La prima linea. Un film di Renato De Maria

renato_de_maria-la_prima_linea1“L’Italia è uno dei pochi paesi in grado di fare film sulla propria storia”. A dire ciò è stato uno dei fratelli Dardenne durante la conferenza stampa di presentazione de La Prima Linea, recente opera cinematografica di Renato De Maria presentata nel programma del Toronto International Film Festival. I Dardenne sono, insieme a Andrea Occhipinti, i produttori di questa pellicola così complessa e già iper-contestata prima della sua uscita nelle sale.

L’argomento centrale de La Prima Linea è di quelli che ancora oggi in Italia fanno ampiamente discutere: gli anni di piombo, il terrorismo rivoluzionario di sinistra, la logica della P38, la follia dell’ideologia spinta fino al delirio. Tutto ciò ha riguardato la storia del nostro paese per circa venti anni ed ha rappresentato un fenomeno unico al mondo per proporzioni e implicazioni politiche.

Le polemiche si accendono ogni qual volta in Italia gli ex terroristi decidono di parlare e per quel che riguarda il film di De Maria, il problema è, appunto, che il soggetto è stato tratto dal libro intitolato Miccia Corta, opera di Sergio Segio, uno dei leader di Prima Linea, organizzazione che ha firmato alcuni dei delitti politici più atroci dell’era del terrorismo.

Proprio a causa delle polemiche la Lucky Red, con coraggio e rigore, ha deciso di rinunciare a qualsiasi incentivo statale affidando le sorti del film solo ed esclusivamente al pubblico pagante. Vedremo come andrà a finire, ma in ogni caso è già possibile dire come La Prima Linea sia un film corretto e onesto intellettualmente, per nulla nostalgico di un periodo buio e drammatico caratterizzato da un’esperienza totalmente fallimentare e delirante che, per altro, non ha determinato alcun tipo di cambiamento nella nostra società.  


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Renato De Maria, insieme agli sceneggiatori Rulli, Cotroneo e Signorile, ha scelto un’impostazione rigorosa e tendente, a livello narrativo, a compiere un percorso in profondità nell’animo controverso del protagonista. L’opera inizia con il personaggio centrale rinchiuso in un carcere. Mentre ci si inoltra nel racconto, ritroviamo lo stesso soggetto al momento di compiere l’assalto al carcere di Rovigo, azione che deve servire a far evadere la sua compagna e altre terroriste. Proprio mentre ci si avvicina all’atto conclusivo (di un’epoca), il protagonista rivive con la forza del ricordo tutto il suo percorso, dalle lotte proletarie fino alla clandestinità e al terrorismo.

La prima linea è dunque basato su questa fuga indietro nel tempo, attraverso un flashback nel flashback, che rappresenta allo stesso tempo la caratteristica centrale dell’opera ma anche il suo aspetto più debole.

In un film che vorrebbe apparire pulito e diretto, infatti tale struttura narrativa risulta fin troppo articolata e stratificata. Renato De Maria cerca di equilibrare il tutto con una regia asciutta, fredda e compassata e in parte riesce a dare armonia a un lungometraggio che sembra puntare tutto sul rigore e su un certo gelo stilistico che vuole alludere alla separazione dalla realtà vissuta dai protagonisti degli avvenimenti che hanno insanguinato l’Italia per oltre un ventennio.

 

I due interpreti principali, Riccardo Scamarcio e Giovanna Mezzogiorno, provano a dare un carattere preciso ai loro personaggi ma i risultati purtroppo (specie per quel che riguarda il primo) sono modesti.

 

©Maurizio G. De Bonis

 

 

TRAMA
Sergio ha richiamato i vecchi compagni del gruppo Prima Linea. Devono assaltare il carcere di Rovigo per liberare Susanna (la compagna di Sergio) e altre terroriste. Mentre la cellula rivoluzionaria si avvicina al momento dell’azione, Sergio rivive con al forza del ricordo tutto il suo percorso politico e terroristico, dai servizi d’ordine di Lotta Continua, alla decisione di passare alla lotta armata e all’attacco al cuore dello Stato.

 

CREDITI

Titolo: La prima linea / Regia: Renato De Maria / Sceneggiatura: Sandro Petraglia, Ivan Cotroneo, Fidel Signorile / Fotografia: Gian Filippo Corticelli / Montaggio: Marco Spoletini / Scenografia: Alessandra Mura, Igor Gabriel / Interpreti: Riccardo Scamarcio, Giovanna Mezzogiorno, Fabrizio Rongione, Dario Aita, Jacopo Maria Bicocchi / Produzione: Andrea Occhipinti, Jean-Pierre e Luc Dardenne / Distribuzione: Lucky Red / Italia, Belgio, 2009 / Durata: 96 minuti

 

LINK

Sito ufficiale del film La prima linea di Renato De Maria

Filmografia di Renato De Maria

Lucky Red

 

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