Berlinale 2015. 65a Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Il programma

Berlinale 2015Che cosa offre quest’anno la Berlinale numero 65 che si terrà dal 5 al 15 febbraio 2015? Per districarsi nel suo proteiforme programma ramificato in sezioni, sottosezioni, omaggi, gala, retrospettive, proiezioni speciali, eventi collaterali e dislocati c’è da tenere presente che il festival tedesco è in realtà una matrioska, un festival di festival, una kermesse in cui per dieci giorni si concentrano in una stessa metropoli tante rassegne parallele.

A contendersi gli orsi nella sezione Concorso ci saranno ventuno pellicole, tra cui Nobody Wants the Night di Isabel Coixet con Juliette Binoche aprirà la corsa, poi vedremo Queen of the Desert di Werner Herzog con Nicole Kidman, James Franco e Robert Pattinson; Knight of Cups di Terrence Malick con il trio Blanchett/Portman/Bale; i nuovi lavori di Jafar Panahi (Taxi), Pablo Larraín (El Club) e Peter Greenaway (Eisenstein in Guanajuato: ma non diceva di non credere più nel cinema?); l’immancabile Benoit Jacquot in costume (Journal d’une femme de chambre) con Léa Seydoux; Body della talentuosa Malgorzata Szumowska; l’ultimo Alexey German jr. (Under Electric Clouds) e 45 Years di Andrew Haigh con Charlotte Rampling e Tom Courtenay. Sempre in concorso vedremo Vergine giurata, una coproduzione italo-svizzero-tedesco-albano-kosovara con Alba Rohrwacher e il documentario di Patricio Guzmán El botón de nácar.

Fuori concorso, invece, la Cenerentola di Kenneth Branagh, Mr. Holmes di Bill Condon con Ian McKellen e Laura Linney e Every Thing Will Be Fine, ultima fatica di Wim Wenders a cui la Berlinale tributa quest’anno un orso d’oro alla carriera e un omaggio che vedrà in programma dieci dei suoi film da Prima del calcio di rigore (1972) a Pina (2010). Altri due riconoscimenti saranno resi con il premio Berlinale Camera al regista premio Oscar Marcel Ophüls di cui sarà proiettato The Memory of Justice (1976) sul processo di Norimberga e all’ex direttore del Museo del cinema di Mosca Naum Kleiman che lo scorso anno è stato congedato per ragioni politiche. Inoltre, a un mese dalla scomparsa di Francesco Rosi, gli schermi berlinesi lo ricorderanno con la proiezione di Uomini contro (1970).

Altro cinema italiano si vedrà nella sezione “Berlinale Special” con Torneranno i prati di Ermanno Olmi; nel programma di film per ragazzi “Generation 14 plus” con Cloro di Lamberto Sanfelice e Short skin di Duccio Chiarini; nella selezione sperimentale “Forum” con il documentario Il gesto delle mani di Fancesco Clerici sulla fonderia artistica Battaglia di Milano; nella sezione dedicata a cibo e gastronomia con Il segreto di Otello di Francesco Ranieri Martinotti, il corto Quando l’Italia mangiava in bianco e nero di Andrea Gropplero di Troppenburg nonché La Ricotta (1963) di Pasolini. Inoltre, nel nuovo spazio quest’anno riservato alle serie tv, “Berlinale Special Series”, passeranno i primi due episodi in anteprima dello sceneggiato su “mani pulite” 1992 realizzato per SKY da Giuseppe Gagliardi e Gianluca Iodice con e da un’idea di Stefano Accorsi. Nella stessa selezione si vedranno serie provenienti da Scandinavia, Germania, Israele e USA come Better Call Saul dai creatori di Breaking Bad, Blochin – The Living and the Dead di Matthias Glasner con Jürgen Vogel oppure Bloodline di Johan Renck con Sissy Spacek e Sam Shepard.

Altre anteprime da segnalare sono poi Life di Anton Corbijn sul rapporto tra il fotografo Dennis Stock, interpretato da Robert Pattinson, e James Dean; il documentario di Walter Salles sul collega cinese Jia Zhang-ke; The Forbidden Room di Gay Maddin ed Evan Johnson; Die abhandene Welt di Margarethe von Trotta; Woman in Gold di Simon Curtis con Helen Mirren; la commedia yankee Are You Here di Matthew Weiner (Mad Men) con Owen Wilson e Zach Galifianakis, Selma di Ava DuVernay su Martin Luther King, il biopic su Brian Wilson dei Beach Boys Love & Mercy con John Cusack, Paul Dano e Paul Giamatti e l’ultimo Rosa von Praunheim sul karateka Andy Marquardt (Härte). Dopo l’exploit editoriale, si attende con curiosità anche la versione filmica della trilogia delle Cinquanta sfumature di grigio che Sam Taylor-Johnson ha realizzato con un cast di attori poco noti.

Tra i documentari, segnaliamo due lavori di ambito musicale: What Happened, Miss Simone? di Liz Garbus sulla vita e l’opera di Nina Simone e Cobain: Montage of Heck di Brett Morgen su Kurt Cobain. Infine, molto ricercata come sempre la retrospettiva principale, quest’anno dedicata alla gloria del technicolor a cento anni dall’invenzione di questa tecnica visiva. Si potranno (ri)vedere classici come Anime nel deserto (1936) di Richard Boleslawski, Il mago di Oz (1939) di Victor Fleming, Il ladro di Baghdad (1940) di Berger, Powell e Whelan, Duello al sole (1946) di King Vidor o Gli uomini preferiscono le bionde di Howard Hawks (1953) e tanti, tanti altri titoli che hanno fatto la storia del nostro immaginario.

© CultFrame 01/2015

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