Paranormal Activity ⋅ Un film di Oren Peli

Bisogna ammettere che le pubblicità proposte sulle locandine dei film possono trarre in inganno. E soprattutto quelle dei film horror. Da Buio omega di Joe D’Amato che attribuiva ad Alfred Hitchcock, ormai morto e sepolto, la frase “Solo a pensare a questo film mi vengono i brividi addosso…”  fino a Jeepers Creepers di Victor Salva che venne lanciato come  “Il miglior horror Usa degli ultimi 10 anni”; insomma lo spazio per la creatività è veramente enorme. Anche se delle volte non corrisponde alla qualità.

Ma non è il caso di Paranormal Activity. Lasciate perdere i flani che sostengono che si tratti del film che ha terrorizzato l’America. La pellicola dell’israeliano Oren Peli è un classico b-movie che riesce a sfruttare fino in fondo l’idea che ha avuto il suo creatore: due personaggi per un horror suggestivo, quotidiano, che fa perno sulle nostre paure ancestrali e, infine, un budget irrisorio, talmente irrisorio da far…. paura.
Molti, a proposito di questa pellicola, hanno citato The Blair Witch Project ma crediamo che il regista fosse inconsapevole, oppure se preferite… innocente. Paranormal Activity è molto più vicino a un film come Gli invasati (The Haunting, 1963, prima versione), lavoro firmato da Robert Wise in cui la paura scaturiva dallo scricchiolio delle porte, dalla visione di muri che si animavano e da scale che diventavano trappole mortali per i protagonisti. E tutto ciò ci porta direttamente agli horror  “suggeriti” degli anni ’40 prodotti da Val Lewton (di cui Wise era stato uno dei registi di fiducia).

Ma la pellicola di Peli non è un pezzo da museo: i personaggi, una donna nevrotica e uno uomo strafottente che non prende nulla sul serio, sono modernissimi e l’inserimento della tecnologia come terzo occhio spinge verso una realtà amatoriale che grazie ad un sapiente e invisibile montaggio ci fornisce la sensazione di essere davanti a qualcosa di estremamente realistico.

Attori sconosciuti, interni qualunque: il segreto della rappresentazione della realtà è nella ricerca della semplicità, della banalità. La casa è una normalissima abitazione di oggi, senza nulla di oscuro, di vecchio, e ancora peggio di gotico. È una casa (la vera casa del regista)  come quelle in cui abitiamo e ciò permette di dare uno sfondo di quotidianità alla vicenda. E non c’è musica, tranne quella che trasmette la radio. Anche questo serve a creare l’illusione del reale.
Un film lento ma anche inesorabile che nei suoi ottantasei minuti risulta stranamente affascinante. Crea, infatti, l’intimità con le piccole cose, dando allo spettatore la sensazione di guardare dal buco della serratura una coppia inerme sull’orlo di un precipizio.
E nel mondo delle webcam e di internet ciò arriva ad essere qualcosa che se non mette proprio paura (siamo ormai troppo smaliziati), come minimo dà una sensazione di inquietudine.

© CultFrame 02/2010


TRAMA

Katie e Micah sono una giovane coppia, da poco trasferitasi in un appartamento suburbano. I due iniziano ad essere disturbati da qualcosa nel bel mezzo della notte. Qualcosa che potrebbe essere paranormale. Un esperto del settore viene consultato, e rivela loro che quello che li tormenta non è un semplice fantasma, ma un demone che si ciba di energie negative.  Micah decide, allora, di piazzare una videocamera nella stanza da letto per vedere quello che accade mentre dormono, scoprendo realtà inquietanti.

CREDITI
Titolo: Paranormal Activity  / Regia, Sceneggiatura, Montaggio: Oren Peli / Interpreti:  Katie Featherston, Micah Sloat, Michael Bayouth, Amber Armstrong, Mark Fredrichs /  Produzione:  Oren Peli, Jason Blum/ Distribuzione: Filmauro / Usa, 2007/ Durata: 86 minuti

SUL WEB
Sito ufficiale del film Paranormal Activity di Oren Peli
Sito italiano del film Paranormal Activity di Oren Peli
Filmografia di Oren Peli
Filmauro

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