Il caso Goldman, pur non essendo un capolavoro, è un film esemplare sia dal punto di tematico che da quello stilistico. Attraverso una forma visivo-narrativa rigorosa e asciutta, basata sulla nettezza di una recitazione realistica e su un impianto registico scarno e diretto, Cédric Kahn ricostruisce un processo emblematico su cui aleggia il fantasma inquietante dell’antisemitismo. Un’intera società sembra guardare e giudicare un individuo solo in base alla sua appartenenza e non in relazione ad elementi accusatori credibili.
© CultFrame 05/2024