Light Music. Installazione di Brian Eno a Roma

Brian Eno - Light Music. Installazione. Foto di Piero Cremonese
Brian Eno – Light Music. Installazione. Foto di Piero Cremonese

Come accogliere la diversità? Come perdersi nell’indefinito? Quali necessità possono soddisfare queste circostanze prevalentemente rimosse? Questi quesiti possono trovare delle possibili risposte nell’installazione Light Music di Brian Eno esposta all’interno della Galleria Valentina Bonomo di Roma. Suono e luce, colore e vibrazione, sono le reali qualità primarie presenti come opere in sé e che vanno ben oltre la fisica solidità degli oggetti che li emana. Questi ultimi non sono altro che porte di accesso, soglie da cui intraprendere un viaggio. Quello che Eno sperimenta da sempre, nel suo molteplice interesse per le caratteristiche del tempo, non sono le rappresentazioni delle cose nelle loro dimensioni temporali ma le loro apparizioni fugaci, transitorie, nel tentativo di diffonderne la loro fluida sostanza.

Qui il linguaggio, inteso come presa di possesso su ciò che ci circonda, viene meno, ha una sospensione. Inutile cercare di catalogare un’emozione: o si è dentro, persi nella instabile sostanza della transitorietà, o si è fuori nel tentativo di descrivere e dare un senso alle proprie emozioni. Occorre superare la soglia della fascinazione fisica delle opere per immergersi nell’indefinito, nella diversità: questo è il limite, l’ostacolo da attraversare che questa installazione consapevolmente mette in campo.

Brian Eno - Light Music. Installazione. Foto di Piero Cremonese
Brian Eno – Light Music. Installazione. Foto di Piero Cremonese

L’efficacia del risultato, oltre alla qualità delle opere esposte, è insita nel minimalismo dell’allestimento. Curato appositamente da Brian Eno, quest’ultimo ruota su di una caratteristica che accompagna da sempre la poetica dell’autore: arrivare al cuore delle cose con la semplicità dell’accoglienza e del coinvolgimento.

Brian Eno - Light Music. Installazione. Foto di Piero Cremonese
Brian Eno – Light Music. Installazione. Foto di Piero Cremonese

Per accedere nella prima sala si scendono due gradini. Siamo in uno spazio bianco che riverbera di colore. La volta a botte produce un effetto sonoro spaziale, immersivo. Qui troviamo quattro opere cangianti, quadrate, dalle quali, in una scansione di tempo indefinito, fuoriesce una luminosità colorata. Il nostro sguardo, la nostra mente si perdono in una cromìa sempre diversa e fluttuante. Agli angoli vi sono quattro diffusori di suoni ognuno composto da sei steli infissi in una base, all’apice degli steli sono posti, come infiorescenze, dei piccoli altoparlanti. Si avverte che la nostra rigida presenza, all’interno dello spazio, viene meno nei momenti in cui ci si lascia trasportare, leggeri, dalla corrente sonora e visiva dell’installazione.

A sinistra della porta di ingresso sono poste quattro opere quadrangolari intitolate Center Decenter e Tender Divisor che, per analogia di forme e segni, rimandano ai box luminosi esposti nella prima sala. Queste sono stampate su di un materiale lenticolare, il quale ha la caratteristica di ottenere delle immagini che danno l’illusione della profondità e del movimento mentre si osservano da diversi punti di vista.

Proseguendo arriviamo in uno spazio allestito con pareti nere nel quale ritroviamo un box luminoso. Ora l’effetto percettivo ha un ulteriore cambiamento. Mentre nella sala bianca l’attenzione si dipana in tutto lo spazio qui si concentra sulla sola opera: lentamente ma inesorabilmente si viene calamitati in un puro flusso di pigmenti di materia luminosa.

© CultFrame – Punto di Svista 06/2016

Brian Eno, 1948, Woodbridge (Regno Unito). Artista visivo, musicista, cantante, compositore e produttore discografico. Precursore di generi musicali ha all’attivo collaborazioni multidisciplinari con importanti autori internazionali; da David Bowie a Peter Gabriel, da Mimmo Paladino a Christopher Scoates, solo per citarne alcuni.
Il 25 giugno 2016 Brian Eno sarà a Mantova al Palazzo Te per inaugurare il suo progetto inedito di visual art 77 Million Paintings. Per questa occasione e sempre dell’autore inglese sarà ospitata l’installazione The Ship, negli spazi delle Frutterie di Palazzo Te. Inoltre il 20 novembre 2016 Brian Eno, insieme a Ben Frost, presenterà all’Auditorium Parco della Musica di Roma e per la prima volta in Italia il progetto Music For Solaris.

INFORMAZIONI
Brian Eno – Light Music
Dal 21 Maggio al 30 Settembre 2016
Galleria Valentina Bonomo / Via del portico d’Ottavia 13, Roma / tel. 06.6832766 / info@galleriabonomo.com
Orari: martedì – sabato 15.00 – 19.00 o su appuntamento

SUL WEB
Galleria Valentina Bonomo, Roma

 

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