L’I.A. distrugge la scrittura ⋅ La frase di Piperno, scrivere è uno strazio, dunque non ha più senso

Immagine generata con l’intelligenza artificiale

Su La Lettura (Corriere della Sera) domenica 1° Dicembre 2024, lo scrittore Alessandro Piperno ha pubblicato un interessante articolo intitolato: ” La scrittura è la mia droga”. Il pezzo molto lungo, al di là degli stereotipi che accompagnano il lavoro di uno scrittore, getta le basi per comprendere che cosa voglia dire per una persona scrivere e soprattutto assumersi la responsabilità di ciò che si scrive. Piperno dirige le sue acute riflessioni verso la scrittura creativa ma le stesse considerazioni possono essere riferite alla cosiddetta scrittura di servizio (giornalismo, saggistica). Ma la questione più urgente è, attualmente, sempre la stessa: l’intelligenza artificiale permette a molti soggetti di scrivere articoli e saggi, addirittura libri, senza avere alcuna competenza e alcuna conoscenza della materia trattata. Questa pratica disdicevole, scorretta e sleale sta distruggendo il rapporto di fiducia tra autore di un testo e lettore.

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