Operazione Valchiria ⋅ Un film di Bryan Singer

Singer si è trovato di fronte innanzitutto un problema squisitamente narrativo: rendere avvincente una vicenda il cui esito è fin troppo noto. Operazione Valchiria parte piano, per poi assumere uno straniante passo da thriller bellico il cui climax viene dirottato dall’attentato vero e proprio che si consuma sinteticamente verso metà pellicola, al dopo botto, le 24 ore più concitate del III Reich durante le quali i congiurati passarono dall’esaltazione della vittoria alla fucilazione per alto tradimento.

Questo spostamento narrativo dall’azione alla reazione, già di per sé poco convincente, si somma ad una precisa scelta drammaturgica che rappresenta il maggior limite della pellicola: circoscrivere il racconto alla ristretta cerchia dei congiurati, eliminando del tutto i riferimenti alla realtà sociale del momento. Così facendo le motivazioni dei congiurati rimangono fumose ed inespresse, quando non ambigue, nel richiamarsi continuamente al bene della Germania ed alla volontà del popolo tedesco, peraltro completamente assente dal racconto.

Singer immerge i propri personaggi in una sorta di acquario, avulso dalla realtà, in cui i conflitti personali ed ideologici si riducono a miserabili fronde tra aristocratici insoddisfatti. Ma se le ragioni del fallito golpe rimangono inespresse, forti perplessità sorgono dalla rilettura farisaica del protagonista Stauffenberg, semplicisticamente dipinto come un eroe e vieppiù appiattito dalla solita volitiva interpretazione dell’inadatto Cruise.

Concetti come “onore”, “lealtà” e “coraggio” devono venire declinati diversamente a seconda di chi se ne appropria, e certamente assumono un valore ben diverso da quello comune se pronunciati da un nazista colonnello della Wermarcht. Singer invece rimuove con irritante superficialità ogni differenza, così da trasformare un manipolo di alti ufficiali nazisti, arrivati a posizione di grande potere non certo opponendosi a Hitler, in un gruppo di eroi idealisti. Troppo facile, troppo mainstream, troppo Hollywood. Una rilettura semplicistica aggravata dall’infelice interpretazione di Cruise, alla cui eroica determinazione avremmo preferito un maggior rovello, una scelta maggiormente sofferta e, di conseguenza, un protagonista più tormentato. Invece la gommosa fisicità yankee contribuisce a rendere Operazione Valchiria ciò che è: un’occasione sprecata per scarso coraggio.

© CultFrame 02/2009

TRAMA
Il colonnello tedesco Claus von Stauffenberg ama il suo Paese ed è sempre stato un ufficiale leale, orgoglioso della divisa che indossa. Tuttavia, costretto ad assistere con orrore all’ascesa di Hitler e alla Seconda Guerra Mondiale, ma soprattutto alle persecuzioni razziali, von Stauffenberg inizia a coltivare la speranza che qualcuno trovi il modo per fermare Hitler, prima che l’Europa e la Germania siano distrutte. Infine è lui stesso ad entrare in azione, cercando di persuadere i comandanti del fronte orientale a rovesciare il führer. Quando i cospiratori decidono di attuare il piano, usando la strategia dell’Operazione Valchiria (un piano di emergenza che lo stesso Hitler aveva studiato per consolidare il Paese nell’eventualità della sua morte) von Stauffenberg intraprende la sua missione: assassinare il dittatore e rovesciare il governo nazista.

CREDITI
Film: Operazione Valchiria / Titolo originale: Valkyrie / Regia: Bryan Singer / Sceneggiatura: Christopher McQuarrie, Nathan Alexander / Fotografia: Newton Thomas Sigel / Scenografia: Lilly Kilvert, Patrick Lumb, Tom Meyer / Musica: John Ottman / Interpreti: Tom Cruise, Kenneth Branagh, Bill Nighy, Tom Wilkinson, Terence Stamp, Carice ven Houten / Produzione: United Artists, Achte Babelsberg Film, Bad Hat Harry Production / Distribuzione: 01 Distribution / Paese: USA, Germania, 2009 / Durata: 120 minuti

SUL WEB
Sito ufficiale del film Operazione Valchiria (Valkyrie)
Sito italiano del film Operazione Valchiria
Filmografia di Bryan Singer
01 Distribution

0 Shares: