Un giorno devi andare. Un film di Giorgio Diritti

Dopo essere stata presentata nella vetrina internazionale del Sundance Film Festival, la terza pellicola diretta da Giorgio Diritti viene distribuita nelle sale italiane a ridosso delle festività pasquali. Si tratta in effetti di un film che racconta il viaggio di una giovane donna di educazione cattolica, la trentenne Augusta (Jasmine Trinca), imbarcatasi al seguito di una missionaria italiana in Brasile alla ricerca di un senso superiore.
Le prime immagini di Un giorno devi andare sono quelle dell’ecografia di un nascituro che trascolorano su di una luna mezza piena nel cielo dell’Amazzonia, non privo di nuvole. Tanto basta per intuire che dietro alla fuga di Augusta dall’Italia (da Trento) possa esserci il dramma di una gravidanza finita male, un fatto che sapremo avere causato l’infertilità e la fine del matrimonio della protagonista, che ha da poco anche perso l’amato padre.

Nel seguito, il linguaggio del film è molto più diretto, sia per l’esplicito interrogarsi della ragazza sulla propria esistenza sia per l’approccio semi-documentario con cui nella parte centrale si racconta la vita in una favela brasiliana. Il viaggio di Augusta si articola infatti in tre momenti: nel primo, lei gira da un villaggio all’altro con la missionaria Suor Franca e capisce che “i professionisti dello spirito” che evangelizzano e speculano nel territorio amazzonico non possono aiutarla; nel secondo, sperimenta il senso di comunità di una favela di Manaus, compromesso però dalle manovre e dagli interessi dei governanti; nel terzo, prova a ritrovare se stessa accampandosi da sola in mezzo alla foresta.

Più che le riflessioni sullo scegliere e il sentire di essere scelto, sullo sperare, alla ricerca di essere, che la protagonista elabora confrontandosi anche con la lettura di In attesa di Dio di Simone Weil (mentre il regista si è ispirato alla figura del missionario Augusto Gianola), il film può convincere per la cifra stilistica che Diritti conferma essergli congeniale: vale a dire quella della semplicità, almeno apparente, di una messa in scena che pone al suo centro la relazione tra l’umano e il naturale, nella convinzione, esistenziale e poetica, che l’uomo è natura e che ogni paesaggio può offrire alla macchina da presa un’enorme forza espressiva e narrativa.
Infatti, come già ne Il vento fa il suo giro (2005), anch’esso realizzato con la complicità di Fredo Valla, qui presente in un cameo, l’intreccio è puntellato dalle immagini di una natura che pur nella sua immanenza può evocare trascendenze. Su tutte, quella ricorrente della piccola imbarcazione di Suor Franca che naviga in un mare d’acqua, in realtà un fiume, che nasconde delle secche ma anche, in caso di alluvione, travolge tutto quanto incontra sulla sua strada.

Allo spettatore è lasciata la libertà d’interpretare un finale che può deludere ma che riafferma in un certo senso la non importanza della risoluzione della storia, la difficoltà di trovare risposte rispetto a quelle domande che nei nostri tempi molti uomini dimenticano troppo spesso di farsi ma che invece, secondo Diritti, andrebbero poste radicalmente a noi stessi almeno una volta nella vita.

© CultFrame 04/2013


TRAMA

Un battello chiamato “Itinerante” percorre notte e giorno il Rio delle Amazzoni, con a bordo due italiane di diversa età e abnegazione nella missione evangelica: l’ormai anziana Suor Franca, che prosegue la sua opera con la certezza della fede, e la giovane Augusta, che ha invece lasciato l’Italia per elaborare un profondo dolore e ritrovare un dialogo con il divino. Per proseguire il suo viaggio, la giovane dovrà confrontarsi con prove ulteriori.


CREDITI

Titolo: Un giorno devi andare / Regia: Giorgio Diritti / Soggetto: Giorgio Diritti, Fredo Valla / Sceneggiatura: Giorgio Diritti, Fredo Valla, Tania Pedroni / Fotografia: Roberto Cimatti / Montaggio: Esmeralda Calabria / Interpreti: Jasmine Trinca, Anne Alvaro, Pia Engleberth, Sonia Gessner, Federica Fracassi, Amanda Fonseca Galvao, Paulo De Souza / Musiche: Marco Biscarini, Daniele Furlati / Produzione: Aranciafilm, Lumière & Co., Groupe Deux / Paese: Italia-Francia 2012 / Distribuzione: BIM / Durata: 110 minuti

LINK
CULTFRAME. L’uomo che verrà. Un film di Giorgio Diritti di Maurizio G. De Bonis
Sito ufficiale del film Un giorno devi andare di Giorgio Diritti
Filmografia di Giorgio Diritti
BIM

 

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