Pelham 1-2-3: Ostaggi in metropolitana ⋅ Un film di Tony Scott

Tony Scott

Da sempre considerato il fratello artisticamente minore di Ridley, ritenuto eccessivamente videoclipparo ed estetizzante (Miriam si Sveglia a Mezzanotte, 1983), negli anni Tony Scott è riuscito a rendere il proprio “difetto”, visualità glamour e superficiale, una virtù in almeno due occasioni, l’eccellente Una Vita al Massimo (1993) ed il violento Man on Fire (2004). Perché in realtà è questo che ci aspettiamo, e vogliamo, da Tony: cinema dinamico, effettato, sopra le righe, popolato da personaggi estremi, quasi fumettistici, per i quali l’azione conta più della psicologia e la soddisfazione viscerale del pubblico più della coerenza narrativa. Un cinema scintillante ed adrenalinico, cinico nella ricerca dell’espediente spettacolare ed ingenuo nella ricerca di appagamento sensoriale, immediato, forse superficiale, ma a volte davvero entusiasmante.

Con Pelham 1-2-3, remake dell’ottimo film di Joseph Sargent del ’74 con uno straordinario Walter Matthau nello stesso ruolo di Denzel Washington, Scott tenta la strada del thriller psicologico, del giuoco di ruoli, una sorta di duello mentale e claustrofobico: l’eroe casuale Garber circondato dalle luci fluo dell’ipermoderna sala di controllo, tutta schermi luminescenti e scatti elettronici, ed il dolente cattivo Ryder annidato nell’oscurità low-tech del tunnel sotterraneo, buio e silenzioso.

Ma il risultato è di una mosceria sconsolante. La piattezza della sceneggiatura del pluripremiato Brian Helgeland è pari soltanto alla mediocrità dei dialoghi che non riescono né a coinvolgere negli scambi tra i due protagonisti, né ad illustrarne psicologie e motivazioni. La trasformazione di Travolta da broker di Wall Street a terrorista schizzato, tatuato, baffuto e logorroico non trova alibi, così come la scontatissima metamorfosi di Washington da lagnoso impiegato chiappone a pistolero sovrappeso. Tutto è visto e previsto, telefonato, senza un’idea originale, una scena madre, un’intuizione kitsch, una svolta potentemente tamarra: Scott vuole mettersi a fare l’autore, cita se stesso ed i suoi tic visivi, macchine da presa vorticose, sfocature e salti di focale, colori acidi ed accelerazioni, ma si trattiene, si sforza di essere misurato, adulto, scimmiotta il fratello maggiore e fallisce. Così l’azione cala a zero, i caratteri non affascinano (peccato, perché Travolta cattivo è sempre un bel vedere), l’emozione latita e il finale stupisce per insulsaggine e frettolosità.

© CultFrame 09/2009

TRAMA
Quattro banditi si impossessano di un vagone del convoglio Pelham 1-2-3 della Metropolitana di New York e concedono alle autorità solo un’ora di tempo per la consegna di un milione di dollari in cambio degli ostaggi. L’incarico di fermare la banda di malviventi viene affidato al tenente Zachary “Z” Garber.

CREDITI
Titolo: Pelham 1-2-3: Ostaggi in metropolitana / Titolo originale: The Taking of Pelham 1 2 3 / Regìa: Tony Scott/ Sceneggiatura: Brian Helgeland dal romanzo di John Godey / Fotografia: Tobias A. Schliessler / Montaggio: Chris Lebenzon / Scenografia: Chris Seagers/ Musica: Harry Gregson-Williams / Interpreti principali: Denzel Washington, John Travolta, James Gandolfini, John Turturro/ Produzione: Scott Free Productions / Distribuzione: Sony Picture Releasing Italia / Paese: U.S.A., 2009 / Durata: 108 minuti

SUL WEB
Sito originale di The Taking of Pelham 1 2 3 di Tony Scott
Sito italiano di Pelham 1-2-3: Ostaggi in metropolitana di Tony Scott
Trailer del film Pelham 1-2-3: Ostaggi in metropolitana di Tony Scott
Filmografia di Tony Scott

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