Lucy ⋅ Un film di Luc Besson

Parte forte Lucy, venti minuti tiratissimi che rievocano lo spaesamento iniziale di Nikita e Leloo, altre note eroine bessoniane decisamente più toniche della soffice Johansson, studentessa cialtrona con un debole per i cattivi soggetti. La galleria di supergirls del regista/autore/ produttore/tycoon francese si arricchisce di un’altra combattente suo malgrado, che in meno di novanta minuti di proiezione sconfigge i mafiosi cinesi, sbaraglia la forze dell’ordine, oltrepassa il confine evolutivo e riesce pure a filosofeggiare tra una sparatoria ed un miracolo.

Forse un po’ troppo, e infatti nel tentativo di ordinare la materia Besson ricorre ad un periodico “spiegone” parascientifico affidato al sempiterno Morgan Freeman, qui in versione professore in cardigan: ed è subito Discovery Channel. In realtà gli intermezzi didattici appaiono come esilaranti siparietti a metà tra il Dr. Everett Scott di The Rocky Horror Picture Show ed il “Kazzenger” di Maurizio Crozza.

Partendo da un luogo comune di gran successo (il famoso 10% di facoltà cerebrali utilizzate, e allora meglio il divertente Limitless), Besson pretende di nobilitare il proprio rocambolesco action con una patina scientifico/filosofica, con inserti del National Geographic, con riflessioni risibili e con un finale annunciato, prevedibile, tanto scontato quanto affrettato. Dopo la prima mezz’ora, infatti, la pellicola entra subito in affanno e l’interesse scende in maniera inversamente proporzionale alle facoltà cerebrali della protagonista che, da subito, appare invincibile, invulnerabile, onnipotente, onnisciente e quindi per nulla interessante, anche rispetto alle altre sue eroine, ben più tormentate, vulnerabili ed umane (aliena compresa). Forse è proprio questo che disturba, il potenziamento di una facoltà umana finisce per rendere la protagonista talmente sovrumana da azzerare l’empatia nello spettatore: la ragazza Lucy se ne è andata troppo presto, rimpiazzata da un potentissimo cyborg/divinità del cui destino ben poco ci importa.

La fine è nota, la tensione latita e non resta che apprezzare le qualità di Besson regista nelle sequenze a lui più congeniali, combattimenti ed inseguimenti in macchina, con la consapevolezza che la visione di Lucy di sicuro non ha aumentato le nostre facoltà cerebrali, ma non le ha neppure compromesse.

© CultFrame 09/2014

TRAMA
La giovane e spensierata studentessa Lucy viene ingannata dal fidanzato che la convince a consegnare una valigetta a un contatto d’affari. La ragazza si trova così coinvolta nei loschi traffici organizzati dallo spietato Mr. Jang, che non esita a farle impiantare chirurgicamente un pacchetto carico di una potente sostanza sintetica che, se liberata impropriamente, potrebbe rivelarsi letale. Trasformata in “mulo” per trasportare questo materiale di inestimabile valore, Lucy, insieme ad altri riluttanti portatori, viene mandata all’aeroporto con lo scopo di distribuire il prodotto in tutto il mondo. Tuttavia, la sostanza chimica accidentalmente si libera all’interno del corpo della ragazza che, assorbendola, inizia a vivere un’esperienza inimmaginabile.


CREDITI

Titolo originale: Lucy / Regìa: Luc Besson / Sceneggiatura: Luc Besson / Fotografia: Thierry Arbogast / Montaggio: Julien Rey / Scenografia: Hugues Tissandier / Musica: Éric Serra / Interpreti principali: Scarlett Johansson, Morgan Freeman, Amr Waked, Choi Min-sik, Julian Rhind-Tutt / Produzione: Europacorp, TF1 Films Production / Distribuzione: Universal / Paese: Francia, U.S.A., 2014 / Durata: 89 minuti

SUL WEB
Sito ufficiale del film Lucy di Luc Besson
Sito italiano del film Lucy di Luc Besson
Filmografia di Luc Besson
Universal

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