Sleepway Camp ⋅ Un film di Robert Hiltzik

L’abbiamo sostenuto più volte attraverso questa rubrica: il nostro scopo non è solo di farvi riscoprire o scoprire capolavori. Vogliamo anche darvi la possibilità di conoscere film che per i più svariati motivi sono rimasti inediti in Italia e che invece meritavano almeno una visione. Parafrasando Dalì: “ogni film merita di esistere anche solo per un dettaglio”.

Sleepway Camp di Robert Hiltzik è uno slasher del 1983, ambientato in un campo estivo dove si aggira un feroce serial killer. Qualcuno potrebbe protestare: “E allora? Quante volte l’abbiamo visto?”. Ma qui cominciano le differenze sostanziali: quelle che ci hanno spinto a proporvi questo assoluto inedito per l’Italia.

L’età media dei  personaggi scende notevolmente: più o meno sedici anni. I vestiti dei protagonisti, pantaloncini cortissimi e canottiere, fanno vedere più di quello che nascondono. E sopratutto quando all’epoca il genere richiedeva abbondante nudo femminile, Sleepway Camp presenta invece quello maschile. Che dire, poi, degli accenni di omosessualità maschile che oggi avrebbero fatto rabbrividire un qualsiasi Kevin Williamson (autore di Scream tanto per intenderci). Insomma, la protagonista Angela, una ragazzina, che poco assomiglia alle cosiddette “final girls” del genere, tutte pettorute urlanti e non troppo intelligenti, arriva in questo ambiente curiosamente malsano e invece di mettersi in salvo, timida com’è, prova addirittura a trovare un fidanzato.

Nightmare Vacation, come è il suo titolo alternativo, contiene almeno due momenti memorabili: l’accoltellamento attraverso il muro di una doccia con il coltello che sale lungo la spina dorsale della vittima, con un rumore agghiacciante, e il twist finale (che non raccontiamo qua per decenza). Infine, l’uccisione con l’alveare sarebbe degna di un giallo italiano, tra i migliori. Perciò, nonostante una regia elementare e una recitazione acerba Sleepway Camp secondo il mio avviso è superiore di tutti i “Venerdì 13” del mondo e all’epoca negli Usa ha avuto incassi maggiori, almeno per il primo weekend, di Yentl della Streisand e di Amityville 3D (Nocturno).

Poi è arrivato l’oblio,  che si è cercato di sconfiggere grazie a ben due seguiti Sleepway Camp II e III, in cui la protagonista Angela è interpretata da Pamela Springsteen sorella, nientepopodimeno, di Bruce “The Boss” Springsteen. Ma il risultato è stato mediocre. Passata l’aria trasgressiva del primo e scoperta l’identità dell’assassino rimaneva poco da raccontare e sopratutto da “far vedere” così ci troviamo davanti a degli slasher canonici e addirittura risibili.

Perciò vi sconsiglio il cofanetto Area Free che propone tutte e tre le pellicole ma cercate il solo e l’unico Sleppway Camp.

© CultFrame 04/2020

TRAMA
Otto anni dopo la morte improvvisa di parte della sua famiglia, l’introversa Angela viene mandata in campeggio col cugino Ricky; saranno entrambi vittime predestinate di bullismo da parte degli altri ragazzi. Un killer si aggira nel campeggio, nel frattempo, ammazzando a destra e manca.

CREDITI
Titolo: Sleepaway Camp / Titolo originale: ed. / Regìa: Robert Hiltzik/ Sceneggiatura: Robert Hiltzik / Fotografia: Benjamin Davis / Montaggio: Ron Kalish / Musica: Edward Bilous / Interpreti principali: Felissa Rose, Jonathan Tiersten, Mike Kellin, Thomas E. van Dell, Karen Fields/Produzione: Robert Hiltzik / Paese: USA / Anno: 1983 / Durata: 84 min (uncut)

SUL WEB
Filmografia di Robert Hiltzik

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