Riunione di famiglia. Un film di Thomas Vinterberg

thomas_vinterberg-riunione_di_famiglia1“C’è del marcio in Danimarca”: paternità celate, sesso al limite dell’incesto, zie che diventano padri, suicidi simulati ed omissioni omicide… Con Riunione di Famiglia Thomas Vinterberg riprende il tema prediletto del precedente Festen, la menzogna che cela il marcio all’interno di ogni “famiglia”, ambientando la vicenda in un favoloso fiordo danese, una pittoresca cittadina circondata da messi di grano che si spingono fin sull’orlo della scogliera.

La mite estate del nord che accende d’oro i campi, la dolcezza del paesaggio, il calore della fotografia, la cura un po’ leziosa del paese sembrano riflettere l’approccio più “buonista” dell’autore rispetto all’opera precedente. Riunione di Famiglia rientra tra le classiche commedie degli equivoci, tutta giocata su ipotetici traumi infantili ed improbabili intrecci sessuali, colpi di scena e rivelazioni scioccanti, quantomeno nelle intenzioni del regista. In realtà Vinterberg sembra aver perso quella caratteristica di scorretto cinismo, quella sorta di crudeltà antropologica che andava di pari passo con l’ortodossìa estetica del movimento “Dogma”: in Riunione di Famiglia la scarna pragmaticità delle riprese, la fede incrollabile nella luce naturale, il rifuggire ascetico da ogni espediente tecnico, lasciano il posto ad una versione “addolcita” del manifesto ideato da Von Trier negli anni ’90. La camera a mano la fa sempre da padrona, ma lo stile complessivo, più curato, ammorbidito, si intona perfettamente al buonismo serpeggiante della sceneggiatura: il dogma cede alle tentazioni più “borghesi” e, più probabilmente, mercantili.

 

Divertente ed a tratti surreale, il film di Vinterberg è ben diretto ed ottimamente interpretato da un cast corale ed affiatato, mentre anche le tematiche più scabrose, l’omosessualità della madre, l’ambigua figura del padre, perdono qualsiasi connotato inquietante per ridursi a mera pochade. La calda dolcezza del paesaggio, l’evidente indulgenza verso i personaggi ed i loro difetti, una sorta di pigrizia creativa nello sviluppo delle situazioni, quasi un eccessivo pudore, un ritrarsi di fronte alla possibile estremizzazione dell’intreccio, fanno sì che il grottesco si muti in umoristico, la cattiveria in bonomìa, l’eccentricità in banalità.

 

©CultFrame 05/2009

 

 

TRAMA

Danimarca. Una grande cerimonia sta per essere celebrata in una piccola cittadina di provincia per festeggiare l’anniversario dei 750 anni dalla sua fondazione. Come avvenimento principale della festa è prevista l’esibizione di un celebre tenore, Karl Kristian Schmidt, originario del luogo. Tra gli abitanti alle prese con i preparativi della festa c’è il giovane Sebastian, che lavora nelle cucine dell’hotel in cui si terrà la cerimonia e che sta per sposare la sua fidanzata Claudia. L’esistenza di Sebastian verrà sconvolta da una serie di rivelazioni e dal ritorno di alcuni personaggi legati al suo passato, tra cui il suo grande amore, Maria.

 

CREDITI

Titolo: Riunione di famiglia / Titolo originale: En Mand Kommer Hjem / Regìa: Thomas Vinterberg / Sceneggiatura: Thomas Vinterberg, Mogens Rukov, Morten Kaufmann / Fotografia: Anthony Dod Mantle / Montaggio: Søren B. Ebbe, Valdis Óskarsdóttir / Scenografia: Morten Isbrand, Anja Vessel / Musica: Johan Söderqvist / Interpreti principali: Oliver Møller Knauer, Ronja Mannov Olesen, Helene Reingaard Neumann, Thomas Bo Larsen, Morten Grunwald, Gitte Christensen, Ulla Henningsen/ Produzione: Nimbus Film Production / Distribuzione: Teodora Film/ Paese: Danimarca, 2007 / Durata: 96 minuti

 

LINK

Filmografia di Thomas Vinterberg

Teodora Film

 

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