneo.

A Tumour (in English) è un’installazione che consta di un doppio registro, testuale e visivo. Il filmato, in alta definizione, viene preceduto da una pubblicazione che il visitatore è incoraggiato a leggere e portare via con sé. L’incipit è già un’ammonizione sulla pericolosità del testo, che, proprio come una formazione tumorale, si installerà nel corpo del lettore e si espanderà e diramerà in misura direttamente proporzionale alla lettura e alla formarsi del linguaggio nella mente.

Il tumore ha una forma circolare, solida, evocata nella carta da uno spazio sferico bianco, attorno a cui il testo si assiepa e si frammenta; crescendo nel corpo dell’ospite, diviene entità inseparabile, protagonista di una dimensione contemporaneamente fisica ed immaginaria. Passaggi descrittivi e riflessioni sulla materia divengono scenari in cui il tumore è personaggio onnipresente, la cui crescita costante e inesorabile entra a far parte dei riti quotidiani. La verbosità accattivante del testo introduce dei temi che vengono poi rielaborati in forma immediata nell’installazione video. Il tumore è rappresentato da dischi, sfere, orbite luminose, forme che ricordano la solidità di un mandarino o superfici inquietanti e semiliquide. La ripetizione degli elementi, inizialmente incongruenti, concorre a creare un ritmo narrativo sempre più serrato. Un volto e una voce, generati al computer, ripetono passaggi salienti del testo, mentre la colonna sonora si compone di frammenti di pezzi elettronici degli anni ’80 misti a brevi singulti classici, come la Patetica di Beethoven. La perfezione dell’immagine e del suono, così ipnotica quanto sovversiva, dona risalto alla transitorietà e fragilità del corpo, in cui il tumore, silenzioso e pulsante, è, assieme al respiro ansimante dell’autore, una presenza costante ed esagerata, che rende tangibile l’ineluttabilità della morte.

Il panorama aurale e visivo dell’installazione immerge così il visitatore in un’esperienza che, seppur generata da un mezzo del tutto volatile, possiede dei connotati fortemente materiali, che non solo convogliano significati emotivi, ma riattivano centri nascosti nelle periferie della mente e del cuore.

© CultFrame 11/2011

 

IMMAGINI
1, 2 Ed Atkins, still from A Tumour (In English). HD Video, 2011. © courtesy the artist

INFORMAZIONI
Ed Atkins. A tumour (In English)
Dall’8 ottobre 2011 al 10 gennaio 2012
Tate Britain / Millbank – London / Telefono: +44(0)20.78878888
Orario: 10.00 – 18.00 / Venerdì 10.00 – 22.00 / Ingresso libero

LINK
Tate Britain, Londra

 

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