In defiance of being here. A Londra la mostra di Richard T. Walker

Carroll Fletcher, è una nuova galleria d’arte nel centro di Londra, uno spazio espositivo atto a soddisfare esigenze curatoriali e mezzi artistici diversi. La scala in cemento, di sapore brutalista, che conduce al piano inferiore, contrasta con le pareti bianche degli ambienti circostanti, cosicché la visita costituisce un’esperienza dinamica e al contempo immersiva. Lo spazio si rivela luogo ideale per la ricerca aurale e visiva di Richard T. Walker, la cui personale, In defiance of being here, è in programma fino al 13 aprile 2013.

La mostra dell’artista britannico è organizzata secondo un percorso labirintico ed affascinante, che si snoda attraverso fotografia, installazioni video e sonore, linguaggio analitico ed emozioni.
All’ingresso della galleria, si viene accolti da tre tubi al neon, che tracciano un profilo di montagne. Sotto le installazioni luminose, delle pietre, adagiate su delle tastiere elettroniche, servono ad emettere un accordo di singole note, un’espressione musicale corredata dalla voce dell’artista, proveniente da un magnetofono. Il panorama è astratto, la presenza dell’uomo incorporea, e le parole attraversano le pareti, in una giustapposizione di incontri sensoriali e contenuti visivi, che sono il nucleo della ricerca artistica di Richard T. Walker.

Per lo più ambientate in brulle vallate dell’Ovest Americano, dove l’artista risiede da alcuni anni, le immagini e le performance alimentano il dibattito sull’incontro tra essere umano e paesaggio, quest’ultimo visto come entità indifferente e distante, pur nella sua sublime e fragile bellezza. Il paesaggio può essere attraversato in un surreale pellegrinaggio alla ricerca del pezzo mancante, può fungere da quinta statica e silente per un concerto improvvisato, può rendere vane le parole che cercano di analizzarlo, impedire l’intento di umanizzare la natura per trovarvi delle corrispondenze emotive.
La musica, il testo, le immagini e il dialogo sono strumenti per determinare l’esistenza dell’essere umano nel mondo, per decodificare l’ambiente circostante, ma il processo è spesso incerto, la cognizione analitica si scontra con la percezione emotiva ed il vasto paesaggio sterile si trasforma in un abisso insormontabile. La grande frontiera Americana, culturalmente associata al desiderio di fuga e libertà, per Walker è un elemento passivo, scevro da ogni romanticismo o violenza, specchio indifferente dell’intenso rapporto con la propria solitudine.

Nelle sue opere, l’artista attraversa il paesaggio, dando sempre le spalle all’obiettivo, e la sua ricerca perpetua, attraverso orizzonti poetici e sfuggenti, aspira a prospettive perfette, che non hanno modo di esistere. Nel paesaggio, l’uomo scopre la presenza di un errore intrinseco, l’eterna discrepanza tra sogno e realtà, un vuoto che non può essere colmato, in cui la musica agisce come lamento nostalgico, esorcizzando l’ansia di perdere se stessi, in un cosmo vasto ed estraneo.

© CultFrame 03/2013

IMMAGINI

1 © Richard T. Walker. Outside of all things, 2013. 2 channel HD installation, 7:51. Courtesy of the artist/Carroll Fletcher Gallery
2 © Richard T. Walker. Let this be us, 2012. Single channel HD installation, 7:44 Courtesy of the artist/Carroll Fletcher Gallery

INFORMAZIONI
Richard T. Walker. In defiance of being here
Dall’1 marzo al 13 aprile 2013
Carroll / Fletcher Gallery / 56-57 Eastcastle St., Londra / Telefono: +44(0)20.73236111
Orario: lunedì – venerdì 11.00 – 19.00 / Ingresso libero

LINK
Richard T. Walker – Il sito
Carroll / Fletcher Gallery, Londra

 

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