Widows – Eredità criminale ⋅ Un film di Steve McQueen

Heist movie, razzismo, intrigo politico, misandria diffusa, tematiche sociali… troppa carne al fuoco? Non per Steve McQueen che, sacrificando la verosimiglianza per il colpo di scena ed in qualche passaggio la coerenza narrativa per la spettacolarità, riesce a mantenere il controllo di un intreccio altrimenti improponibile ed a realizzare un eccellente connubio tra film d’autore e cinema di genere.

Come Spike Lee nell’ottimo Inside Man, McQueen approfitta del classico schema del colpo grosso per realizzare un film apertamente politico, in cui l’intreccio mozzafiato maschera l’intento più profondo di feroce critica sociale, uno sguardo spietato che non risparmia nessuno, bianchi e neri, poveri e ricchi, politici e malviventi: alla fine gli unici personaggi “positivi” risultano le quattro vedove rapinatrici. Widows rimane così in miracoloso equilibrio tra spettacolarità e profondità, tra azione e riflessione. Certamente un film imperfetto, ma dotato di una potenza narrativa straordinaria che inchioda alla poltrona, un ritmo incalzante che toglie il respiro, una sofferenza genuina che alimenta una rabbia sincera.

Steve McQueen

Adattato dalla serie TV anni ’80 di Lynda La Plante, Widows soffre soprattutto di alcuni eccessi programmatici che ne compromettono la credibilità: l’uccisione del figlio della protagonista appare quantomeno forzata, mentre il calcolato bilanciamento etnico della squadra di rapinatrici, una nera, una latinoamericana ed una bianca polacca, risulta eccessivamente “ecumenico”. Ma al contempo è proprio la caratterizzazione della “banda” uno dei punti di forza, quattro donne diversissime tra loro, per razza, censo, status ed istruzione, ma unite da un fortissimo desiderio di rivalsa contro un mondo maschile che le ha sempre tenute ai margini, quando non sfruttate o maltrattate. In effetti tra le figure maschili, tutte quante, è una gara di ripugnanza: è un mondo dominato da uomini ributtanti sia nel pubblico che nel privato, bestie mosse soltanto da avidità e violenza, in cui come si suol dire “il più pulito c’ha la rogna”.

McQueen riesce comunque a non banalizzare mai la narrazione, evitando di semplificarla in una “guerra tra sessi” con forti dosi di critica socio-politica che, lungi dall’appesantire il racconto, gli fornisce un contesto teso e credibile arricchendo così un classico film di genere con atmosfere realistiche e con un sottotesto di sottaciuta violenza che mantiene sempre alta la tensione.

© CultFrame 11/2018

TRAMA
Ambientato nella Chicago dei nostri giorni, in un periodo di agitazione e tumulti, quattro donne, senza nulla in comune tranne il debito lasciato dalle attività criminali dei mariti uccisi durante un colpo andato male, decidono di unirsi e prendere in mano le redini dei loro destini.


CREDITI

Titolo: Widows – Eredità criminale / Regìa: Steve McQueen / Sceneggiatura: Gillian Flynn, Steve McQueen dall’omonima serie TV di Lynda La Plante / Fotografia: Sean Bobbitt/ Montaggio: Joe Walker / Scenografia: Adam Stockausen / Musica: Hans Zimmer / Interpreti principali: Viola Davis, Michelle Rodriguez, Elizabeth Debicki, Cynthia Erivo, Liam Neeson, Colin Farrell, Robert Duvall, Daniel Kaluuya/ Produzione: See Saw Films, Film 4, New Regency Pictures / Distribuzione: 20th Century Fox Italia/ Paese: G.B., U.S.A. / Anno: 2017 / Durata: 129 min.

SUL WEB
Filmografia di Steve McQueen
20th Century Fox

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