Orphan. Un film di Jaume Collet-Serra

jaume_collet_serra-orphan2Ma insomma! Siete giovani, belli, ricchi, vivete in una supervilla immersa in un algido paesaggio incantato e c’avete già due splendidi figli: perché tanta ostinazione autolesionista nell’adottare un altro moccioso? Perché così è scritto nella banale sceneggiatura di David Leslie Johnson che ricicla e rimescola lo smisurato immaginario cinematografico dei “bambini diabolici”, da Joshua a The Omen a L’Innocenza del Diavolo, fino all’infanzia ectoplasmatica di The Ring. Perciò è inutile che vi chiediate perché, dovendo scegliere un’orfanella da portarsi a casa tra decine di gaie bimbe bionde e sorridenti, i due ottusi protagonisti scelgano una misteriosa orfana russa, solitaria ed inquietante, oltre che palesemente disturbata. Verrebbe da gridare contro lo schermo: ve la siete cercata! Ma si tratta di una delle tante convenzioni filmiche, ormai divenute intollerabili, come quella per cui la vittima inseguita non fuggirà mai in direzione di un affollato centro commerciale, ma  inevitabilmente verso una tetra casa abbandonata.

 

jaume_collet_serra-orphan1Il regista Jaume Collet-Serra, noto per il coraggio di aver fatto “recitare” Paris Hilton nel remake de La Maschera di Cera (2005), gira con prevedibile eleganza, senza curarsi minimamente di mascherare sorprese ed intenzioni, tanto che dopo pochi minuti sappiamo già come andrà a finire ed addirittura dove, ed i più smaliziati riusciranno perfino ad intuire il discreto colpo di scena finale. L’intera pellicola si regge sull’eccellente performance della straordinaria Isabelle Fuhrman, realmente spaventosa nei suoi vestitini a balze ed animata da una malvagità morbosa e disturbante. Come sempre in questo genere di film, la madre assurge al ruolo di leonessa in difesa dei propri cuccioli, mentre l’assoluta, cieca ed irritante ottusità maschile del padre ci spinge a citare Alberto Fortis (nientepopodimeno!): “sei troppo stupido per vivere”.

 

Intendiamoci, Orphan non è male, ma non inventa nulla, non soprende ed alla fin fine non spaventa, poiché “la fine è nota” sin dall’inizio, e non basta la discreta trovata finale che porta la vicenda sul piano “medico-scientifico” piuttosto che raschiare il barile del sovrannaturale, o i quadri invisibili, suggestivi, ma già utilizzati da Clive Barker nel videogame Undying (perdonate la citazione da maniaco).

 

©CultFrame 10/2009

 

 

TRAMA

La felicità di Kate e John Coleman per l’arrivo di un terzo figlio viene distrutta quando la donna perde il bambino prematuramente. Kate, infatti, a seguito dell’incidente rimane sconvolta ed è assalita da una grave depressione. Per cercare di riportare serenità nel nucleo familiare, i due coniugi decidono di adottare un bambino. Si recano quindi al locale orfanotrofio dove restano affascinati dalla piccola Esther, un bambina di nove anni di origine russa che, però, una volta giunta in casa si rivelerà tutt’altro che docile e affabile palesando una natura oscura e mortale.

 

CREDITI

Titolo originale: Orphan / Regìa: Jaume Collet-Serra / Sceneggiatura: David Leslie Johnson / Fotografia: Jeff Cutter / Montaggio: Tim Alverson / Scenografia: Tom Meyer / Musica: John Ottman / Interpreti principali: Vera Farmiga, Peter Sarsgaard, Isabelle Fuhrman, CCH Pounder, Jimmy Bennet, Margo Martindale / Produzione: Dark Castle Entertainment, Appian Way / Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia / Paese: U.S.A., 2009 / Durata: 123 minuti

 

LINK

Sito italiano del film Orphan di Jaume Collet-Serra

Sito ufficiale del film Orphan

Filmografia di Jaume Collet-Serra

Warner Bros.

 

 

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