Terminano a Torino le riprese de Il comandante e la cicogna di Silvio Soldini

Termineranno a inizio dicembre 2011 le dieci settimane di riprese de Il comandante e la cicogna, il nuovo film che Silvio Soldini sta girando a Torino e in varie località di Piemonte e Val d’Aosta. Nel cast figurano Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston, Claudia Gerini, Luca Zingaretti e due giovanissimi esordienti, Luca Dirodi e Serena Pinto.
La pellicola è una coproduzione italo-svizzera (Lumière & co., Ventura Film, Radiotelevisione svizzera, MiBAC, Eurimages, Film Commission del Piemonte e della Valle d’Aosta) e sarà distribuito dalla Warner Bros che con questo progetto si propone di contrastare l’idea che i film d’autore non possano essere appetibili per un grande pubblico.

Si tratta di una commedia corale sull’Italia in cui viviamo, un paese che, come ha dichiarato il regista durante l’incontro stampa in corso di riprese,

“anche per colpa dei nostri politici, oggi si trova in mezzo a una ‘poltiglia’, in cui abbiamo tutti la sensazione di essere nel fango e di voler uscire per andar verso qualcosa di bello, di poetico, di fantastico”.

Per realizzarlo, Soldini ha scelto di fondere l’attenzione alla realtà e ai dettagli del quotidiano che caratterizzano la sua poetica con elementi più surreali, come l’amicizia tra un bambino e una cicogna o le statue di Garibaldi e Leopardi che a un certo punto cominciano a parlare.
Mettendo quindi da parte il linguaggio più realistico di opere recenti come Giorni e nuvole e Cosa voglio di più, Il comandante e la cicogna sarà più vicino alla sensibilità di Pane e tulipani e Agata e la tempesta. Il regista, che ha firmato anche soggetto e sceneggiatura insieme a Doriana Leondeff e Marco Pettenello, ha raccontato che inizialmente avrebbe voluto girare un musical ma alla fine ha rinunciato anche se si tratterà comunque di un lavoro “balzano, buffo e fantasioso” con una colonna sonora firmata dalla Banda Osiris. Chissà che alla fine anche Soldini, come Nanni Moretti, non riesca prima o poi a regalarci almeno una grande scena musicale.

Sollecitato a spiegare l’universo estetico a cui questo suo nuovo lavoro fa riferimento, l’autore ha citato Michel Gondry, descrivendo poi alcune scene in cui l’accumularsi di particolari e di personaggi impegnati in piccole azioni sembrano un incrocio tra Tati e le tavole dell’illustratore Scarry:

“il film si apre con le statue che in una piazza osservano un ragazzotto mentre cerca d’incendiare il sedile di una panca alla fermata di un tram, un cameriere a cui cade una brioche e che non la butta via ma la rimette sul vassoio, altri che litigano… poi passa un tram con sopra il faccione di un politico e la statua si chiede se ha fatto bene o no a cacciare austriaci e borboni. Sul tram c’è Diana, un’artista molto attenta ai dettagli, che nota un polipetto giocattolo…”.

I protagonisti sono figure emblematiche del nostro presente: Diana è, per Alba Rohrwacher che la interpreta,

“una ragazza che mette molta passione nella sua arte e non viene riconosciuta, fatica a sopravvivere, sbatte, inciampa, guarda sempre in aria, è un po’ distratta… Secondo me questo film ha colto in modo nuovo e con la leggerezza di una commedia un sentimento comune a un paese alla deriva come il nostro in cui mi sento anche io spaesata…”.

Valerio Mastrandrea è Leo, un idraulico vedovo:

“dopo aver letto la sceneggiatura ho capito subito di che pasta era fatto questo personaggio risucchiato dall’impoverimento morale e concreto di quest’epoca. Vive in mezzo a una confusione disumana, ha una famiglia-tipo nel senso negativo del termine, e mancando una donna a casa gli mancano tutti i riferimenti da quelli più banali a quelli più profondi.”

Nei panni della moglie scomparsa ci sarà Claudia Gerini che ha definito “un po’ magico” questo ruolo

“di una defunta che sprizza vitalità da tutti i pori, un contrasto unico ed efficace” mentre Giuseppe Battiston sarà Amanzio, una sorta di eremita metropolitano “che osserva il mondo e va a chiedere conto delle ingiustizie che vede, una tensione quanto meno pericolosa che a volte rende lo rende un tipo un po’ fastidioso”.

Su questi personaggi con le loro parlate provenienti da tutta la penisola (Gerini parlerà genovese, Mastandrea con accento del Sud), sulle loro vite e sventure, vigilano alcune statue dallo sguardo distante e sapiente. Per Mastandrea, alla sua prima esperienza con Soldini,

“lavorare con un regista che preferisce una statua a un attore è un’esperienza irripetibile che ti dà la misura del tuo mestiere”.

La scenografa Paola Bizzarri ha reinventato piazze e piazzette sabaude ponendo per esempio un simulacro di Garibaldi in piazza Statuto e costruendo dal nulla una piazza Leopardi. La curiosità di scoprire il risultato finale del film ci accompagnerà fino ai primi mesi del 2012.

© CultFrame – Punto di Svista 11/2011

CREDITI
Titolo: Il comandante e la cicogna / Regia: Silvio Soldini / Sceneggiature: Silvio Soldini, Doriana Leondeff, Marco Pettenello / Montaggio: Carlotta Cristiani / Fotografia: Ramiro Civita / Scenografia: Paola Bizzarri / Interpreti: Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston, Claudia Gerini, Luca Zingaretti / Distribuzione: Warner Bros. / Paese: Italia, 2012

SUL WEB
Filmografia di Silvio Soldini
Warner Bros.

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