Prometheus. Un film di Ridley Scott

Attesa spasmodica, notizie ed immagini rilasciate con il contagocce per aumentare la curiosità, indiscrezioni su una trama che avrebbe chiarito la genesi dell’alieno più famoso della storia del cinema, e dietro la macchina da presa il grande ritorno di Ridley Scott, creatore del primo, insuperato capitolo della saga horror-sci/fi: proprio come il leggendario Titano, Prometheus avrebbe portato la luce, la rivelazione agli adepti del culto spaziale. E forse quest’eccesso messianico è concausa dell’assoluto fallimento del progetto.
Schiacciato dall’ambizione ed appesantito da insulse digressioni “filosofiche”, il prequel di Alien si trascina stancamente per oltre due ore senza regalare un’emozione, un sussulto. La principale responsabilità va sicuramente addebitata ad una sceneggiatura tanto velleitaria quanto inconsistente che arriva a scomodare darwinismo e creazionismo, riducendo il senso della vita alle sempiterne domande “chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo?” ed arrivando perfino a rispondere alle prime due (che modestia!), mentre per la terza si rimanda alla prossima puntata.
Preda dell’ossessione statunitense per la serialità che inibisce un finale degno di questo nome, Prometheus mette in scena scienziatoni spaziali che agiscono come idioti assoluti, fino a sfiorare la comicità involontaria nell’approccio con l’alieno, piega le psicologie e le azioni dei protagonisti alle esigenze insensate di una trama che fa acqua da tutte le parti, forzata dalla necessità di un faticoso raccordo narrativo con la pellicola primigenia.

Ma se la trama risulta moscia, pretenziosa ed a tratti incomprensibile, anche l’aspetto puramente visivo finisce per soffrire di un titanismo fine a se stesso che appesantisce ulteriormente la visione, nel tentativo di distrarre lo spettatore dall’inconsistenza del racconto: la grandiosità degli scenari non riesce a mascherare l’evidente stanchezza di una regia magniloquente e pachidermica, affatto priva di dinamismo e creatività, ma ingessata nei vezzi stantii di un già ottimo regista che l’età spinge a ricercare affannosamente la promozione autoriale. Come se Scott non l’avesse già pienamente conseguita alcuni decenni orsono con I Duellanti, Alien e Blade Runner. Non possono bastarci la buona volontà di Noomi Rapace (grottesca la sequenza dell’aborto mostruoso), la sinistra gigioneria di Michael Fassbender, l’algida furia di Charlize Theron o l’insensata presenza di Guy Pearce centenario per appassionarci ad una pellicola che prometteva tanto ed ha mantenuto troppo poco, che ambiva a gettare luce sulla genesi dell’uomo e del mostro, ed invece ha avvolto anche i nostri ricordi nelle tenebre.

© CultFrame 09/2012

 

 

TRAMA
Un gruppo di esploratori scopre un nuovo indizio sulle origini della razza umana. La scoperta condurrà tutti loro in un viaggio verso gli oscuri angoli dell’Universo e a combattere una battaglia per salvare il futuro dell’umanità.

CREDITI
Titolo originale: Prometheus / Regìa: Ridley Scott / Sceneggiatura: Jon Spaihts, Damon Lindelof / Fotografia: Dariusz Wolski / Montaggio: Pietro Scalia / Scenografia: Arthur Max / Musica: Marc Streitenfeld / Interpreti principali: Noomi Rapace, Charlize Theron, Michael Fassbender, Idris Elba, Guy Pearce, Patrick Wilson / Produzione: Scott Free Productions, Twentieth Century Fox Film Corporation / Distribuzione: 20th Century Fox Italia / Paese: U.S.A., 2012 / Durata: 124’

LINK
CULTFRAME. La quadrilogia di Alien in Dvd di m.g.d.b.
Sito ufficiale del film Prometheus di Ridley Scott
Sito italiano del film Prometheus di Ridley Scott
Filmografia di Ridley Scott
20th Century Fox Italia

 

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