La polvere del tempo ⋅ Un film di Theo Angelopoulos

Diciamo subito che La polvere del tempo non è un capolavoro. Ed è lontano dall’essere uno dei film migliori del suo autore, il greco Theo Angelopoulos. Ma questo rende il tutto molto più interessante.

Secondo di una trilogia in fieri iniziata nel 2004 con La sorgente del fiume, La polvere del tempo è un film nel quale ritornano tutti i temi angelopouliani in misura minore simbolica e perciò più fruibile da un pubblico meno paziente e sicuramente non iniziato al cinema di questo (ultimo) dei dinosauri della settima arte (e possiamo dire arte), che è Angelopoulos.

È un film ieratico, questo, poema meta-linguistico, psicoanalitico ma soprattutto maestosa saga melodrammatica familiare, qua e là viscontiana, che si muove tra Russia, America, Italia, Germania e Grecia (quest’ultima è il “solito” nostos) mescolando epoche, politica nel suo senso più ampio e sentimenti, come raramente si è visto sul grande schermo. E poi la poesia che rivive il tempo della tragedia greca per stagliarsi sullo sfondo storico-politico che attraversa la storia della seconda metà del cosiddetto “secolo breve”.  E si ripercorrrono gli spazi calpestati dal passaggio degli eventi che hanno fatto la storia, dalla morte di Stalin al Watergate, dalla guerra nel Vietnam  alla caduta del muro di Berlino.

Ma andiamo al racconto. Il regista americano di origine greca A. è a Cinecittà per riprendere le riprese del film interrotto tempo prima, la storia d’amore di sua madre Eleni, con i due uomini della sua vita: Jacob e Spyros, quest’ultimo diventato nel corso degli anni suo consorte. Poi ancora la vicenda della giovane figlia di A., anche essa si chiama Eleni, depressa. Così, la ricostruzione del passato familiare si mescola allo scorrere dei ricordi vividi dei genitori e di Jacob, e questo mélange esplosivo di memoria e finzione estrema porta all’esasperazione A. gravato dai suoi incubi. A. subisce l’infelicità del passato ed è bloccato in un presente d’inquietudine accresciuto dalla separazione dalla moglie e dai tormenti che attanagliano la figlia, ultimo pezzetto di un mosaico su cui sono impresse sofferte assenze e su cui si riflette il dramma dell’intera famiglia. Sarà alla piccola Eleni affidato il compito di diventare “messaggero degli déi” nonché quello di portare agli uomini, così mortali, un dispaccio di speranza.

Il problema de La polvere del tempo sta tutto lì: nei tanti fili da tirare, nelle tante storie da tessere, nei molti personaggi da gestire attraverso una riflessione sul tempo che passa veloce (troppo veloce) anche per un acuto osservatore e uno straordinario umanista come il regista de La recita. Ma il fascino di una narrazione certamente non classica rimane intatto (soprattutto nella prima parte del film) per un pubblico che non conosce il cinema di Angelopoulos, anche se dietro le sue immagini scolpite nella memoria, c’è sempre uno spirito italiano grazie alla produzione di Amedeo Pagani.

Non vorremmo soffermarci sugli interpreti Willem Dafoe, Michel Piccoli, Bruno Ganz e Irene Jacob perché ribadire la loro forza divina è come non riconoscergliela. E questo sarebbe un peccato mortale.

© CultFrame 06/2011


TRAMA

Un regista decide di ritornare su un’opera che aveva lasciato incompiuta. Riprende così a narrare le contrastate vicende di una relazione amorosa tra due uomini e una donna, che si svolge nell’arco di un cinquantennio, attraversando luoghi e momenti storici differenti.

CREDITI
Titolo: La polvere del tempo / Titoli originale: I skoni tou hronou / Regia: Theo Angelopoulos / Sceneggiatura: Theo Angelopoulos, Tonino Guerra, Petros Markaris / Fotografia: Andreas Sinanos / Montaggio: Yorgos Helidonis, Yannis Tsitsopoulos / Musica: Eleni Jaraindrou / Interpreti: Willem Dafoe, Michel Piccoli, Irene Jacob, Bruno Ganz / Produzione: Phoebe Economopoulos, Amedeo Pagani, Guido Simonetti / Distribuzione: Movimento Film / Paese: Grecia, Italia, Russia, Germania 2008 / Durata: 120 minuti

SUL WEB
Sito ufficiale del film La polvere del tempo di Theo Angelopoulos
Filmografia di Theo Angelopoulos
Movimento Film

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