Outrage Beyond. Un film di Takeshi Kitano. 69a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Concorso

Dopo una decina d’anni di lontananza dallo yakuza-eiga, il gangster-movie giapponese che aveva abbandonato dai tempi di Brother (2000), Takeshi Kitano è tornato anche in Concorso a Venezia con il seguito di Outrage, che era invece stato presentato a Cannes nel 2010. Nel primo capitolo di quella che si annuncia come minimo una trilogia, Kitano raccontava, inanellando una scena di violenza dopo l’altra, l’esplodere di una spirale di vendette tra famiglie della yakuza in cui era coinvolto il non più giovane Otomo (interpretato dallo stesso Beat Takeshi).

Con Outrage Beyond, ambientato alcuni anni dopo la fine del precedente, l’attore e regista riesce ancora a spiazzare le aspettative di chi si attendeva sparatorie e battaglie sanguinose a ritmo serrato. Per più di un’ora e mezza il film ci mostra infatti senza spargimenti di sangue degni di nota le dinamiche di potere interne alla famiglia Sanno e i rapporti dei Sanno con gli Hanabishi, che l’agente investigativo corrotto Kataoka cerca di aizzare gli uni contro gli altri. È lo stesso detective a far uscire dal carcere Otomo, che in molti credevano morto, trascinandolo in una nuova guerra di rappresaglia, apparentemente senza fine, contro ai vertici dei maggiori clan criminali di Tokio.

Outrage Beyond sembra quindi un interludio tra un film e un altro. Le scene di violenza non mancano, ma sono più rare e molto meno fine a se stesse che in altre opere dell’autore, a vantaggio di un racconto lineare che mette l’uno contro l’altro la vecchia e la nuova guardia del crimine organizzato. I nuovi leader dei Sanno cercano infatti l’appoggio della politica, corrompono e ricattano ministri, investono in titoli e fondi finanziari i proventi delle loro malefatte. I vecchi non sopportano chi non si è fatto le ossa sulla strada o in galera e “non ha nemmeno i tatuaggi giusti”. Gli uni e gli altri sono interpretati da un folto gruppo di caratteristi di prim’ordine del cinema giapponese.

Si può legittimamente affermare che il nuovo film di Kitano proceda più stancamente e in modo più “classico” di molte sue opere e che forse la vena di questo genere sta mostrando la corda: eppure, c’è il sospetto che l’autore stia cercando di rinnovare il suo cinema senza riscriverne radicalmente le regole ma lavorando sulla sua relazione con il pubblico, e con pubblici diversi. Siamo sicuri che ha in progetto di provare ancora una volta a sorprenderci col prossimo film.

© CultFrame 09/2012

 

TRAMA
La famiglia Sanno sta rinnovando i suoi “quadri” all’insegna di una nuova organizzazione meritocratica, attenta alle convenienze politiche e finanziarie di ogni azione del clan. Il detective Kataoka tenta di far leva sui nostalgici delle vecchie regole d’onore della yakuza, e su chi sospetta che l’attuale capo abbia eliminato il precedente, per scatenare una faida che elimini molti dei criminali su cui dovrebbe indagare. Chi meglio del cane sciolto Otomo può aiutarlo in questo suo intento?

CREDITI
Titolo: Outrage Beyond / Regia: Takeshi Kitano / Sceneggiatura: Takeshi Kitano / Fotografia: Katsumi Yanagijima / Montaggio: Takeshi Kitano, Yoshinori Ota / Scenografia: Norihiro Isoda / Musica: Keiichi Suzuki / Interpreti: Takeshi Kitano, Ryo Kase, Tomokazu Miura, Toshiyuki Nishida / Produzione: Office Kitano / Paese: Giappone, 2012 / Durata: 110′

LINK
Filmografia di Takeshi Kitano
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – Il sito

 

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