Dominion – Prequel to the Exorcist ⋅ Un film di Paul Schrader

La carriera di Paul Schrader è stata costellata da grandi successi e da “gloriosi” insuccessi. Sceneggiatore per Martin Scorsese, basta citare Taxi Driver, Toro scatenato e L’ultima tentazione di Cristo, ma anche regista lui stesso di film come American Gigolò, il remake de Il bacio della pantera, Mishima, Lo spacciatore, fino all’ultimo Il collezionista di carte, un vero e proprio ritorno alle origini, presentato al Festival di Venezia.
Film famosi e importanti che hanno riscontrato il favore sia della critica che del pubblico. Ma purtroppo sono molti anche i suoi lavori che non hanno trovato consenso in alcun settore. Chi si ricorda del televisivo (anche se in alcuni paesi è uscito nei cinema) Witch Hunt, caccia alle streghe con Dennis Hooper, o il dolente e meta-cinematografico Auto focus, sulla figura dell’attore Bob Crane, quello della serie tv Gli eroi di Hogan, sessuomane e paranoico, ucciso a soli 50 anni?

Così, arriviamo al (forse) suo titolo più sottovalutato, prequel di una pellicola tra le più famose della storia del cinema, che ha avuto un enorme successo mondiale come L’esorcista di William Friedkin. “L’esorcista” friedkiano ha avuto ben due seguiti, il poco apprezzato L’esorcista II – L’eretico di John Boorman e il corretto (ma nulla di più) L’esorcista III, firmato dallo stesso autore del libro da cui era tratto il film originale, William Peter Blatty.
Nel 2000 fu pubblicato un director’s cut con scene inedite che riscontrò l’ennesimo successo. E forse su questa scia che la Warner, la casa di produzione di tutto il franchise, decise di affidare a Paul Schrader il prequel del successo del 1973. E giustamente. Schrader, fortemente cattolico, non potè che affrontare nella maniera più precisa i tormenti di un giovane Padre Merrin, interpretato da Stellan Skarsgård, ruolo che nell’originale aveva ricoperto Max von Sydow.  Tra le differenze che ci sono fra L’esorcista di Friedkin e quello di Schrader, particolarmente significativo è il fatto che Merrin, nel secondo, affronta il diavolo in persona, piuttosto che il demone Pazuzu.

Paul Schrader firma soprattutto un horror metafisico. Pochi effetti speciali, ritmo lento, ieratico, carrellate fordiane e interpreti misurati. Nessuna concessione all’horror giovanilista che imperversava all’inizio del secondo millennio. Ma forse fu questo a spaventare la Warner che con un gesto estremo prima della fine delle imprese levò il film dalle mani del cineasta del Michigan e lo affidò a un regista tuttofare come il finlandese Renny Harlin. Harlin rigira sequenze intere, riscrisse la sceneggiatura, cambiò alcuni attori e sfiorando il ridicolo ci consegnò L’esorcista – La genesi. Il tiepido successo raccolto dal film di Harlin convinse la Warner a permettere a Schrader di concludere la sua versione che verrà distribuita solo in dvd (e blue ray) e mai in Italia.

Dominion-Prequel to the Exorcist risulta un thriller psicologico di grande eleganza così com’è, pieno zeppo di scene di confessioni imbevute di “senso di colpa”. D’altronde il regista, da sempre attratto dalle tematiche morali e religiose, analizza questo sentimento in tutto il suo cinema riflettendo sulla conseguente perdita di fede. Quest’ultima accomuna anche anche i due religiosi, il padre Karras del primo capitolo e il giovane padre Merrin di questo prequel. L’horror, poi, arriva attraverso alcune sequenze raccapriccianti e l’uso del colore (un po’ verdognolo) nella fotografia di un ispirato Vittorio Storaro per portarci alla figura del diavolo: una presenza semplice ma estremamente inquietante che suscita interiore turbamento, proprio perché fuori dalla classica iconografia del cristianesimo.

Stellan Skarsgaard, rimasto protagonista sia del film di Schrader che della pellicola di Harlin, si sente più a suo agio in Dominion piuttosto che nell’altro film; con freddo distacco ci offre di una caratterizzazione convincente permettendoci di leggere sul suo volto quasi attonito tutti i dubbi e i tormenti del suo personaggio. Due note di merito: una al (quasi) esordiente Billie Crawford, nella parte ora di ragazzo deforme ora di demonio seducente ed affascinante, l’altra a un Gabriel Mann che interpreta con forza il suo padre Francis, un prete giovane, inesperto e idealista.

Bellissima la chiesa bizantina in cui si trova il mosaico che raffigura la lotta tra il Diavolo e l’Arcangelo Michele. Ottime le musiche del lynchiano Angelo Badalamenti.

© CultFrame 11/2021

TRAMA
Padre Merrin è ossessionato dall’esperienze vissute durante la Seconda Guerra Mondiale, soprattutto a causa di alcune truppe di nazisti che l’hanno costretto a prendere parte ad atrocità impensabili. Di conseguenza, l’uomo ha perso la fede ed ha rinunciato all’abito talare per intraprendere una carriera come archeologo. In una delle sue spedizioni in Africa si confronterà per la prima volta con il Male assoluto, il Diavolo, prima delle vicende che lo porteranno a combattere il demone Pazusu per l’anima della piccola Reagan.

CREDITI
Titolo originale: Dominion-Prequel to the Exorcist / Regia: Paul Schrader / Sceneggiatura: William Wisher, Caleb Carr / Fotografia: Vittorio Storaro/ Montaggio: Tim Silano / Musica: Angelo Badalamenti / Interpreti: Stellan Skarsgård, Gabriel Mann, Billy Crawford, Clara Bellar, Ralph Brown / Produzione: James G. Robinson, Wayne Morris / Anno produzione: 2005 / Paese: Usa / Durata: 117 minuti

SUL WEB
Filmografia di Paul Schrader

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