Stella ⋅ Un film di Sylvie Verheyde

Ha rischiato un divieto ai minori di 14 anni: cosa ingiusta. Stella, invece, merita un grande successo di critica e di pubblico per l’onestà intellettuale con cui si avvicina al mondo dell’adolescenza e per l’eccellente modo con cui vengono narrate le avventure di questa undicenne che si muove tra la scuola e il caffè dei genitori negli anni ’70. Profondamente autobiografico, Stella, ricalca le esperienze della regista, anche lei figlia di proprietari di un bar e di una piccola pensione “al piano di sopra”, cresciuta in un ambiente dove l’esistenza di un libro non è proprio necessaria, ma dove fin da subito si apprende la durezza del vivere. E inoltre, il suo lento risvegliarsi di fronte a un mondo intellettuale e sociale, le letture, i quadri, le amicizie, le prime feste, i primi turbamenti sentimentali, tutti elementi sconosciuti quanto fonte di gioia e di amarezze.

La regista Sylvie Verheyde ha la mano leggera e delicata nel descrivere la sua protagonista, senza che il suo tocco diventi ruffiano, ma solo romantico e per nulla sdolcinato. La cineasta rappresenta il complesso mondo dell’adolescenza anche con pennellate di violenza senza che diventi mai eccessiva. Il segreto sta tutto nello sguardo quotidiano che applica a una storia e a universi tanto riconoscibili quanto superficialmente esplorati: la famiglia sul finire degli anni ’70, cambiata tutto sommato molto poco rispetto a oggi; e poi la scuola e le classi sociali che forse avranno cambiato struttura ma che in fondo sono rimaste come prima, compartimenti chiusi ermeticamente.

Stella forse non ha la forza di un piccolo capolavoro come La classe di Laurent Cantet ma grazie alla sua struttura agile, a una colonna sonora indovinata, fatta tutta di successi dell’epoca, e alla bellissima interpretazione di tutti i suoi attori, a cominciare dalla esordiente Leora Barbara nella parte del titolo, è l’ennesima conferma della vitalità del cinema d’oltralpe; il tutto grazie a pellicole a budget ridotto ma piene di inventiva e prive di stereotipi. Diversamente da tanto cinema nostrano.

© CultFrame 01/2009

TRAMA
1977. Stella, 11 anni, è al suo primo anno in una prestigiosa scuola media di Parigi. Per lei è l’ingresso in un mondo nuovo, lontano da tutto quello che conosce. Quasi un miracolo, per una ragazzina che vive in un caffè frequentato dalla classe operaia, alla periferia di Parigi. Questo nuovo anno di scuola cambierà la sua vita per sempre.

CREDITI
Film: Stella / Regia: Sylvie Verheyde / Sceneggiatura: Sylvie Verheyde / Montaggio: Christel Dewynter / Fotografia: Nicolas Gaurin / Costumi: Florie Vaslin / Interpreti: Léora Barbara, Karole Rocher, Benjamin Biolay, Melissa Rodrigues, Laëtitia Guerard, Guillaume Depardieu / Distribuzione: Sacher / Paese: Francia, 2008 / Durata: 103 minuti

SUL WEB
Filmografia di Sylvie Verheyde

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