The Unknown Known ⋅ Un film di Errol Morris

“Le cose che pensiamo di conoscere e che poi scopriamo di non conoscere”. Sembra un aforisma di un filosofo, o comunque di un intellettuale. E a suo modo la persona che ha pronunciato questa frase lo è. Eppure, si tratta solo di un uomo politico che nel corso della sua vita ha ricoperto ruoli di potere straordinari e inquietanti.

Stiamo parlando di Donald Rumsfeld, Segretario alla Difesa americano durante l’ultima guerra in Iraq e svariate volte membro dello staff di diversi Presidenti USA. Rumsfeld è stato un uomo potentissimo, alla guida delle più agguerrite forze armate del pianeta, uomo di strategie militari e di geopolitica. Ma anche individuo detestato, criticato, osteggiato (legittimamente) da chi non condivideva la politica dei governi Bush.

Realizzare, dunque, un’opera filmica su questa figura non era impresa facile. Ci ha provato il documentarista Errol Morris che con The Unknown Known è riuscito in modo egregio a comporre un ritratto puntuale dell’uomo politico statunitense, riuscendo, inoltre, a far emergere, senza piaggeria, le caratteristiche umane, psicologiche e professionali di un soggetto discusso e controverso non così noto all’opinione pubblica internazionale. È venuta fuori una descrizione non convenzionale non solo di uomo ma anche di un’intera politica militare internazionale statunitense, spesso basata, più che sulle certezze fornite dalla CIA, sulle decisioni estemporanee (e dettate esclusivamente dalla linea politica scelta) di uomini al comando.

Rumsfeld parla molto davanti alla macchina da presa di Morris e ricostruisce decenni della storia americana con lo stesso piglio con il quale affrontava le conferenze stampa durante il suo mandato da Segretario alla Difesa USA. Tono sottilmente aggressivo, eloquio brillante, pensiero lucido e intelligente, battuta pronta, sorriso sempre in vista. L’ex ministro di Bush si manifesta come un soggetto attento al significato delle parole. Gioca abilmente con i termini ma attraverso questo procedimento riflette sul proprio lavoro, sul rapporto con i suoi collaboratori e sull’idea stessa di politica estera e di difesa del suo Paese.

Davanti a questo film, lo spettatore deve evitare di porsi in modo meccanicamente ideologico. In questo caso, Morris, pur evidenziando le sue contraddizioni, cerca di tratteggiare con obiettività il profilo di una persona (che sicuramente ha commesso incredibili errori) che ha saputo per anni, gestendo con freddezza il senso delle proprie affermazioni, guidare la difesa di un paese in guerra e in lotta contro il terrorismo (fino agli scandali che l’hanno portato alle dimissioni).

I suoi “fiocchi di neve”, ovvero le migliaia di promemoria che Donald Rumsfeld ha scritto ai suoi collaboratori “perché sapessero” cosa pensava il loro capo hanno rappresentato il pozzo senza fondo dal quale ha attinto Errol Morris, il quale, se proprio vogliamo muovergli una critica, ha peccato, soprattutto nel campo strettamente cinematografico, di rigidità espressiva e di prevedibilità stilistica confezionando un film dai tratti molto televisivi.

© CultFrame 09/2013 – 01/2014 – 04/2015

Film presentato alla 70. Biennale Cinema di Venezia


CREDITI

Titolo: The Unknown Known / Regia: Errol Morris / Fotografia: Robert Chappell / Montaggio: Steven Hathaway / Scenografia: Ted Bafaloukos / Jeremy Landman / Musica: Danny Elfman / con Donald Rumsfeld e Errol Morris / Produzione: Moxie Pictures / Distribuzione: I Wonder Pictures / Paese: USA, 2013 / Durata: 105′

SUL WEB
Filmografia di Errol Morris
I Wonder Pictures

Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – Il sito

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