Il Ministro – L’esercizio dello Stato ⋅ Un film di Pierre Schoeller

Una convergenza rettile attraversa alcune pellicole europee recenti molto diverse tra loro ma accomunate dalla presenza straniante e simbolica di un coccodrillo: nell’inquietante finale di Cave of forgotten dreams di Werner Herzog l’immagine di coccodrilli albini apre un sipario sugli azzardi di una natura contaminata; in Tabu di Miguel Gomes la bestia è l’assurdo, l’imponderabile, il viatico del caso; ne Il ministro di Pierre Shoeller, contribuisce a collocare su un piano di realismo onirico e surreale la riflessione sull’esercizio del potere nella macchina statale (L’exercice de l’État, questo il titolo originale).

La pellicola si apre con un incubo allegorico, forse un sogno di onnipotenza o piuttosto un timor dissolvi, in cui un caimano ingoia una suadente donna nuda. Lei volitiva entra nelle sue fauci e penetra dentro al corpo della bestia volontariamente senza che questo debba neppure manifestare aggressività o desiderio. Possiamo solo dare un’interpretazione di questa immagine intrecciando quanto emerge dal tutto organico del film con gli elementi extrafilmici di cui disponiamo. Non si può infatti trascurare che l’immagine di un caimano compassato che inghiotte corpi disponibili ci porta a riflettere su quanto viene agito sul corpo di chi si trova al cospetto di un potere schiacciante, minaccioso, bestiale e su quanto sia insensato porre la questione in termini di consenso.

Il corpo viene inghiottito dagli ingranaggi del potere senza opporre una vera resistenza, al contrario, in democrazia ciò accade proprio mediante una complicità che scaturisce da complessi meccanismi di persuasione e di privazione di alternative. Anche se in modi molto diversi, forme di assoggettamento si producono su chi il potere lo esercita all’interno di un’istituzione pronta a sorvegliare e punire a profitto dello status quo, così come su chi il potere lo subisce, magari lavorando proprio al servizio dello stato.

Nel film di Schoeller, che lungi dal fare uno schematico discorso politico si addentra piuttosto nel territorio dell’assurdo e del destino cinico e baro, si incrociano le vite del protagonista, un Ministro (un Oliver Gourmet perfettamente in parte), e del suo autista. Il primo è un politico in ascesa preso dal duro braccio di ferro con i membri del suo gabinetto, con l’esecutivo di cui è parte e con l’ambizione di imprimere la propria impronta gloriosa sulla storia della Repubblica francese. Il secondo è un uomo a cui la vita non ha mai regalato nulla e a cui il caso offre la possibilità di sostituire temporaneamente l’autista del ministro in congedo di paternità. Segnati da irriducibili differenze di classe, anche il fato è implacabilmente diverso per ciascuno dei due e per raccontarne la crudeltà, anche fisica, il film assume toni che dal grottesco virano al gore.

Schoeller mette infatti in scena in modo surreale l’irrompere della realtà nelle stanze in cui la politica sembra ridursi alle forme persuasive sempre più sofisticate dello storytelling manipolatorio, del discorso solenne, dell’allocuzione di circostanza sempre pronunciata al servizio dell’autorità e dell’ethos dell’oratore. Di fronte a ciò, l’unica disperata forma di resistenza che rimane ai più umili è quella di impedire all’uomo politico l’esercizio opportunistico di una parola in cui ferite personali e altrui vengono messe al servizio di strategie di immagine atte a perseguire una sempre più ampia legittimazione.

© CultFrame 04/2013

 

TRAMA
Bertrand Saint-Jean è un politico in ascesa e il Ministro dei Trasporti in una Francia (e in un’Europa) che deve fare i conti con la crisi e con la continua necessità di tagliare ogni spesa pubblica: privatizzare o non privatizzare, risanare il bilancio o evitare di perdere consenso passando come l’artefice di tagli e licenziamenti?


CREDITI

Titolo: Il ministro – L’esercizio dello Stato / Titolo: L’exercice de l’État / Regia: Pierre Schoeller / Sceneggiatura:Pierre Schoeller / Fotografia: Julien Hirsch / Montaggio: Laurence Briaud / Musica: Philippe Schoeller / Interpreti: Olivier Gourmet, Michel Blanc, Zabou Breitman, Jacques Boudet, Arli Jover / Produttori: Denis Freyd e i fratelli Dardenne / Distribuzione: Feltrinelli Real Cinema/ Paese: Francia, Belgio / Anno: 2011 / Durata: 115 minuti

SUL WEB
Filmografia di Pierre Schoeller

 

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