L’amore dura tre anni. Un film di Frédéric Beigbeder

A sette anni dalla pubblicazione e dal grande successo commerciale in Francia del romanzo L’amore dura tre anni, lo scrittore Frédéric Beigbeder indossa per la prima volta i panni di regista per firmarne questa libera trasposizione cinematografica. Il risultato è una commedia (post)romantica confezionata in modo assai accattivante. E non poteva essere altrimenti per un ex pubblicitario che oggi eccelle soprattutto nel marketing di se stesso con quella forma di autoironia tipica dei narcisi che si valorizzano mentre fingono di umiliarsi, proprio come il protagonista del film Marc Marronier (interpretato da Gaspard Proust), sorta di alter-ego di Beigbeder stesso.

Personaggio di punta in quel patinato panorama mediatico francese che compone indifferentemente i parterre dei premi letterari e dei salotti di Canal Plus, Beigbeder chiama a raccolta un cast di attori o personaggi televisivi alla moda come lui per confezionare una commedia ricca di battute efficaci e di momenti effettivamente divertenti. Il regista-sceneggiatore pattina sulla superficie delle relazioni e dei sentimenti, evitando accuratamente il rischio di penetrare in profondità. Purtroppo, però, non si accontenta di frivolezza, paradossi e romanticismi alla Jacques Demy. Così di tanto in tanto ricorre a calcolate dosi di finto maschilismo e di vera, ilare omofobia.

È curioso constatare quanto il ricorso alla derisoria virata omosessuale finisca per far assomigliare tra loro questa leggiadra commediola chic e un altro, più greve, recente prodotto francese, Gli Infedeli con Jean Dujardin. Più grave, invece, il tono con cui una vicenda simile veniva inserita come contorno di una pietanza altrettanto furbamente cucinata in Piccole bugie tra amici di Guillaume Canet.
Il film irride all’amore romantico e al matrimonio per tutta la vita ma risolve il consueto rovello sesso o amore senza graffiare né sorprendere e quando il cinismo, la pop music e i dialoghi ritmati in una neolingua franco-inglese tipica del marketing lasciano il passo ai sentimenti, Beigbeder perde un po’ di verve. Ci vorrebbe forse la sensibilità di Mia Hansen-Løve (ora nelle sale con Un amore di gioventù) per qualcosa di più profondo ma tant’è. Dispiace però lo spreco imperdonabile di un cameo del compositore Michel Legrand.

© CultFrame 06/2012

 

TRAMA
A seguito del suo divorzio da Anne, Marc Marronier perde la sua fede nell’amore duraturo e decide di sfogarsi scrivendo un libro cinico e scanzonato che invia a tutte le maggiori case editrici di Francia. Nel frattempo incontra e si innamora di Alice, moglie di un cugino. La loro passione sembra rimettere in discussione lo scetticismo antiromantico di Marc fino a che il suo libro non viene pubblicato riscuotendo un successo strepitoso…. Ma non presso Alice.


CREDITI

Titolo: L’amore dura tre anni / Titolo originale: L’amour dure trois ans / Regia: Frédéric Beigbeder / Sceneggiatura: Frédéric Beigbeder, Christophe Turpin, Gilles Verdiani dal romanzo omonimo di Frédéric Beigbeder / Montaggio: Stan Collet / Musica: Martin Rappeneau/ Interpreti: Gaspard Proust, Louise Bourgoin, Joey Starr, Jonathan Lambert, Frédérique Bel, Nicolas Bedos, Valérie Lemercier / Fotografia: Yves Cape / Scenografia: Christian Marti / Produzione: Michael Gentile & Alain Kruger / Distribuzione: Moviemax / Francia 2012 / Durata: 98’

LINK
Sito italiano del film L’amore dura tre anni di Frédéric Beigbeder
Filmografia di Frédéric Beigbeder
Moviemax

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